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Piano oncologico nazionale 2023-2027

Contenuti e finalità del Piano oncologico nazionale - Prevenzione primaria, secondaria, politiche ambientali e rafforzamento coperture vaccinali

Prevenzione primaria

Per quanto riguarda la prevenzione primaria, nel Piano oncologico nazionale, secondo quanto previsto anche dal Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025, viene dato ampio spazio al consolidamento delle azioni per favorire stili di vita salutari nei contesti di vita, partendo dall’ambiente scolastico fino ai luoghi di lavoro. Viene posta particolare attenzione al contrasto al tabagismo e al consumo dannoso e rischioso di alcol, nonché alla promozione dell’attività fisica e della sana alimentazione.

Prevenzione secondaria

Per quanto riguarda la prevenzione secondaria, il Piano oncologico nazionale prevede il potenziamento dei programmi organizzati di screening, per aumentare, per ciascuno dei 3 tumori oggetto di screening  (cervice uterina, mammella e colon-retto), sia l’estensione degli inviti, sia l’adesione da parte della popolazione target. Tra gli obiettivi c’è quello di allargare le fasce d’età per gli screening mammografico e colorettale e quello di identificare precocemente i soggetti a rischio eredo familiare, anche attraverso specifici PDTA.

Politiche ambientali

Nell’ottica dell’approccio One Health il Piano prevede di perfezionare le politiche ambientali volte a rendere le città più sane, rafforzando la mobilità sostenibile e le azioni di miglioramento della qualità dell’aria, nonché di promuovere interventi per la prevenzione e riduzione delle esposizioni ambientali (indoor e outdoor) e antropiche dannose per la salute, anche nel settore delle radiazioni ionizzanti e non.

Rafforzamento interventi per aumentare coperture vaccinali contro gli agenti infettivi

Altro punto cardine del Piano è rappresentato dal rafforzamento degli interventi per aumentare le coperture vaccinali contro gli agenti infettivi (come il Papilloma virus e iL virus dell’epatite B) che causano tumori, recuperando anche quanto è stato perso a causa della pandemia (soprattutto le profilassi dell’età adolescenziale, in particolare per HPV).

Contenuti e finalità del Piano oncologico nazionale - La sorveglianza epidemiologica

Il Piano sottolinea l’importanza dei Registri Tumori (RT) quali strutture che alimentano un sistema di sorveglianza epidemiologica sull’andamento dei tumori maligni nella popolazione residente, integrando molteplici fonti informative, e consentono di produrre dati validati utili alla valutazione del rischio oncologico e dell’impatto delle strategie di prevenzione e cura. La produzione di dati rappresentativi di tutti i tumori insorgenti nella popolazione di un territorio rappresenta una base informativa essenziale anche per sostenere l’attività di ricerca in ambito oncologico. Il PON prevede di completare l’iter di istituzione del Registro tumori nazionale e di garantire il processo di costituzione e la piena funzionalità organizzativa in tutte le aree del paese della Rete dei registri tumori regionali. Al riguardo si segnala che con Decreto del Ministro della salute di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze 12 agosto 2021, e successiva modificazione, sono state definite le modalità di riparto delle risorse pari a un milione di euro annui, a decorrere dall’anno 2020, stanziate dalla Legge di Bilancio 160/2019, per le finalità della Legge 29/2019 (“Istituzione e disciplina della Rete nazionale dei registri dei tumori e dei sistemi di sorveglianza e del referto epidemiologico per il controllo sanitario della popolazione”), da erogare a seguito della presentazione di progetti regionali illustranti le modalità di realizzazione del registro tumori regionale. Erogate le prime annualità delle risorse, le Regioni dovranno presentare un aggiornamento al 2026 dei progetti operativi, anche al fine di consentire l’avvio del percorso di alimentazione del Registro tumori nazionale che, istituito presso il Ministero della salute con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 marzo 2017, è stato disciplinato con decreto del Ministro della salute del 1° agosto 2023.

Contenuti e finalità del Piano oncologico nazionale - Assistenza e presa in carico complessiva del paziente – Approccio multidisciplinare

Assistenza e presa in carico complessiva del paziente

A fianco delle attività di promozione della salute e prevenzione, nel Piano oncologico viene, inoltre, favorita un’assistenza sempre più domiciliare e integrata con l’ospedale e i servizi territoriali, attraverso la razionalizzazione dei processi di presa in carico e la definizione dei relativi aspetti operativi, consentendo di erogare servizi anche a distanza mediante team multiprofessionali. Ampio spazio è, infatti, dedicato al percorso del malato oncologico con particolare attenzione all’integrazione del percorso diagnostico-terapeutico, alla continuità assistenziale sul territorio, alle reti oncologiche e alla rete nazionale dei tumori rari (tumori rari solidi dell’adulto, tumori onco-ematologici, tumori pediatrici) al fine di potenziare l’assistenza per chi è affetto da forme rare di tumore e per i pazienti fragili, alla riabilitazione per i malati oncologici, alle cure palliative, allo sviluppo e implementazione della psico-oncologia, al ruolo del supporto nutrizionale, al follow up e alla qualità della vita e reinserimento sociale dei malati e dei lungo viventi oncologici e dei guariti dal cancro.

Il PON sottolinea il ruolo fondamentale dei PDTA, organizzati secondo il modello Hub & Spoke per assicurare la presa in carico complessiva del paziente in tutte le fasi, la necessità di completare l’implementazione in tutte le Regioni delle Reti Oncologiche, per garantire equità di accesso alle cure, nonché il valore della collaborazione multidisciplinare e multiprofessionale e del coinvolgimento delle associazioni di pazienti.

Approccio multidisciplinare

L’attuazione del documento di indirizzo e pianificazione consentirà di rafforzare l’azione di controllo del cancro, anche consolidando e integrando quanto sancito dall’Accordo Stato Regioni del 17 aprile 2019 sulla “Revisione delle Linee Guida Organizzative e delle raccomandazioni per la Rete Oncologica che integra l’attività ospedaliera per acuti e post-acuti con l’organizzazione territoriale” che mira a favorire il consolidamento, in tutte le Regioni, di un modello organizzativo che prevede  un approccio multi-disciplinare con l’integrazione delle differenti specialità in un team tumore specifico per la gestione clinica dei pazienti.

Il paziente oncologico necessita infatti, in ragione della complessità e della natura delle problematiche che si trova ad affrontare e della loro intensità e durata, di una presa in carico globale ed una gestione integrata dei propri percorsi diagnostico-terapeutici.

Contenuti e finalità del Piano oncologico nazionale - Potenziamento della ricerca, transizione digitale e ammodernamento tecnologico

Potenziamento della ricerca

Nel Piano oncologico è dato risalto alle iniziative per il potenziamento della ricerca in relazione a nuove acquisizioni nel campo della prevenzione personalizzata e della diagnosi precoce del cancro, degli scenari generati dalla ricerca nel campo delle discipline biomolecolari, delle tecnologie di diagnostica per immagini e delle tecnologie terapeutiche, delle strategie multidimensionali e multiprofessionali dei processi assistenziali.

Transizione digitale e ammodernamento tecnologico

Per quanto riguarda la transizione digitale è prevista l’implementazione dei diversi servizi di telemedicina anche nel setting domiciliare, attraverso la razionalizzazione dei processi di presa in carico e la definizione dei relativi aspetti operativi.

Relativamente all’ammodernamento tecnologico in ambito oncologico, nel Piano è rivolta particolare attenzione non solo al rinnovo delle apparecchiature diagnostiche, ma anche alla disponibilità di medici specialisti e personale sanitario non medico adeguatamente formato.

Verrà inoltre favorito lo sviluppo di piattaforme per la registrazione, l’integrazione e l’elaborazione di dati clinici, genomici, di imaging e di trattamento, al fine del miglioramento dei processi diagnostici e terapeutici.

Contenuti e finalità del Piano oncologico nazionale - Formazione e comunicazione

Formazione e comunicazione sono considerati tra i migliori investimenti per garantire alti livelli di performance. Il Piano propone, quindi, di prevedere interventi formativi riguardanti i modelli assistenziali, le innovazioni tecnologiche e gli aspetti indispensabili di umanizzazione e di rispetto della persona, raccomandando la definizione di profili di ruolo del personale sanitario dedicato, in termini di competenze necessarie a garantire l’efficacia e l’efficienza dei percorsi di diagnosi e cura. Viene allo stesso tempo sottolineata l’importanza della sensibilizzazione e del coinvolgimento della popolazione generale, attraverso campagne di informazione mirate all’empowerment del cittadino e all’incremento dell’health literacy riguardo prevenzione, ricerca e assistenza oncologica.


Data di ultimo aggiornamento 2 febbraio 2024



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