Home / News e media - Notizie / Posti di ispezione frontaliera e Uffici veterinari per gli adempimenti comunitari - Attività 2016

Posti di ispezione frontaliera e Uffici veterinari per gli adempimenti comunitari - Attività 2016

immagine di una nave che trasporta container

I Posti di Ispezione Frontaliera (PIF) e gli Uffici Veterinari per gli Adempimenti degli obblighi Comunitari (UVAC) sono Uffici del Ministero della Salute, che svolgono attività di tutela della sanità animale e della sicurezza alimentare attraverso controlli sanitari di animali, prodotti di origine animale e mangimi provenienti dall'estero e destinati al mercato comunitario.

Attività dei PIF

Nel 2016 sono state importate sul territorio italiano attraverso i PIF, 47.431 partite di animali, prodotti di origine animale e mangimi di origine animale da oltre 100 Paesi terzi con un incremento del 1% rispetto all’anno 2015. I prodotti della pesca con 34.843 partite (73,5%) rappresentano il gruppo merceologico più numeroso seguito dalle carni con 3.508 partite (7,4%), dagli animali vivi con 2.921 partite (6,2%), mangimi ed integratori con 2.015 partite (4,2%).

I controlli sanitari, sulla base delle valutazioni degli ispettori veterinari, delle disposizioni comunitarie e delle notifiche ricevute tramite il sistema comunitario di allerta sanitaria dell’Unione Europea (RASFF: Rapid Alert System for Food and Feed) hanno consentito il respingimento di 181 partite di merci provenienti dai Paesi Terzi, all’incirca lo 0,4% circa delle partite presentate all’importazione con una percentuale nettamente inferiore rispetto a quella riscontrata nel 2015 (0,7%).

Inoltre, sulla base del Piano Nazionale di monitoraggio per i controlli di laboratorio sugli alimenti di origine animale importati da Paesi Terzi, i PIF italiani hanno dato origine a 52 notifiche di allerta RASFF (46 per gli alimenti di origine animale e 6 per i mangimi) pari al 13,7% delle notifiche originate da tutti i PIF europei.

Attività degli UVAC

L’attività degli UVAC, rappresentata ordinariamente dall’organizzazione dei controlli a sondaggio e non discriminatori sulle merci provenienti da Paesi UE, nel 2016 ha visto l’intensificarsi dei controlli nel campo della sanità animale, attraverso il monitoraggio delle introduzioni di animali vivi da quei Paesi membri nei quali si sono registrati nuovi focolai di malattie infettive. Inoltre, a seguito delle varie emergenze di sanità pubblica susseguitesi nel 2016, gli UVAC hanno continuato a svolgere il consueto importante ruolo di gestione dei controlli sanitari sulle merci potenzialmente coinvolte, in stretto coordinamento con le Autorità centrali e locali competenti ed hanno disposto il controllo documentale e fisico su 10.433 spedizioni di animali vivi e prodotti di origine animale (6,8% ovini,  5,47%  caprini ,4,99% pollame, 4,12% altri animali vivi, 4% altre tipologie di merci). Su 10.433 partite totali 4.140 sono state sottoposte a controlli di laboratorio e i controlli veterinari effettuati dalle Aziende Sanitarie Locali (AASSLL) hanno portato al respingimento/distruzione di 101 partite di merci potenzialmente pericolose per la salute del consumatore o per la salute degli animali.



Data di pubblicazione: 29 novembre 2017 , ultimo aggiornamento 1 dicembre 2017


Condividi


News e Media

.