I fattori di rischio cardio-cerebrovascolari si suddividono in non modificabili (familiarità, genere, età, etnia) e modificabili con interventi comportamentali e terapie mirate.
Tra questi ultimi, i più importanti e diffusi sono il tabagismo, la sedentarietà/scarsa attività fisica, il consumo rischioso e dannoso di alcol, la scorretta alimentazione (basso consumo di cereali integrali, pesce, frutta e verdura; eccessivo consumo di sale, zuccheri e grassi saturi e trans; eccessivo apporto calorico rispetto al fabbisogno energetico), il sovrappeso e l’obesità, l’ipertensione arteriosa, l’ipercolesterolemia e il diabete.