Il “Modello Concettuale” del Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS) impone  di monitorare il tempo di attesa (elemento essenziale per il più generale monitoraggio dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA)) nelle due dimensioni:

  • ex-ante: tempo di attesa che, al momento della richiesta di una prestazione, viene prospettato all'utente per l'esecuzione;
  • ex-post: tempo intercorso tra la richiesta di prenotazione e l'effettiva erogazione della prestazione;

con l’obiettivo finale di estendere il monitoraggio del tempo di attesa della singola prestazione all'intero percorso diagnostico-terapeutico del cittadino.

Roadmap

Sulla base dei risultati del Mattone “Tempi di attesa“ sono state definite le modalità di realizzazione nell’ambito del NSIS, in coerenza con l’allora vigente Piano nazionale di Contenimento dei Tempi di Attesa 2006-2008. Tale Piano aveva identificato le seguenti tipologie di monitoraggio:

  1. Monitoraggio di sistema, che prevede la rilevazione delle prenotazioni in funzione della classe di priorità assegnata (ove prevista) e dell’urgenza. In particolare la rilevazione è prevista per le prestazioni ambulatoriali e i ricoveri, individuati (secondo un protocollo della Agenzia Nazionale dei Servizi Sanitari Regionali ANSSR) nell’ambito dell’elenco previsto al paragrafo 3 dello stesso Piano Nazionale. Tale monitoraggio è relativo esclusivamente a prime visite e prime prestazioni diagnostico-terapeutiche (primo contatto) e prestazioni urgenti differibili;
  2. Monitoraggio specifico, che prevede l’istituzione di un flusso informativo relativo alla raccolta trimestrale di dati sulle prestazioni di cui al paragrafo 3 dello stesso Piano Nazionale con la rilevazione per le strutture coinvolte e, per singola prestazione, del numero di prestazioni erogate e dei relativi tempi di attesa, nonché la percentuale di prestazioni effettuate con un tempo di attesa superiore al massimo stabilito;
  3. Monitoraggio delle sospensioni delle attività di erogazione da parte delle aziende sanitarie ed ospedaliere.

Ai fini della successiva implementazione, le disposizioni dell’articolo 1, comma 280 della Legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria 2006) hanno disposto l’indispensabile evoluzione dei contenuti informativi sistematici rilevanti per il monitoraggio specifico, ovvero:

Infine, in data 28 ottobre 2010 è stata siglata l'Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome sul Piano nazionale di governo delle liste di attesa (PNGLA) per il triennio 2010-2012. Tale intesa ha integrato le disposizioni del precedente Piano Nazionale, rivedendo l’elenco delle prestazioni ricomprese nel monitoraggio, ed ha individuato i seguenti strumenti di rilevazione per il monitoraggio dei tempi di attesa:

  • il flusso informativo dei tempi di attesa delle prestazioni ambulatoriali con modalità ex ante, basato sulla rilevazione semestrale;
  • il flusso informativo con modalità ex post, attraverso il flusso ex articolo 50 della Legge 24 novembre 2003, n. 326 per le finalità di monitoraggio delle prestazioni ambulatoriali;
  • il flusso informativo Scheda di Dimissione Ospedaliera (SDO) per le finalità di monitoraggio dei ricoveri ospedalieri;
  • il flusso informativo dei tempi di attesa dei percorsi diagnostico terapeutici nell’area cardiovascolare e oncologica;
  • il flusso informativo dei tempi d’attesa delle prestazioni erogate in libera professione intramuraria;
  • il flusso informativo per il monitoraggio delle sospensioni dell’erogazione delle prestazioni.

Inoltre, detto Piano ha previsto l’utilizzo di una quota di risorse da vincolare per specifici progetti regionali in materia di Centro Unico di Prenotazione (CUP) e il monitoraggio dei tempi di attesa sui siti WEB di Regioni e Province Autonome, e delle Aziende sanitarie pubbliche e private accreditate.

Per conoscere in dettaglio le disposizioni del Piano si rimanda alla Sezione "Liste di attesa" dell'area tematica "Governo clinico, qualità e sicurezza delle cure".

A supporto della trasmissione dei dati di monitoraggio da parte delle Regioni e Province Autonome, sono state elaborate le Linee guida sulle modalità di trasmissione e rilevazione dei flussi informativi per il monitoraggio dei tempi di attesa (pdf, 500 Kb).

 

Stato di attuazione

L’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Age.na.s) nei mesi di giugno/settembre 2010 ha promosso (in collaborazione con i Referenti regionali per i Tempi di Attesa e il Ministero della Salute) una ricognizione sui siti web di Regioni e Aziende Sanitarie per delineare un primo quadro conoscitivo delle informazioni offerte ai cittadini sui tempi di attesa delle prestazioni sanitarie.

L’indagine (pubblicata a luglio 2011 dopo la verifica con le Regioni), dal titolo "I tempi di attesa nei siti web di Regioni e Aziende Sanitarie: la prospettiva del cittadino", ha messo in evidenza che il 63,33% della popolazione italiana ha la possibilità di accedere a informazioni sui tempi di attesa perché è residente in Regioni o nel territorio di Asl che pubblicano i tempi di attesa nei propri siti web.

Per approndire: Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Age.na.s)

 

 


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Data di pubblicazione: 29 maggio 2012, ultimo aggiornamento 9 agosto 2012

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