La Peste Suina Africana, l’importanza di una sorveglianza integrata
    immagine tratta dal programma

    La Peste Suina Africana (PSA), non è una malattia zoonosica, ma rappresenta un importante pericolo sanitario per le popolazioni di suini selvatici e domestici, a causa delle sue caratteristiche di alta contagiosità e mortalità. L’infezione è perciò in grado di infliggere ingenti danni economici diretti alle produzioni suinicole, a cui si devono sommare i danni indiretti legati alle limitazioni commerciali anche dei prodotti derivati. L’assenza di un vaccino efficace complica le strategie di eradicazione: ad esempio, la Regione Sardegna, in cui la PSA è presente da oltre 40 anni, solo recentemente ha potuto migliorare la situazione epidemiologica grazie ad un coraggioso e oneroso programma di controllo. Considerando il pericolo legato all’epidemia diffusa sia in Europa che in Asia, la prevenzione e la sorveglianza restano quindi le armi più appropriate per fronteggiare il rischio di introduzione del virus nelle regioni indenni, ed evitare ripercussioni in un settore commerciale, prezioso per il nostro Paese, quale l’export di salumi e insaccati.

    Obiettivi:

    Potenziare tutti i sistemi di sorveglianza e prevenzione, al fine di scongiurare l’ingresso della malattia nel nostro Paese e limitare al massimo le eventuali conseguenze di nuovi focolai, coinvolgendo non solo i servizi veterinari pubblici, ma anche l’intera filiera delle produzioni suinicole come il mondo venatorio e i comuni cittadini, in uno sforzo comune teso a fronteggiare il pericolo rappresentato dalla Peste Suina Africana.

    Interventi relatori I sessione:

    Interventi relatori II sessione:

    23 GENNAIO 2020
    dalle 10:00 alle 15:30
    Roma

    Ministero della Salute - Auditorium Biagio D’Alba, Via Giorgio Ribotta 5

    Iscrizione

    Inviare una email di richiesta partecipazione entro il 17 gennaio 2020 a

    Info

    Segreteria Scientifica:

    • Dr. Luigi Ruocco DGSAF, Ministero della Salute
    • Dr. Francesco Feliziani – CEREP, IZS Umbria/Marche


     

    Segreteria organizzativa:

    La Peste Suina Africana (PSA), non è una malattia zoonosica, ma rappresenta un importante pericolo sanitario per le popolazioni di suini selvatici e domestici, a causa delle sue caratteristiche di alta contagiosità e mortalità. L’infezione è perciò in grado di infliggere ingenti danni economici diretti alle produzioni suinicole, a cui si devono sommare i danni indiretti legati alle limitazioni commerciali anche dei prodotti derivati. L’assenza di un vaccino efficace complica le strategie di eradicazione: ad esempio, la Regione Sardegna, in cui la PSA è presente da oltre 40 anni, solo recentemente ha potuto migliorare la situazione epidemiologica grazie ad un coraggioso e oneroso programma di controllo. Considerando il pericolo legato all’epidemia diffusa sia in Europa che in Asia, la prevenzione e la sorveglianza restano quindi le armi più appropriate per fronteggiare il rischio di introduzione del virus nelle regioni indenni, ed evitare ripercussioni in un settore commerciale, prezioso per il nostro Paese, quale l’export di salumi e insaccati.

    Obiettivi:

    Potenziare tutti i sistemi di sorveglianza e prevenzione, al fine di scongiurare l’ingresso della malattia nel nostro Paese e limitare al massimo le eventuali conseguenze di nuovi focolai, coinvolgendo non solo i servizi veterinari pubblici, ma anche l’intera filiera delle produzioni suinicole come il mondo venatorio e i comuni cittadini, in uno sforzo comune teso a fronteggiare il pericolo rappresentato dalla Peste Suina Africana.

    Interventi relatori I sessione:

    Interventi relatori II sessione: