12.3. Linee di sviluppo delle politiche dell’U.E. nel settore della salute pubblica e partecipazione italiana ai programmi di ricerca comunitari

    Data di ultimo aggiornamento Aggiornato il 02/12/2011

    Il Ministero partecipa con convinzione e impegno in termini di risorse alle attività istituzionali presso l’UE nel settore della sanità pubblica. Nell’ambito del Gruppo di lavoro “Sanità Pubblica” collabora alla predisposizione dei dossier normativi di competenza delle istituzioni comunitarie e promuove l’attuazione, ove necessario previo recepimento, delle normative stesse. Il Ministero segue anche l’attività dei numerosissimi Comitati e Gruppi di lavoro della Commissione e del Consiglio dell’Unione Europea.

    In particolare, l’Italia ha partecipato alle riunioni propedeutiche alla predisposizione della “Direttiva servizi” e al cosiddetto “Pacchetto farmaceutico”. Del pacchetto fanno parte la direttiva sulla “farmacovigilanza”, già approvata, la direttiva sui “farmaci contraffatti” e la direttiva su “informazione ai pazienti”, la cui valutazione è attualmente sospesa.

    L’importanza delle attività è altresì dimostrata dalla partecipazione degli organi politici di vertice a una serie di riunioni e conferenze ministeriali a livello di Unione Europea tra le quali:

    • UE - Conferenza ministeriale “Innovation and solidarity on Pharmaceuticals”, su accesso ai farmaci innovativi;
    • UE - Consiglio dei Ministri della Salute (EPSCO);
    • UE - Consiglio dei Ministri della Salute (EPSCO) informale, questi ultimi con cadenza semestrale.

    All’attività svolta presso le istituzioni comunitarie si affianca quella a livello del Consiglio d’Europa, presso il quale esperti italiani partecipano a gruppi di lavoro che predispongono raccomandazioni adottate poi dai Ministri della Salute riuniti in Consiglio.

    Altrettanto rilevante la partecipazione ai lavori dell’OCSE e al “Secondo programma di azione comunitario nel settore della salute”, che nel 2010 ha visto accogliere 5 progetti nel settore “promuovere la salute” e la partecipazione a una “Joint Action” nel settore: “migliorare la sicurezza sanitaria dei cittadini”.