Scrapie (encefalopatia spongiforme degli ovini e dei caprini)

    Scrapie (encefalopatia spongiforme degli ovini e dei caprini)

    Data di ultimo aggiornamento Data di ultimo aggiornamento: 26/03/2025

    Immagine di pecore

    Malattia

    La scrapie è una malattia neurodegenerativa appartenente al gruppo delle encefalopatie spongiformi trasmissibili (EST) causata da agenti definiti “prioni”, che colpisce pecore e capre in una forma classica e una forma atipica.

    La scrapie, è l’unica encefalopatia animale per la quale è stata scientificamente trovata una stretta connessione con la suscettibilità genetica dei soggetti. Gli ovini, ed ora anche i caprini, portatori di particolari mutazioni presentano differenti gradi di resistenza o suscettibilità alla malattia.

    Dati epidemiologici nazionali  

    Le informazioni relative al rischio di scrapie in Europa e quindi anche in Italia, oltre alla distribuzione temporale e geografica della malattia sono a disposizione nei Report annuali sulla sorveglianza delle encefalopatie spongiformi trasmissibili dei ruminanti dell’EFSA (European Food Safety Authority) ovvero l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare.

    I dati nazionali sono elaborati e raccolti dal Centro di referenza nazionale per le encefalopatie spongiformi animali con sede a Torino presso l’IZSPLV alimentati dei risultati dei test discriminatiti e di genetica, delle malattie da prioni, svolti presso l’Istituto Superiore di Sanità.

    Piani di eradicazione e azioni di controllo

    Annualmente sulla base dei risultati della sorveglianza eradicazione e controllo della malattia e degli obblighi comunitari riportati nel reg.(CE) n.999/2001 vengono elaborati i piani di controllo della malattia.

    Raccomandazioni

    In campo animale, la riduzione dei fattori di rischio negli allevamenti, durante i pascoli, nell’alimentazione e soprattutto la selezione dei soggetti su base genetica, limitano la diffusione dell’agente infettante nell’ambiente e tra i piccoli ruminanti. Benché in campo umano ad oggi non è dimostrata l’origine zoonosica, l’uso di prodotti tracciabili e di sicura provenienza evita ogni possibile forma di contagio ed infezione.