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Le Infezioni sessualmente trasmesse costituiscono uno dei più seri problemi di salute pubblica a livello mondiale, anche in considerazione delle numerose complicanze che queste infezioni possono provocare all’apparato riproduttivo femminile e maschile e delle ingenti spese economiche che comportano.

Oggi si preferisce parlare di "Infezioni sessualmente trasmesse" (IST) anziche di "malattie sessualmente trasmesse" (MST) per indicare meglio il frequente decorso asintomatico della patologia. Le infezioni da clamydia, da trichomonas, le epatiti virali da HBV, HCV (epatite B, e C), la sifilide, la gonorrea, l'AIDS, l'herpes genitale, il papillomavirus (HPV), possono essere presenti in una persona anche senza provocare sintomi particolari.

L’incidenza delle IST nel mondo è in continuo aumento, grazie anche alla maggiore mobilità e all’aumentata tendenza ad avere rapporti sessuali con più partners. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima 340 milioni di casi l’anno di IST (AIDS esclusa), prevalentemente nella fascia di età 15-49 anni.

Sottogruppi di popolazione particolarmente suscettibili sono:

  • le donne, per la struttura anatomica dell’apparato genitale più complessa e più favorevole all’insediamento dei patogen
  • gli adolescenti, con tessuti genitali ancora immaturi e più recettivi
  • gli individui con stati di grave deficienza immunitaria.

 

L’elevata diffusione delle IST sembra essere legata a carenze educative ed errori di tipo comportamentale; ad una certa difficoltà a ricorrere alle strutture che offrono servizi di prevenzione e diagnosi; ad un significativo calo della percezione del rischio di infezione.
Per tali motivi, il controllo della diffusione di queste malattie rappresenta una delle priorità dell’OMS.

In Italia, la sifilide e la gonorrea sono malattie a notifica obbligatoria, secondo quanto previsto dal DM 15 dicembre 1990. Inoltre, nel 1991, per sopperire alla mancanza di dati relativi alle IST non notificabili, è stato avviato un Sistema di Sorveglianza Sentinella, basato su centri clinici pubblici, dislocati sul territorio nazionale, altamente specializzati nella diagnosi e nella cura dei soggetti con IST.

Questo Sistema di sorveglianza, finanziato dal Ministero della salute e coordinato dal Centro Operativo AIDS (COA) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), ha consentito di conoscere l’andamento delle diagnosi di oltre 20 quadri clinici di IST in Italia, e di valutare la diffusione dell’infezione da HIV nei soggetti con una nuova IST, soprattutto in popolazioni più a rischio.

Tuttavia, il Sistema ha fornito scarse informazioni su alcune IST largamente diffuse nella popolazione generale, ma che sono spesso asintomatiche o non correttamente diagnosticate, come l’infezione da Chlamydia trachomatis (Ct), da Neisseria gonorrhoeae (Ng) e da Trichomonas vaginalis (Tv).

Per questo motivo, è stato avviato nel 2009 un Sistema di Sorveglianza Sentinella, sempre coordinato dall’ISS,  basato su laboratori di microbiologia che segnalano nuovi casi di infezione da Ct, da Ng e da Tv. In questo modo è stato possibile migliorare le conoscenze sulla diffusione di queste infezioni nel nostro Paese.

I sistemi di sorveglianza epidemiologica rappresentano solo una parte dei programmi di prevenzione e controllo delle malattie infettive. In Italia, infatti, le strategie in atto per combattere le malattie/infezioni sessualmente trasmesse, si basano soprattutto sulla prevenzione e sulla promozione di comportamenti sessuali responsabili.

Il Ministero della salute finanzia, ogni anno, una campagna informativa per la prevenzione dell’HIV/AIDS e, negli ultimi anni, i messaggi comunicativi fanno riferimento anche alla prevenzione delle infezioni sessualmente trasmesse.

Nel 1987 è nato, presso l’Istituto Superiore di Sanità, co-finanziato dal Ministero della salute, il Telefono verde AIDS, per fornire informazioni scientifiche e aggiornate su questa patologia. Dal 2010 fornisce informazioni anche su altre infezioni trasmissibili per via sessuale.

Tenuto conto che nell’insieme le IST si associano ad una morbilità e mortalità rilevante a causa delle numerose complicanze che possono provocare all’apparato riproduttivo femminile, risulta fondamentale una diagnosi precoce e un adeguato trattamento. Tuttavia, considerato il decorso spesso asintomatico o il quadro clinico aspecifico di molte di queste infezioni, la strategia migliore da adottare è la prevenzione attraverso l’informazione e l’educazione a comportamenti sessuali responsabili.

Per approfondire consulta:


Attualmente si conoscono circa trenta quadri clinici diversi di Infezioni sessualmente trasmesse (IST), provocati da oltre 20 agenti infettivi. Nella seguente tabella è riportato un elenco delle principali IST, dei rispettivi agenti causali e del quadro clinico più frequente.

 

AGENTE EZIOLOGICOINFEZIONEQUADRO CLINICO
VIRUS  
Human Immunodeficency Virus (HIV)AIDSImmunodeficienza severa
Human papilloma virus (HPV)CondilomiProliferazioni genitali cutaneo-mucose (pene, vagina, vulva, cervice, ano-retto), lesioni visibili al colposcopio
Herpes simplex virus tipo 2 (HSV-2)Herpes genitaleLesioni vescicolo-ulcerative ano-genitali
Virus dell’Epatite A (HAV)
Virus dell’epatite B (HBV)
Virus dell’epatite C (HCV)
Epatite viraleEpatite acuta e cronica
Pox virusMollusco contagiosoLesioni esofitiche ombelicate
BATTERI  
Neisseria gonorrhoeaeGonorreaUretrite, faringite, cervicite e anorettite
Chlamydia trachomatisInfezione da Chlamydia trachomatis

Linfogranuloma venereo
Cervicite, uretrite, anorettite e faringite

Lesioni ulcerative e linfodenopatia
Treponema pallidumSifilide primaria, secondaria, terziariaLesioni ulcerative, esantema, patologia d’organo
Mycoplasma genitalium, Gardenerella vaginalis, Streptococcus agalactiae, AnaerobiInfezioni non gonococciche non clamidi aliUretrite e vaginite
PROTOZOI  
Trichomonas vaginalisInfezione da Trichomonas vaginalisVaginite, uretrite
Phthirus pubisPediculosi del pubeInfestazione zone pilifere genitali

 

Si ricorda che le IST:

  • sono molto spesso asintomatiche;
  • favoriscono l'acquisizione e la trasmissione dell'HIV;
  • possono comportare gravi sequele e complicanze (in caso di mancata o errata diagnosi e terapia), quali sterilità, gravidanza ectopica, parto pretermine, aborto, danni al feto e al neonato, tumori;
  • le IST batteriche e da protozoi si curano efficacemente con gli antimicrobici, mentre per le IST virali (herpes genitale e condilomi acuminati) sono disponibili terapie antivirali e un nuovo vaccino anti-HPV.

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Data di pubblicazione: 26 febbraio 2008, ultimo aggiornamento 11 settembre 2013

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