
Papillomavirus umano (infezione da) - HPV
Papillomavirus umano (infezione da) - HPV

L'infezione da papillomavirus si trasmette per via sessuale; rappresenta il principale fattore di rischio per il carcinoma della cervice uterina
L'infezione da papillomavirus (HPV - Human Papilloma Virus) è in assoluto la più frequente infezione sessualmente trasmessa, che può colpire la pelle, la zona genitale e la gola; l'assenza di sintomi ne favorisce la diffusione poiché la maggior parte degli individui affetti non è a conoscenza del processo infettivo in corso. L'infezione da HPV è più frequente nella popolazione femminile.
Esistono oltre 100 tipi di papillomavirus, differenziati in base al genoma. Alcuni sono responsabili di lesioni benigne come i condilomi (specie i tipi 6 e 11), altri sono in grado di produrre lesioni pre-invasive (displasie) ed invasive. Tra queste, la principale in termini di frequenza e impatto sanitario è il tumore della cervice uterina, che è causato nella quasi totalità dei casi dall’infezione da HPV (specie i tipi 16 e 18), ma vi sono anche alcuni tumori in altre sedi, come vulva, vagina, pene, ano e oro-faringe.
Generalmente, il tempo che intercorre tra l’infezione e l’insorgenza delle lesioni precancerose è di circa 5 anni, mentre la latenza per l’insorgenza del carcinoma cervicale può essere di decenni.
Il tumore della cervice uterina (collo dell'utero) è la prima neoplasia ad essere riconosciuta dall’Organizzazione mondiale della sanità come totalmente riconducibile ad una infezione e, quindi, eliminabile attraverso una efficace strategia basata sulle vaccinazioni e sulla diagnosi precoce.
Le differenze regionali, a livello globale, nell’incidenza del cancro cervicale sono legate alle disuguaglianze nell’accesso ai servizi di vaccinazione, screening e trattamento, a fattori di rischio tra cui la prevalenza dell’infezione da HIV e a determinanti sociali ed economici come il sesso, i pregiudizi di genere e la povertà. Le donne che vivono con l’HIV hanno 6 volte più probabilità di sviluppare il cancro della cervice rispetto alla popolazione generale e si stima che il 5% di tutti i casi di cancro della cervice siano attribuibili all’HIV. Il contributo dell’HIV al cancro della cervice colpisce in modo sproporzionato le donne più giovani.
La strategia globale per accelerare l’eliminazione del carcinoma cervicale come problema di sanità pubblica, è stata infatti lanciata dall’OMS nel 2020, con l’obiettivo di raggiungere un’incidenza del tumore inferiore a 4 casi su 100.000 donne in tutti i Paesi del mondo.
In Italia nel 2022, sono state stimate circa 2.500 nuove diagnosi (1,3% di tutti i tumori incidenti nelle donne). Questa neoplasia è più frequente nella fascia giovanile e rappresenta la quinta neoplasia più frequente (I numeri del cancro in Italia 2023). A questo carico di malattia, già considerevole, va aggiunto quello delle altre patologie HPV-correlate, nonché i costi economici diretti e indiretti legati alla diagnosi, al trattamento e all’impatto sui pazienti e sulle loro famiglie.
Per approfondire
- sito tematico Vaccinazioni
- FAQ su PAP test e tumore cervice uterina
- Telefono Verde Aids/IST del sito Uniti contro l'Aids dell'Istituto superiore di sanità
- pagina Vaccinazioni adolescenti 11-18 anni
- circolare Aspetti operativi per la piena e uniforme implementazione del nuovo PNPV 2017-2019 e del relativo calendario vaccinale.