Verifica del sistema regionale di prevenzione veterinaria e alimentare *

(*il presente testo riporta gli elementi di sintesi desunti dal rapporto dell’audit di sistema e pertanto è riferibile alla data in cui tale attività è stata effettuata. Il quadro attuale potrebbe aver subito variazioni).

L’audit di sistema sul servizio sanitario della Regione Campania, per la parte relativa alla prevenzione in sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria (SPVeSA) è stato effettuato il 31 maggio – 1 giugno 2016, a chiusura del secondo ciclo che ha previsto lo svolgimento di audit nei seguenti settori:

  • Carne, Latte ed Export alimenti di origine animale (7-11 novembre 2011)
  • Benessere animale (28-31 maggio 2012)
  • Farmacosorveglianza (17-19 aprile 2013)
  • Pesca e Molluschi Bivalvi Vivi (3-7 febbraio 2014)
  • Alimentazione animale (15 – 18 luglio 2014)
  • Malattia Vescicolare del Suino (31 ottobre 2014)
  • Prodotti fitosanitari (30 giugno - 3 luglio 2015)

L’audit di sistema è stato finalizzato a descrivere e valutare i criteri operativi previsti dal Regolamento 882/04, concernente l’organizzazione del controllo ufficiale in sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria, nonché il grado di utilizzo degli strumenti di governo del Sistema Sanitario nazionale (programmazione, management della dirigenza sanitaria, ecc) nel medesimo ambito, previsti dalle norme quadro di riferimento: L. 833/78 e d.lgs. 502/92 e successive modifiche, nonché a verificare il grado di risoluzione delle criticità evidenziate (osservazioni, criticità e raccomandazioni) nell’audit di sistema del 24-26 novembre 2009 del primo ciclo e nei successivi audit di settore già svolti per il 2° ciclo.

L’organigramma attuale della struttura assessorile competente in SPVeSA, prevede che il complesso delle competenze afferenti la SPVeSA sia incardinato all’interno di una unica articolazione organizzativa dirigenziale (UOD “Prevenzione e sanità pubblica veterinaria”) determinando una eccessiva responsabilizzazione del Direttore della struttura. Al riguardo, nella proposta di PO 2016-2018 della Regione è stata prevista una specifica azione per la risoluzione della criticità del “nodo” regionale. 

Le azioni migliorative intraprese dall’Ente Regione a seguito dell’audit di sistema del 2009, hanno reso possibile la risoluzione di talune problematiche organizzative, ivi sollevate.

Il Piano Regionale Integrato 2015-2018 (PRI) ha codificato un approccio coerente ed integrato dei controlli ufficiali, supportato da un sistema informatico (GISA), elencando in modo esaustivo le linee di attività riconducibili alla SPVeSA e predisponendo gli strumenti per la definizione dei carichi di lavoro di ciascuna struttura aziendale e il “case mix” delle attività ricadenti su ciascun addetto ai controlli ufficiali. Esso definisce, tra l’altro, i processi di verifica del funzionamento e dell’efficacia delle autorità competenti  attraverso un sistema di audit  (art. 4.6 del Reg. 882/04) organico e sistematico, che include la certificazione ISO 9001 delle AC regionali e aziendali e le modalità di verifica dell’efficacia dei controlli ufficiali ai sensi dell’art. 8.3 del Reg. 882/04, implementando le indicazioni nazionali fornite con l’Accordo CSR n. 46 del 7/2/2013.

Il PRI inoltre stabilisce con dettaglio gli obiettivi strategici di medio-lungo periodo derivanti dai diversi documenti di pianificazione esistenti, declinandoli in obiettivi operativi annuali. L’implementazione del sistema informatico GISA e il supporto dell’ORSA (Osservatorio Regionale sicurezza alimentare) e dell’OEVR, incardinati nell’IZS di riferimento, garantiscono un monitoraggio puntuale (trimestrale, annuale e quadriennale) del livello di raggiungimento degli obiettivi definiti.

Rispetto agli obblighi previsti per l’accreditamento dei laboratori regionali che svolgono analisi per i controlli ufficiali di cui all’articolo 12 del Regolamento 882/04, il PRI 2015-2018 dà evidenza della fase di concertazione dei campionamenti programmati dalla Regione con i relativi laboratori ufficiali di riferimento (IZS e ARPA). Tuttavia non è fornita adeguata evidenza di un processo di “riesame del contratto” che includa la definizione delle tempistiche di refertazione.

Per una visione globale delle risultanze emerse durante l’audit di sistema, si rimanda al rapporto di audit. 

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Data di pubblicazione: 12 dicembre 2016, ultimo aggiornamento 12 dicembre 2016

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