Malattia del sonno

    Malattia del sonno

    Data di ultimo aggiornamento Data di ultimo aggiornamento: 14/01/2025

    immagine persona affetta da Malattia del sonno

    La Malattia del sonno definita anche Tripanosomiasi africana umana (Human African Trypanosomiasis – HAT) è una malattia parassitaria provocata da protozoi appartenenti al genere Trypanosoma, trasmessi all'uomo dalla puntura della mosca tse-tse (genere Glossina) a sua volta infettata da esseri umani o da animali domestici e selvatici che possono rappresentare un serbatoio di infezione. Appartiene alle “malattie neglette” (Neglected Tropical Diseases – NTD), termine che si riferisce ad un gruppo eterogeneo di patologie trascurate, diffuse soprattutto nelle aree tropicali, responsabili di conseguenze sanitarie, sociali ed economiche devastanti.

    Le mosche tse-tse si trovano in Africa sub-sahariana, e solo alcune specie trasmettono la malattia. Le popolazioni rurali che si dedicano all’agricoltura, alla pesca, all’allevamento o alla caccia, sono le più esposte alle mosche tse-tse e pertanto alla malattia. Per ragioni ancora sconosciute, in molte regioni in cui sono presenti le mosche tse-tse, la malattia del sonno è assente. La malattia ha una distribuzione focale che va da singoli villaggi a intere regioni, con frequenza variabile da un villaggio all'altro. Negli ultimi 20 anni sono stati compiuti importanti progressi nel controllo di questa malattia, tuttavia, in alcune aree rurali dove la tripanosomiasi è prevalente, i sistemi sanitari sono insufficienti e l'instabilità politica e l'insicurezza sociale rendono difficile l’eliminazione della malattia.

    Anche i viaggiatori rischiano di essere infettati se si avventurano in regioni in cui l'insetto è comune.

    La malattia del sonno, se non trattata, di solito è fatale.

    Forme della tripanosomiasi Africana umana

    La tripanosomiasi Africana umana può assumere due forme, in base al parassita interessato:

    • Trypanosoma brucei gambiense è presente in 24 paesi dell’Africa occidentale e centrale. Questa forma attualmente è responsabile del 92% dei casi segnalati e provoca una malattia cronica. Una persona può essere infetta per mesi o anche anni senza mostrare i segni o sintomi patognomonici della malattia. Quando appaiono sintomi più evidenti, il paziente si trova spesso in uno stadio avanzato della malattia, che interessa il sistema nervosa centrale.
    • Trypanosoma brucei rhodesiense presente in 13 paesi dell’Africa orientale e meridionale. Attualmente questa forma rappresenta l'8% dei casi segnalati e causa una malattia acuta. I primi segni e sintomi si osservano pochi mesi o poche settimane dopo l’infezione. La malattia si sviluppa rapidamente e colpisce diversi organi, tra cui il sistema nervoso centrale. Solo l’Uganda presenta entrambe le forme della malattia, ma in zone separate.

    Un’altra forma di tripanosomiasi si verifica principalmente in America Latina ed è conosciuta come tripanosomiasi Americana o malattia di Chagas. L’agente eziologico appartiene ad un sub-genere diverso di Trypanosoma ed è trasmessa da un diverso insetto vettore.

    Tripanosomiasi animale

    Altre specie e sub-specie parassite del genere Trypanosoma sono patogene per gli animali e possono causare la tripanosomiasi africana animale (Animal African Trypanosomiasis  - AAT). La tripanosomiasi nei bovini africani, nota anche come Nagana, ha un importante impatto economico nelle aree affette, in quanto determina la riduzione della produzione di carne e latte ed ostacola la produzione agricola. 

    Gli animali possono inoltre albergare il parassita patogeno per l’uomo, soprattutto T.b. rhodesiense, del quale gli animali domestici e selvatici sono un importante serbatoio. Gli animali possono essere infetti anche da T.b. gambiense e agire come serbatoi in misura minore, non precisamente nota. 

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