Prevenzione e controllo malattie degli animali
    FAQ - Brucellosi
    Data di ultimo aggiornamentoAggiornato il 09/10/2024
    FAQ - Brucellosi

    Il valore medio di mercato dell’animale da macello è ottenuto moltiplicando il prezzo dell’animale espresso in euro per chilogrammo di peso vivo, indicato da ISMEA nel bollettino, per il peso vivo dell’animale oggetto di abbattimento (articolo 1 comma 4): ai sensi dell’articolo 4 comma 3 del decreto qualora non sia disponibile il peso medio vivo dell'animale macellato il Servizio veterinario locale territorialmente competente utilizza le rilevazioni riportate nel sito istituzionale di ISTAT per l'anno di riferimento. Per le categorie di bovini “torelli” e “manza” nel caso di utilizzazione delle rilevazioni ISTAT si potrà far riferimento alle categorie “vitelloni maschi” e “vitelloni femmine”.

    I vitelloni non sono considerati in senso stretto animali da vita trattandosi di animali di categoria rilevante in base all’età solo ai fini della macellazione: per i vitelloni è indicato nel bollettino ISMEA il prezzo dell’animale espresso in euro per chilogrammo di peso vivo per l’animale al macello talché in caso di utilizzo delle carni dell’animale l’indennità non è calcolata. In caso di distruzione delle carni all’operatore sarà corrisposto l’intero valore dell’animale da macello.

    Ai fini del calcolo dell’indennizzo tra i bufalini da macello per i tori si fa riferimento alla categoria BUFALE.

    Con riferimento ai tori si precisa che trattandosi di animali da riproduzione è indicato esclusivamente il valore medio di quelli iscritti al Libro genealogico. Per il caso particolare dei tori non iscritti il Servizio veterinario locale potrà considerare il valore dell’animale al macello.

    Per quanto riguarda la categoria dei torelli ISMEA ne riporta nel bollettino soltanto il valore medio dell’animale da vita: in caso di macellazione si fa riferimento al valore indicato per i vitelloni.

    L’animale a fine carriera non ha valore di mercato; nel bollettino ISMEA è riportato pertanto il prezzo dell’animale da macello a fine carriera (es. vacche per categoria bovini). Inoltre nel caso di utilizzo delle carni (vendita o uso alimentare) l’indennità da corrispondere non sarà determinata.

    Nel caso in cui il valore medio dell’animale da macello sia superiore al valore medio di mercato dell’animale da vita, l’indennità da corrispondere sarà costituita dal valore medio di mercato dell’animale da vita; se tuttavia è consentito l’utilizzo delle carni l’indennità non è determinata.

    Esempio di calcolo 1:
    OVINI, CATEGORIA VITELLO FINO A 12 MESI: € 635,00 (fonte TABELLA ISMEA 2023 VITELLO DA LATTE TRA 6 E 12 MESI) Valore del capo al macello (€3,81 x kg 243,60) = € 928,116 Calcolo indennità di abbattimento: valore da vita € 635,00 – valore al macello € 928,116. Nel caso in esame se è consentito l’utilizzo delle carni (vendita, consumo), l’importo dell’indennità non è determinato; se invece le carni sono distrutte l’indennità sarà pari a € 635,00

    Esempio di calcolo 2:
    BOVINI, CATEGORIA MANZA da latte oltre 24 mesi non iscritta a L.G.: € 1196 (fonte TABELLA ISMEA 2024 Manze da latte oltre 12 mesi non iscritti a L.G.) Valore del capo al macello (€ 3,12 x kg 451,40) = € 1408,36 Calcolo indennità di abbattimento: valore da vita € 1196 – valore al macello € 1408,36 Nel caso in esame se è consentito l’utilizzo delle carni (vendita, consumo), l’importo dell’indennità non è determinato; se invece le carni sono interamente distrutte l’indennità sarà pari a € 1196