Iniziative volte a garantire l'uniforme erogazione delle prestazioni sanitarie e a salvaguardare la sostenibilità economica delle strutture accreditate e convenzionate, in relazione al recente decreto ministeriale concernente la definizione delle ta…

    29 gennaio, 2025 - Camera dei deputati
    Question time n. 3-01696 Ministro Schillaci

    Grazie, Presidente. Ringrazio gli onorevoli interroganti per il quesito posto, che mi permette di illustrare le novità introdotte con l'emanazione del decreto ministeriale 25 novembre 2024, che determina le tariffe massime di riferimento per la remunerazione delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e di assistenza protesica, consentendo nel contempo l'entrata in vigore dei nuovi LEA (DPCM 2017) su tutto il territorio nazionale.

    Questo decreto impiega circa 550 milioni di euro in più rispetto alle risorse che sostengono le precedenti tariffe. Appare evidente come le nuove tariffe risultino complessivamente più remunerative delle precedenti per circa mezzo miliardo di euro. Complessivamente, il DM del 25 novembre 2024, rispetto al precedente DM del 23 giugno 2023, mai entrato in vigore in quanto era in atto una più ampia valutazione della revisione delle tariffe, prevede un incremento del finanziamento per le prestazioni di laboratorio di oltre 270 milioni di euro, di oltre 121,9 milioni di euro per le visite specialistiche e di oltre 56,7 milioni di euro per le terapie.

    Ne deriva che, già rispetto al tariffario 2023, che comunque avrebbe impiegato maggiori risorse per 402 milioni di euro, risulta evidente un incremento di risorse garantite dallo Stato.

    Ritengo, quindi, doveroso evidenziare che quanto asserito dai ricorrenti nell'ambito del contenzioso, che lamentano che le tariffe non sarebbero remunerative, è evidentemente apodittico anche in considerazione del fatto che non sono stati prodotti in giudizio dati di costo da poter raffrontare con le tariffe individuate nel decreto.

    Mi duole anche osservare che, tra gli esempi riportati nel question time in argomento, alcuni non sono corretti. La prestazione PSA Reflex non esisteva in precedenza, non è possibile quindi effettuare un confronto con la tariffa previgente; ed ancora, la prima visita cardiologica con ECG riporta una tariffa oggi di 33,6 euro.

    Inoltre, sottolineo che il richiamo all'impossibilità per le regioni in piano di rientro di fissare tariffe superiori al DM 25 novembre 2024 non è corretto, perché l'articolo 1, comma 322, della legge n. 207 del 2024, ha regolamentato tale punto aprendo a tale possibilità. Il DM 25 novembre 2024 non solo non impedisce ai cittadini di curarsi, ma finalmente consente a tutti di accedere ai nuovi LEA, rappresentando finalmente un'opportunità non concessa precedentemente soprattutto ai cittadini delle regioni più disagiate.

    Da ultimo, ricordo che sotto l'aspetto metodologico il lavoro condotto fin dal 2017 si è basato su dati di costo raccolti e integrati nel rispetto di quanto riportato dall'articolo 8-sexies, comma 5, lettera c), del decreto legislativo n. 502 del 1992, che prevede la possibilità di determinare le tariffe sulla base dei tariffari regionali e di differenti modalità di remunerazione delle funzioni assistenziali attuate nelle regioni e nelle province autonome, anche con un confronto di valori tariffari precedentemente definiti con i corrispondenti valori tariffari.

    In conclusione, ritengo doveroso sottolineare che il Ministero della Salute conduce una costante attività per la revisione tariffaria, anche in coerenza con quanto previsto dalla legge di bilancio 2025 che ha stanziato risorse, sia per l'aggiornamento dei LEA sia per la revisione delle tariffe massime nazionali. Sarà possibile, pertanto, in tempi brevi, cominciare a lavorare per l'aggiornamento del tariffario vigente, al fine di renderlo sempre più coerente con la naturale evoluzione dei costi di produzione.

     

    Camera dei deputati
    Resoconto stenografico dell'Assemblea n. 419
    Mercoledì 29 gennaio 2025