
Suicidio in paziente ricoverato
Morte del paziente per suicidio, avvenuta all’interno della struttura ospedaliera. Il paziente è presente nella struttura per ricevere prestazioni di assistenza ospedaliera (ricovero, visita specialistica, controllo). Sono inclusi anche i casi di suicidio di pazienti che tentano di fuggire dall’ospedale e di pazienti in TSO che eludono il personale di assistenza.
Esclusioni: paziente che nel tentativo di fuggire muore accidentalmente.
Razionale (spiegazione dell’importanza dell’evento ai fini della determinazione di opportuni interventi correttivi)
Il verificarsi dell’evento indica una sottovalutazione delle condizioni psichiche del paziente ed una inadeguata sorveglianza dei pazienti a rischio. Le caratteristiche dell’ambiente e degli spazi ospedalieri e le condizioni organizzative (farmaci e taglienti incustoditi, disinformazione del personale sul rischio suicidario) possono favorire il rischio di suicidio.
Modalità informativa (procedure informative da attivare)
L'operatore (medico, infermiere od altro personale dipendente) comunica immediatamente per via telefonica alla direzione sanitaria di presidio quanto accaduto e fa seguire una relazione scritta, entro 12 ore, indicando le generalità del paziente, le informazioni cliniche pertinenti e la descrizione delle modalità dell’evento. La direzione Sanitaria procede ad informare la Regione ed il Ministero della salute - Direzione Generale della Programmazione Sanitaria, dei Livelli Essenziali di Assistenza e dei principi etici di sistema entro 5 giorni. Il rapporto completo redatto in seguito alla RCA dovrà essere inoltrato entro 45 giorni lavorativi.
Fonte (fonte dalla quale desumere le informazioni da trasmettere)
Cartella clinica, altri registri o documenti sanitari