Glossario

    Data di ultimo aggiornamento Aggiornato il 04/04/2019

    A

    Anticorpi monoclonali

    Anticorpi sintetizzati in laboratorio e “disegnati” per legare in maniera selettiva un singolo bersaglio all’interno dell’organismo (o “antigene”, p.e. una proteina espressa sulla superficie di alcune cellule specifiche). Gli anticorpi monoclonali sono utilizzati nel trattamento di vari tipi di tumori, da soli, o in combinazione/coniugati con agenti antitumorali. Legando l’antigene, l’anticorpo monoclonale può stimolare una risposta immunitaria contro il bersaglio o facilitare l’introduzione nella cellula tumorale di agenti tossici, al fine di eliminare le cellule bersaglio.

    C

    CAR-T

    Acronimo dall’inglese “Chimeric Antigen Receptor T cell” sta per “recettore antigenico chimerico delle cellule T”. Sono recettori sintetizzati in laboratorio per riconoscere le cellule tumorali.

    Chemioterapia linfodepletiva

    Particolari protocolli chemioterapici che hanno l’obiettivo di ridurre il numero dei linfociti circolanti. Una chemioterapia linfodepletiva (p.e. ciclofosfamide e fludarabina) è solitamente somministrata prima dell’infusione di CAR-T per permettere una più rapida e intensa espansione delle cellule CAR-T nell’organismo, migliorando così l’efficacia della terapia.

    I

    Inibitori dei checkpoint immunologici

    Farmaci che agiscono bloccando alcune proteine presenti sulle cellule del sistema immunitario e, in maniera anormale, sulle cellule di alcuni tumori (p.e. PD-1/PD-L1, CTLA-4/B7-1/B7-2). Queste proteine regolano l’azione del sistema immunitario, e in alcuni casi possono impedire alle cellule del sistema immunitario (linfociti T) di eliminare le cellule tumorali. Bloccando queste proteine con farmaci specifici, questo “freno” al sistema immunitario viene rimosso, e i linfociti T riacquisiscono la capacità di eliminare le cellule tumorali.

    L

    Leucaferesi

    Procedura trasfusionale che preleva il sangue dall’organismo per rimuovere/raccogliere un tipo specifico di cellula del sangue. Le cellule rimanenti e il plasma sono re-infusi al paziente al termine della procedura.

     

    Leucemia linfoblastica acuta (LLA) a cellule B

    È la più comune forma tumorale riscontrabile in età pediatrica. Attualmente i pazienti con tale patologia sono trattati in prima linea con protocolli polichemioterapici intensivi, che garantiscono probabilità di guarigione anche superiori all’85%. Per i pazienti ad alto rischio o non rispondenti/in recidiva dopo il trattamento iniziale, il trapianto di cellule staminali emopoietiche allogeniche (da un donatore compatibile), quando possibile, rappresenta la terapia standard di seconda linea. Le percentuali di guarigione in questo caso sono però più basse rispetto a quanto si osserva in prima linea. Le terapie CAR-T possono essere utilizzate quando le due precedenti linee di trattamento non hanno funzionato.

     

    Linfociti T

    I linfociti T sono cellule fondamentali della risposta immunitaria dell’organismo, derivano da una cellula staminale pluripotente del midollo osseo e maturano nel timo. I linfociti T hanno un recettore specifico per l’antigene costituito da una specifica struttura detta TCR (T-cell receptor) associata a un insieme di molecole che formano un’unità strutturale. I linfociti T hanno un ruolo importante nell’eliminazione delle cellule neoplastiche/trapiantate e di molti agenti patogeni.

     

    Linfoma diffuso a grandi cellule B e linfoma primitivo del mediastino a cellule B

    Il linfoma non Hodgkin (LNH) diffuso a grandi cellule B (DLBCL) e il linfoma non Hodgkin primitivo del mediastino a cellule B (PMBCL) sono due forme di linfoma aggressivo. In particolare, il DLBCL è la forma più comune, rappresentando circa il 30% di tutti i LNH di nuova diagnosi. La prognosi di queste forme dipende dalle caratteristiche cliniche del paziente, dall’estensione della malattia al momento della diagnosi e dalle caratteristiche biologiche e genetiche delle cellule tumorali. Con gli attuali protocolli di immunochemioterapia (regimi terapeutici che combinano chemioterapici classici con immunoterapici biologici), seguiti o meno da radioterapia, il 60-70% dei pazienti può ottenere un controllo della malattia a lungo termine o la guarigione. Per i pazienti refrattari al trattamento o in recidiva dopo un’iniziale risposta clinica, la strategia terapeutica standard consiste in una immunochemioterapia di seconda linea (o di salvataggio) seguita da chemioterapia ad alte dosi e trapianto di cellule staminali emopoietiche autologhe (ovvero ottenute dallo stesso paziente). Le opzioni terapeutiche efficaci per i pazienti che non rispondono alla terapia di salvataggio e/o non possono ricevere un trapianto di cellule staminali emopoietiche autologhe (ad esempio per età avanzata o gravi condizioni patologiche concomitanti) sono limitate. Per questo motivo, la terapia cellulare CAR-T è stata studiata ed è indicata per pazienti con DLBCL o PMBCL dopo due o più linee di terapia sistemica.

    T

    Terapie avanzate

    Sono terapie sviluppate grazie ai recenti progressi scientifici nel campo della biotecnologia cellulare e molecolare e possono essere classificate in quattro gruppi principali:

    • Medicinali di terapia genica: Agiscono attraverso l'inserzione di materiale genetico (DNA "ricombinante") all'interno delle cellule dell’organismo. Un gene ricombinante è un tratto di DNA che viene creato in laboratorio, riunendo DNA da fonti diverse. Sono utilizzate per il trattamento di una varietà di malattie, tra cui malattie genetiche, cancro o malattie a lunga prognosi.
    • Medicinali di terapia cellulare somatica: Contengono cellule o tessuti che sono stati manipolati per cambiare le loro caratteristiche biologiche, o cellule/tessuti non destinati ad essere utilizzati per le stesse funzioni essenziali originali. Possono essere utilizzati per curare, diagnosticare o prevenire le malattie.
    • Medicinali di ingegneria tessutale: Contengono cellule o tessuti che sono stati modificati in modo da poter essere impiegati per riparare, rigenerare o sostituire tessuti umani.
    • Medicinali di terapia avanzata combinati: Contengono uno o più dispositivi medici come parte integrante del medicinale. Un esempio sono le cellule fatte crescere su matrici biodegradabili o supporti sintetici.