Il Progetto Tracciabilità del Farmaco si propone di istituire una Banca Dati centrale, finalizzata a monitorare le confezioni dei medicinali all’interno del sistema distributivo. La Legge 1 marzo 2002, n. 39 prevede infatti l’istituzione presso il Ministero della salute di una banca dati centrale che, partendo dai dati di produzione e fornitura dei bollini numerati dei medicinali, raccolga e registri i movimenti delle singole confezioni dei prodotti medicinali.
Il sistema di tracciatura dei prodotti medicinali consente la prevenzione e la repressione di eventuali attività illegali e il monitoraggio degli approvvigionamenti di farmaci, sia negli ospedali, sia nelle farmacie territoriali, sia per la distribuzione diretta.
La possibilità di seguire le confezioni dei farmaci nel canale distributivo consentirà di “tradurre” il monitoraggio dell’offerta di farmaci sul territorio nazionale in informazioni preziose di tipo epidemiologico sull’andamento delle patologie più rilevanti, permettendo di prendere decisioni sugli investimenti necessari a predisporre le opportune misure del caso.
Sarà possibile, inoltre, rendere più efficace il programma nazionale di farmacovigilanza e, in prospettiva, promuovere l’appropriatezza delle prescrizioni e dei consumi, mediante il successivo collegamento diretto tra confezioni di medicinali, il prescrittore ed il cittadino. Sono stati proprio questi motivi che hanno spinto il Ministero della salute e l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) a collocare questo progetto nella più ampia cornice del Nuovo Sistema Informativo Sanitario.
In questi termini, il progetto, che si colloca nell’ambito dell’applicazione delle normative comunitarie, comprende aspetti e obiettivi di grande interesse per la sanità pubblica.
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