Verifica del sistema regionale di prevenzione veterinaria e alimentare*

*(il presente testo riporta gli elementi di sintesi desunti dal rapporto dell’audit di sistema e pertanto è riferibile alla data in cui tale attività è stata effettuata. Il quadro attuale potrebbe aver subito variazioni.)

L’audit di sistema sul Servizio Sanitario Regionale (SSR) della Regione Umbria per la parte relativa alla prevenzione in materia di sanità pubblica veterinaria e sicurezza degli alimenti è stato effettuato dal 27 al 30 maggio 2014, a chiusura del relativo ciclo di audit, che ha previsto lo svolgimento di altre missioni nei seguenti settori:

  1. Carne, latte e loro derivati  (25-28 ottobre 2010);
  2. Alimentazione animale (30 novembre - 2 dicembre 2010);
  3. Encefalopatie Spongiformi Trasmissibili: TSE (21-23 novembre 2011);
  4. Salmonellosi zoonotiche (12-13 marzo 2012);
  5. Anagrafe zootecnica (16-18 ottobre 2012);
  6. Anemia Infettiva degli Equidi (16 -18 ottobre 2012).

Nell’ambito delle verifiche del sistema sanitario regionale (SSR) di prevenzione in sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria, l’audit di sistema è finalizzato a descrivere e valutare gli standard operativi dell’autorità regionale e dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL in relazione ai criteri previsti dal Regolamento CE n. 882/04, nonché il grado di utilizzo degli strumenti di governo del Servizio Sanitario Nazionale previsti dalle norme quadro di riferimento: L. n. 833/78 e DLgs. n. 502/92 e s.m. L’audit ha coinvolto gli uffici della Direzione Generale Salute e Coesione Sociale della Regione nonché le due Aziende Unità Sanitarie Locali ed in particolare i relativi Dipartimenti di Prevenzione.

Il Piano Sanitario Regionale (PSR) 2009-2011, sebbene non aggiornato, ha individuato le strategie per il miglioramento del sistema di controllo ufficiale, annoverando tra gli obiettivi strategici, la programmazione di percorsi formativi, la valorizzazione dell’Osservatorio Epidemiologico Regionale, lo sviluppo di un sistema informativo veterinario e alimentare integrato (S.I.V.A.) per la messa in rete dei servizi, lo sviluppo di soluzioni operative per svolgimento degli audit previsti dal Reg. 882/04 e Reg 854/04 e il miglioramento della comunicazione del rischio.

Il SIVA, non completamente a regime, non supporta ancora adeguatamente il processo di programmazione aziendale dei controlli ufficiali, in particolare per quanto concerne il processo di assegnazione delle attività.

La riorganizzazione del servizio sanitario regionale ha contribuito negli ultimi anni al consolidamento degli strumenti di pianificazione/programmazione e di rendicontazione regionale e aziendale ed ha rinforzato le modalità di coordinamento e di cooperazione multidisciplinare e multistituzionale. L’accorpamento delle ASL però non è stato accompagnato dall’adozione di meccanismi di governo della fase di transizione e di riorganizzazione dei Dipartimenti di Prevenzione, determinando una situazione di compresenza, in vari casi, di diverse figure apicali delle medesime aree funzionali, tale da non consentire chiarezza nella catena di comando dei servizi dell’area di sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare né la chiara identificazione degli interlocutori istituzionali interni ed esterni. Inoltre, la programmazione strategica aziendale, propedeutica alla definizione di obiettivi di medio lungo periodo riconducibili alla sanità veterinaria e sicurezza alimentare è ferma ad atti del 2006

La Regione ha definito un Piano Regionale Integrato dei Controlli (PRIC) che, sebbene non completamente esaustivo delle diverse linee di attività (in part., salute animale, benessere e alimentazione animale), ha consentito un processo di riallineamento tra la programmazione regionale e quella aziendale. La sezione della rendicontazione dei controlli ufficiali però  non è supportata da una esplicitazione dell’analisi dei dati, essenziale ai fini del riesame e delle eventuali modifiche da apportare alla programmazione successiva.

Significative le attività mirate alla implementazione del sistema regionale di audit e alla proceduralizzazione del sistema dei controlli ufficiali, sebbene, in quest’ultimo caso sussistano delle carenze relativamente alla verifica dell’efficacia dei controlli ufficiali di cui all’art. 8.3 del reg. 882/04 nell’area della sanità animale.

Il numero limitato di risorse umane dedicate al settore della sanità animale nel Servizio regionale  ha fatto emergere un non agevole espletamento di alcuni compiti particolarmente impegnativi (es. Audit, PRIC).

A livello aziendale, lo strumento di budgeting è stato adottato correttamente ed ha favorito, tra l’altro, il conseguimento delle valutazioni positive nell’ambito del Comitato LEA per la parte alimentare e veterinaria. La programmazione annuale dei servizi aziendali, seppur apprezzabile, non sempre raggiunge un elevato grado di analiticità, che parta dalla esplicitazione del vincolo normativo e/o del target da conseguire, declinando sostanzialmente  “chi fa che cosa” e “quando”, e dunque la ripartizione del case mix delle attività sui singoli operatori sanitari, potendo far emergere, già in fase di previsione, le possibili azioni correttive finalizzate a risolvere gli eventuali scostamenti rispetto all’atteso. 

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Data di pubblicazione: 19 dicembre 2014, ultimo aggiornamento 19 dicembre 2014

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