
Shigellosi (dissenteria bacillare)
Shigellosi (dissenteria bacillare)

La Shigellosi è una malattia acuta che interessa l’intestino e si manifesta classicamente con diarrea infiammatoria ematica (dissenteria); è provocata da batteri appartenenti al genere Shigella di cui esistono 4 specie: S. dysenteriae, S. flexneri, S. boydii e S. sonnei (denominate rispettivamente gruppo A, B, C e D). All’interno delle prime 3 specie sono riconosciuti diversi sierotipi distinti.
Si tratta di germi molto sensibili all’azione dei comuni disinfettanti e dei detergenti, ma che nell’ambiente esterno possono presentare gradi variabili di resistenza, soprattutto quando sono contenuti in materiale organico. Le Shigelle sono batteri altamente virulenti a cariche microbiche minime, il che significa che è sufficiente l’ingestione di un piccolo numero di batteri, circa 10-100 microorganismi, per causare la manifestazione clinica classica della malattia. Gli esseri umani sono l’unico serbatoio conosciuto e possono espellere i batteri nelle feci per settimane dopo una diarrea muco-ematica.
La Shigellosi continua ad essere un grave problema di sanità pubblica e rimane endemica in molti paesi in via di sviluppo con precarie condizioni igienico-sanitarie.
Tra le specie Shigella, la S. dysenteriae tipo 1 rappresenta una particolare minaccia, per la gravità della malattia che provoca e per il suo potenziale epidemico.
Le infezioni da moderate a gravi vengono in genere trattate con antibiotici, tuttavia con la crescente incidenza di Shigelle estesamente resistenti ai farmaci (MDR e XDR) a livello globale, Italia compresa, le opzioni terapeutiche diventano sempre più limitate.
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