Verifica del sistema regionale di prevenzione veterinaria e alimentare *

(*il presente testo riporta gli elementi di sintesi desunti dal rapporto dell’audit di sistema e pertanto è riferibile alla data in cui tale attività è stata effettuata. Il quadro attuale potrebbe aver subito variazioni).

L’audit di sistema sul servizio sanitario della Regione Sardegna, per la parte relativa alla prevenzione in sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria (SPVeSA) è stato effettuato il 06-08 luglio 2016, a chiusura del secondo ciclo che ha previsto lo svolgimento di audit nei seguenti settori:

  • Trichinellosi (9 -11 luglio 2012)
  • Alimentazione animale (16-19 maggio 2013)
  • Prodotti Fitosanitari (20-23 dicembre 2013)
  • Benessere animale (20 – 24 ottobre 2014)

L’audit di sistema è stato finalizzato a descrivere e valutare i criteri operativi previsti dal Regolamento CE n. 882/04, concernente l’organizzazione del controllo ufficiale in sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria, nonché il grado di utilizzo degli strumenti di governo del Sistema Sanitario nazionale (programmazione, management della dirigenza sanitaria, ecc) nel medesimo ambito, previsti dalle norme quadro di riferimento: L. 833/78 e d.lgs. 502/92 e successive modifiche, nonché a verificare il grado di risoluzione delle criticità evidenziate (osservazioni, criticità e raccomandazioni) nell’audit di sistema del 15-18 novembre 2011 del primo ciclo e nei successivi audit di settore già svolti per il 2° ciclo.

A seguito della riorganizzazione degli uffici regionali sono state correttamente attribuiti gli ambiti di competenza in SPVeSA, sebbene l’attuale declaratoria dei settori non è ancora esaustiva e necessita del completamento che la stessa ACR ha in previsione. Sono state evidenziate meritevoli iniziative, come la dotazione di posizioni organizzative coerenti con le macroaree di competenza del SPVeSA e di una figura di vertice con qualifica professionale appropriata.

Tuttavia il percorso di crescita del settore rischia ancora di essere soggetto ad un turn over pericoloso per la stabilità del sistema e per  il processo di miglioramento continuo in atto, in quanto la maggior parte del personale sanitario non appartiene ai ruoli regionali (personale “in comando” dalle AASSLL).

A seguito dell’insediamento della nuova Direzione, il processo di analisi dei dati epidemiologici appare aver avuto un deciso impulso, come evidenziato dai vari atti prodotti negli ultimi anni. Inoltre  i documenti di pianificazione strategica della Regione hanno coinvolto, in modo sistematico, il Servizio competente, valorizzando l’autorevolezza dei contributi.

La Regione ha adottato gli strumenti idonei a garantire un adeguato livello di programmazione dei controlli ufficiali con l’emanazione del nuovo PRIC 2015- 2018, rafforzati dal nuovo sistema di audit regionale, nonché da particolari forme di approfondimento e verifica in alcuni ambiti specifici (verifiche incrociate tra dati BDN e attività rendicontate dalle ASL per TBC e PSA), oltre alle istruzioni impartite alle ASL per la verifica dell’efficacia dei controlli ufficiali ai sensi del Reg. 882/04.

Il PRIC però non elenca, in modo esaustivo, le linee di attività previste dal PNI (quali ad es. il controllo sulle anagrafi zootecniche, le salmonellosi zoonotiche, influenza aviaria, arterite virale degli equini, riproduzione animale, malattie delle api, sottoprodotti, MOCA, randagismo, ecc. ), e alla luce della incompletezza delle anagrafi degli OSA e dei sistemi informativi correlati, non fornisce al SSR la possibilità di prevedere, in fase di programmazione, l’effettiva fattibilità di quanto programmato in base alle frequenze di controllo stabilite e dei relativi obiettivi previsti. Inoltre non dà evidenza delle azioni intraprese o da intraprendersi a seguito dell’eventuale scostamento  tra programmato e quanto da programmarsi in base a i vincoli normativi   e/o  tra programmato ed eseguito e non esplicita in modo esaustivo la procedura del riesame.

Nell’ambito del coordinamento tra le autorità competenti , nonostante l’evidente flessione degli esiti della valutazione ministeriale  degli adempimenti  informativi relativi al quadriennio 2010-2013 , si è registrato a partire dal 2014 un incremento del livello di attenzione alla gestione del debito informativo e un più efficace rapporto di collaborazione e coordinamento con il Ministero della Salute sulle principali problematiche di SPVeSA. La capacità di raccolta e di analisi dei dati  epidemiologici derivanti dai controlli ufficiali in SPVeSA è però ostacolata dalle limitate funzionalità e dall’incompletezza del sistema informativo informatico regionale (SISaR).

Sono state infine evidenziate una serie di criticità riconducibili, in parte, alla gestione dei conflitti di interesse (es. disomogeneità nella rilevazione delle non conformità, mancata rilevazione delle stesse, misure sanzionatorie sottodimensionate in relazione alle non conformità rilevate, carenze nella reperibilità delle  dichiarazioni  dei conflitti di interesse, mancata verifica degli eventuali conflitti di interesse dei liberi professionisti utilizzati in convenzione) e sulle modalità regionali per l’attuazione della verifica dell’efficacia dei controlli ufficiali.

Per una visione globale delle risultanze emerse durante l’audit di sistema, si rimanda al rapporto di audit. 

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Data di pubblicazione: 12 dicembre 2016, ultimo aggiornamento 12 dicembre 2016

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