Le due fondamentali strategie per fronteggiare i fenomeni legati ai cambiamenti climatici e gli impatti sull’ambiente e sulla salute, ormai riconosciute in accordi internazionali, per ultimo l’Accordo di Parigi sulla COP 21, si possono così riassumere:

 

  • Strategie di mitigazione che perseguono l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas ad effetto serra provenienti da attività umane.

  • Strategie di adattamento che agiscono sugli effetti indotti dai cambiamenti del clima con l’obiettivo di minimizzare le conseguenze negative e prevenire danni in futuro.

  • Le strategie di adattamento per le risorse idriche e la filiera idro-potabile, previste nel contesto della Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici S.N.A.C.) riguardano azioni sito-specifiche finalizzate a ridurre la vulnerabilità ambientale e quella socio-economica sul territorio.

  • La prevenzione dei rischi indotti dai cambiamenti climatici sul sistema idro-potabile è da gestire nell’ambito di un sistema di analisi di rischio globale di filiera impostato secondo i principi di water safety plans dell’OMS, trasposti nell linee guida nazionali sui piani di sicurezza dell’acqua.

  • L’Accordo di Parigi 2015, scaturito dalla COP 21, riconosce la cooperazione come elemento importante per rafforzare gli approcci necessari a limitare le perdite e i danni causati dal riscaldamento climatico, segnatamente i sistemi di allerta, la valutazione e la gestione dei rischi.


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Data di pubblicazione: 7 ottobre 2016, ultimo aggiornamento 7 ottobre 2016

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