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Piscina

La piscina, è un ambiente di vita che si può definire “in via di sviluppo“ perché è in aumento il numero di nuove costruzioni destinate alla pratica degli sport acquatici e di quelle destinate all’attività ricreativa e ludica.
In piscina si pratica il nuoto che porta diversi benefici per la salute e richiede, comunque, delle capacità di base e delle precauzioni di sicurezza. Su proposta del Ministero della Salute, la Conferenza Stato-Regioni il 16 gennaio 2003 ha approvato l'accordo sugli "aspetti igienico-sanitari per la costruzione, la manutenzione e la vigilanza delle piscine ad uso notatorio".
Negli ultimi anni si sono diffusi ovunque gli acquascivoli per la felicità di tutti, grandi e bambini. Di norma sono indicati con dei cartelli i segnali di pericolo e le avvertenze.

Rischi principali

  • Affogamento o annegamento
  • Rischi dovuti agli effetti dell'acqua (shock termico, raggrinzamento della pelle delle dita, del palmo delle mani etc., ferite che si rimarginano più lentamente, otiti)
  • Rischi correlati a sostanze chimiche disciolte in acqua (cloro può produrre bruciore e arrossamento degli occhi e può avere effetti irritanti sull'apparato respiratorio)
  • Rischi dovuti a batteri e funghi presenti nell'acqua
  • Rischi dovuti ad oggetti presenti nell'acqua ecc.

Prevenzione

  • non nuotare mai a stomaco pieno, attendere dopo un pasto almeno 3 ore
  • non tuffarsi sudati in acqua
  • abituare gradualmente il corpo all’immersione (bagnare le varie parti del corpo)
  • non usare materassini o oggetti gonfiabili ausiliari del nuoto dove la piscina è più profonda
  • fare attenzione all’intrappolamento dei capelli in corrispondenza delle uscite dell’acqua
  • non fare sforzi fisici intensi prima di entrare in vasca
  • per la discesa in vasca, se non ci si tuffa, utilizzare le apposite scalette
  • per la fuoriuscita dalla vasca, non risalire appoggiandosi ai bordi che potrebbero risultare scivolosi per la presenza di acqua, ma utilizzare le apposite scalette
  • ridurre al minimo ed eventualmente segnalare strutture potenzialmente pericolose (trampolini in vasca non sufficientemente profonda, punti “ciechi” ai fini della sorveglianza ecc.)
  • evitare l’iperventilazione forzata prima del nuoto in apnea
  • sospendere il bagno in caso di comparsa di crampi
  • evitare di bere bibite fredde dopo il bagno.Inoltre, anche se l’ambiente acquatico può essere considerato pressoché naturale per il bambino, questo, in acqua non va mai considerato “sicuro” e, pertanto, non deve essere mai lasciato “incustodito” a bordo piscina e in acqua
  • è sempre consigliabile l’utilizzo di scarpette antiscivolo

Fonte: Quaderno ISPESL Le piscine

Per approfondire leggi OMS - La sicurezza nei luoghi di balneazione


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Data di pubblicazione: 13 agosto 2007, ultimo aggiornamento 2 marzo 2015

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