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Immagine di persona anziana assistita

Nel sistema sanitario italiano l’assistenza sociosanitaria di tipo residenziale è garantita a diverse categorie di assistiti che presentino condizioni cliniche tali da rientrare, previa valutazione di un medico, nelle seguenti tipologie:

  • malati cronici non autosufficienti (incluse le demenze)
  • malati in fine vita
  • persone con disturbi mentali
  • minori con disturbi in ambito psichiatrico e del neurosviluppo
  • persone con dipendenze patologiche
  • persone con disabilità.

A seconda delle tue specifiche condizioni personali, della gravità e della stabilità delle tue condizioni, della severità dei sintomi, ecc. le prestazioni possono esserti erogate in forma intensiva o estensiva, oppure mirare al semplice mantenimento del tuo stato di salute. 

Tipo di struttura

La tipologia di struttura residenziale cui poterti rivolgere, dunque, dipende dal tipo di assistenza (intensiva, estensiva, di lungo-assistenza e mantenimento) di cui hai bisogno.   A tutti i cittadini viene in ogni caso garantito un percorso assistenziale il più possibile integrato che include, se necessario, sia le prestazioni sanitarie sia le prestazioni sociali.
Per ottenere le informazioni di dettaglio sui criteri di accesso, sull'organizzazione e sulla compartecipazione alla spesa dell'assistenza residenziale di cui hai bisogno, ti invitiamo a rivolgerti alla ASL territorialmente competente.

Condizioni per l'accesso ai centri di assistenza pubblici/statali

L’accesso alle prestazioni residenziali è regolato dai principi generali di universalità, equità ed appropriatezza. Se è individuata la condizione di non autosufficienza e non assistibilità a domicilio, hai quindi il diritto di scegliere il luogo di cura nell’ambito delle diverse opzioni offerte dalle strutture pubbliche o private accreditate con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN).

Poiché il sistema prevede prestazioni a diversi livelli di intensità di cura, l’accesso alle stesse e la prosecuzione del trattamento avverrà coerentemente con la verifica della effettiva appropriatezza della indicazione, sulla base di criteri oggettivi di valutazione multidimensionale (VMD) dei tuoi bisogni.

Per offrirti maggiore qualità ed efficienza al servizio, sono attivi presso quasi tutte le Aziende Sanitarie Locali (ASL) o i Comuni sportelli unitari cui puoi rivolgerti per la valutazione multidimensionale dei tuoi bisogni clinici funzionali e sociali, la presa in carico e la definizione del Progetto di Assistenza Individuale (PAI).

Contributo finanziario richiesto per i centri di assistenza pubblici/statali e responsabile del pagamento

Il Servizio sanitario nazionale si fa carico solo del costo delle prestazioni sanitarie erogate. Il costo delle prestazioni non sanitarie e delle prestazioni di natura alberghiera (vitto, pulizia, svago, ecc.) sono, a carico dell’assistito o, in caso di disagio economico, del Comune di residenza.

Tuttavia, poiché le prestazioni sanitarie e non sanitarie non sono sempre facilmente distinguibili, si applica un criterio forfettario e la retta a carico della Azienda sanitaria locale (ASL) varia secondo percentuali individuate dal DPCM 12 gennaio 2017.

Norme sulle tariffe che possono essere addebitate dai centri di assistenza privati

Le tariffe che possono essere addebitate dai centri di assistenza privati accreditati sono determinate da disposizioni delle diverse Regioni. Il rapporto tra tali strutture e il SSN è regolato dall’accordo contrattuale che consente l’esatta individuazione del numero di prestazioni erogabili dalla struttura e la relativa remunerazione a tariffa.

Contributi finanziari per pagare il costo dell’assistenza residenziale

Il finanziamento del SSN è assicurato attraverso il Fondo Sanitario Nazionale (FSN), che, annualmente, viene ripartito tra le diverse Regioni.

Le Regioni assegnano le risorse finanziarie alle ASL in base a diversi parametri , che le impiegano per garantire ai cittadini l’erogazione delle prestazioni di loro competenza previste dai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), tra le quali sono incluse anche le prestazioni erogate in ambito residenziale.

Normativa di riferimento

  • Decreto del Presidente del consiglio dei ministri 12 gennaio 2017
    Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, di cui all'articolo 1, comma 7, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 che distingue le prestazioni di assistenza “intensiva” (art. 29), quelle di assistenza “estensiva” e di “mantenimento” (art. 30) e, infine, quelle di assistenza nella fase terminale della vita (art. 31), nonché nella normativa relativa ai requisiti autorizzativi e di accreditamento delle strutture pubbliche e private del SSN.

Vedi anche


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Data di pubblicazione: 23 novembre 2020, ultimo aggiornamento 27 maggio 2021

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