Antibiotico-resistenza nel settore veterinario

    Antibiotico-resistenza nel settore veterinario

    Data di ultimo aggiornamento Aggiornato il 30/05/2025
    Antibiotico-resistenza nel settore veterinario

    Dalla loro scoperta, gli antibiotici hanno svolto un ruolo fondamentale nel trattamento di numerose malattie infettive, contribuendo in modo significativo al miglioramento della salute umana e animale. Oggi, però, questo progresso rischia di essere compromesso dalla crescente diffusione di patogeni resistenti agli antibiotici.

    Negli ultimi anni, l’abuso e l’uso improprio di antibiotici, sia in medicina umana che veterinaria, hanno amplificato e accelerato il fenomeno della resistenza. L’impiego eccessivo di questi medicinali “salva-vita” esercita, infatti, una forte pressione selettiva sulla popolazione microbica, riducendo l’efficacia delle terapie e aumentando il rischio che le malattie diventino più gravi e difficili da contenere.

    Rischi nel settore veterinario

    Il settore veterinario è stato spesso annoverato tra i principali responsabili del fenomeno dell’antibiotico-resistenza, in quanto “oltre il 50% degli antibiotici utilizzati a livello globale viene impiegato in ambito veterinario”. È però importante sottolineare che l’antibiotico-resistenza causa un aumento della morbilità e mortalità delle malattie negli animali, minacciando non solo la loro salute e il loro benessere, ma anche la loro produttività. L’antibiotico-resistenza, quindi, ha un impatto socio-economico significativo sul settore veterinario. La salute e il benessere degli animali, soprattutto quelli allevati per la produzione alimentare, influiscono sulla sicurezza della filiera alimentare.

    Pertanto, garantire elevati livelli di salute e benessere animale ne aumenta la resilienza e li rende meno vulnerabili alle malattie, contribuendo così a ridurre l’uso di antibiotici e i relativi costi di gestione.

    Tuttavia, nonostante l’adozione di misure adeguate da parte degli allevatori – come buone pratiche zootecniche, igiene, alimentazione equilibrata, gestione ottimale e rigorosa biosicurezza – gli animali possono comunque ammalarsi e devono essere curati.

    Approccio integrato e benessere animale

    L'uso prudente degli antibiotici è strettamente legato all'applicazione di elevati standard di benessere animale e di biosicurezza in allevamento. Di conseguenza, un approccio integrato alla gestione dell'antibiotico-resistenza rappresenta un elemento essenziale per contrastarne l'insorgenza

    Azioni cardine in veterinaria

    Tra le principali azioni in veterinaria troviamo:

    • una normativa sui medicinali veterinari e sui mangimi medicati che risponde concretamente alla sfida dell’antimicrobico-resistenza
    • un sistema informatizzato di tracciabilità, che include la Ricetta elettronica veterinaria (obbligatoria dal 16 aprile 2019) e il registro elettronico dei medicinali somministrati agli animali destinati alla produzione di alimenti (obbligatorio dal 21 luglio 2022)
    • una raccolta dati sul volume delle vendite e sull’impiego di medicinali antibiotici negli animali ai sensi dell’articolo 57 del regolamento (UE) 2019/6
    • un sistema di Classy Farm per la categorizzazione del rischio all’interno degli allevamenti con l’innovativo cruscotto Stewardship e appropriatezza prescrittiva
    • controlli da parte delle autorità competenti, effettuati regolarmente, in base al rischio di sviluppo e diffusione di resistenza agli antibiotici
    • linee guida per l’uso prudente degli antibiotici e orientamenti nazionali
    • attività di formazione e campagne di informazione per gli stakeholders (medici veterinari, farmacisti, allevatori, proprietari di animali da compagnia)
    • attività di ricerca in ambito veterinario su alternative agli antimicrobici, appropriatezza prescrittiva, miglioramento dello stato di salute degli animali e dell’uso prudente degli antibiotici.

    Per approfondire