Stato di aggiornamento del piano pandemico nazionale, con particolare riferimento alle risorse previste e al potenziamento dei sistemi di sorveglianza e prevenzione

    26 febbraio, 2025 - Camera dei deputati
    Question time n. 3-01766 Ministro Schillaci

    Grazie, Presidente. Ringrazio gli onorevoli interroganti per questa opportunità di fare chiarezza su un tema di fondamentale importanza per la salute pubblica e la sicurezza nazionale. A 5 anni dall'inizio della pandemia, questo Governo ha scelto, fin dal primo giorno, di adottare un approccio concreto, basato sulle evidenze scientifiche e sulla pianificazione strategica; non improvvisazione, ma preparazione, non allarmismo, ma responsabilità. Il nuovo Piano strategico operativo di preparazione e risposta ad una pandemia da patogeni a trasmissione respiratoria a maggiore potenziale pandemico 2025-2029 rappresenta un cambio di paradigma chiaro rispetto al passato.

    Non è una semplice formalità burocratica o la fotocopia sbiadita di documenti precedenti, ma uno strumento operativo concreto, con finanziamenti adeguati e responsabilità chiaramente definite. Colgo l'occasione per evidenziare alcune delle principali innovazioni. Il Piano persegue cinque obiettivi concreti: proteggere la salute pubblica, riducendo diffusione e mortalità delle infezioni; garantire coordinamento efficace tra istituzioni; minimizzare l'impatto sui servizi sanitari ed essenziali; tutelare la salute degli operatori sanitari in prima linea; coinvolgere attivamente i cittadini con informazione trasparente.

    Il Piano non si limita alle buone intenzioni, ma definisce chiaramente attività operative: rafforzamento dei Dipartimenti di prevenzione delle ASL e laboratori di virologia; comunicazione chiara ed equilibrata, senza allarmismi o stigmatizzazioni; misure restrittive solo se indispensabili, temporanee e proporzionate; rete nazionale di ricerca e monitoraggio; sistema avanzato di allerta precoce; coordinamento Stato-regioni; sorveglianza integrata per patogeni respiratori, con analisi dati multi-fonti; pianificazione di contromisure mediche efficaci e sostenibili. Il Piano stabilisce, inoltre, una precisa scala di ruoli e responsabilità di tutte le istituzioni, con una catena di comando chiara ed efficace in caso di emergenza.

    Tutto questo è sostenuto da investimenti concreti: 50 milioni per il 2025, 150 milioni per il 2026, 300 milioni per il 2027. Nei giorni scorsi, sia il sottoscritto che i dirigenti del Ministero siamo stati oggetto di un'attenzione mediatica talvolta faziosa e scorretta, con tentativi di estrapolazione di frasi fuori dal contesto, al solo scopo di avvalorare tesi precostituite o attaccare singoli professionisti. È un metodo che non fa onore al dibattito pubblico e che allontana i cittadini dalle istituzioni.

    La verità è che, se è vero che prevenire è sempre meglio che curare, allora servono pianificazione, risorse e anche onestà intellettuale. Dobbiamo avere il coraggio di riconoscere che nel passato, spesso, si è sbagliato. Si è trascurata l'importanza della prevenzione, ci si è limitati a fare fotocopie di piani spesso sbrigativi o inadeguati e il risultato lo abbiamo pagato tutti, cittadini, operatori sanitari, imprese. Per questo Governo la prevenzione non è uno slogan, ma un impegno concreto. Il nuovo Piano ne è la dimostrazione tangibile.

    La salute dei cittadini e il futuro della Nazione non possono essere sacrificati sull'altare di polemiche strumentali o visioni ideologiche. Continueremo a lavorare con metodo scientifico e trasparenza, nell'interesse esclusivo dell'Italia.

     

    Camera dei deputati
    Resoconto stenografico dell'Assemblea n. 435
    Mercoledì 26 febbraio 2025