Presentazione delle Linee di indirizzo sull’attività fisica per le differenti fasce d’età e con riferimento a situazioni fisiologiche e fisiopatologiche e a sottogruppi specifici di popolazione

    L’inattività fisica è uno dei principali fattori di rischio comportamentali delle malattie croniche non trasmissibili e  la mancanza di attività fisica contribuisce ad aumentare i livelli di obesità infantile e adulta.

    Le Linee di indirizzo sull’attività fisica per le differenti fasce d’età e con riferimento a situazioni fisiologiche e fisiopatologiche e a sottogruppi specifici di popolazione, redatte da un Tavolo di lavoro istituito presso la Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria e adottate con Accordo Stato-Regioni del 7 marzo 2019, rappresentano un importante contributo per rafforzare le strategie nazionali di promozione della salute e di prevenzione.

    Il documento descrive i benefici dell’attività fisica per ciascuna fascia d’età e in riferimento a situazioni fisiologiche e fisiopatologiche e a sottogruppi specifici di popolazione, andando a illustrare, partendo dalle raccomandazioni dell’OMS, i livelli raccomandati di attività fisica e le modalità per raggiungerli e rappresentano uno strumento a disposizione non solo degli operatori sanitari e non, ma anche dei decisori e dei diversi stakeholder, coinvolti a vario titolo nella promozione dell’attività fisica, delineandone competenze e ruoli.

    Come sottolineato dall’Accordo, le Linee di indirizzo costituiscono un primo documento che fornisce elementi di policy, in previsione di ulteriori approfondimenti, riguardanti altre situazioni fisiopatologiche e con il coinvolgimento di altri professionisti a seconda della specificità delle patologie considerate, sulla base del progresso delle conoscenze tecnico-scientifiche.

    L’evento di presentazione è organizzato per consentire la massima diffusione del documento in ambito istituzionale e scientifico e quale occasione di confronto, anche in previsione delle indicazioni del nuovo Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025, in corso di definizione.

    Interventi dei relatori

    30 MAGGIO 2019
    dalle 11:00 alle 14:00
    Roma

    Ministero della Salute, Viale Giorgio Ribotta 5 - Auditorium Biagio D’Alba

    Iscrizione

    Le iscrizioni sono previste fino ad esaurimento dei posti disponibili.

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    L’inattività fisica è uno dei principali fattori di rischio comportamentali delle malattie croniche non trasmissibili e  la mancanza di attività fisica contribuisce ad aumentare i livelli di obesità infantile e adulta.

    Le Linee di indirizzo sull’attività fisica per le differenti fasce d’età e con riferimento a situazioni fisiologiche e fisiopatologiche e a sottogruppi specifici di popolazione, redatte da un Tavolo di lavoro istituito presso la Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria e adottate con Accordo Stato-Regioni del 7 marzo 2019, rappresentano un importante contributo per rafforzare le strategie nazionali di promozione della salute e di prevenzione.

    Il documento descrive i benefici dell’attività fisica per ciascuna fascia d’età e in riferimento a situazioni fisiologiche e fisiopatologiche e a sottogruppi specifici di popolazione, andando a illustrare, partendo dalle raccomandazioni dell’OMS, i livelli raccomandati di attività fisica e le modalità per raggiungerli e rappresentano uno strumento a disposizione non solo degli operatori sanitari e non, ma anche dei decisori e dei diversi stakeholder, coinvolti a vario titolo nella promozione dell’attività fisica, delineandone competenze e ruoli.

    Come sottolineato dall’Accordo, le Linee di indirizzo costituiscono un primo documento che fornisce elementi di policy, in previsione di ulteriori approfondimenti, riguardanti altre situazioni fisiopatologiche e con il coinvolgimento di altri professionisti a seconda della specificità delle patologie considerate, sulla base del progresso delle conoscenze tecnico-scientifiche.

    L’evento di presentazione è organizzato per consentire la massima diffusione del documento in ambito istituzionale e scientifico e quale occasione di confronto, anche in previsione delle indicazioni del nuovo Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025, in corso di definizione.

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