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Con il decreto commissariale n. 80/2011 sono stati adottati i Programmi Operativi 2011-2012 che, tuttavia, gli organismi di monitoraggio hanno ritenuto mancanti delle azioni relative all’assistenza territoriale per anziani e disabili ed hanno evidenziato la necessita di modifiche  per quanto concerne le azioni programmate sul personale e sui beni e servizi.

RETE OSPEDALIERA

Con i provvedimenti attuativi della rete ospedaliera (decreti commissariali n. 20/2011, n. 71/2011) viene disposta la parziale riconversione delle strutture di Larino, Venafro e Agnone in Presidi Territoriali di Assistenza (PTA), si prevede un’ulteriore riduzione di posti letto per le strutture di Campobasso, Larino e Isernia ed una rideterminazione dell’offerta nei presidi di Termoli e Agnone. I citati decreti commissariali sono stati in parte qua sospesi dal TAR Molise (cfr. ordinanze TAR n. 94/2011 e n. 124/2011). I Ministeri affiancanti hanno evidenziato la necessità che la Regione conduca un’azione finalizzata a ridurre le Unità Operative Complesse, che risultano superiori a quanto registrato in altre regioni, e che siano attuati interventi nel sistema dell’emergenza, in linea con i rilievi ministeriali e dell’Agenas. In relazione alla riorganizzazione del servizio di emergenza, la Regione è invitata ad individuare un solo DEA di I livello ed uno di II livello.

ASSISTENZA TERRITORIALE

Nell’area dell’assistenza territoriale, è stato adottato il decreto commissariale n. 11/2011, concernente le residenze sanitarie assistenziali, determinandone le fasce di livello assistenziale e le relative tariffe. Il provvedimento è stato valutato negativamente, con particolare riferimento all’incoerenza, in alcune parti, con le suddette linee guida, alla tipologia di apporto  previsto da parte dei medici nelle RSA, suddivise in due fasce d’intensità, relativamente ai criteri utilizzati per determinare le tariffe ed alla mancanza di precisione nella definizione delle tipologie assistenziali.

La nuova programmazione organizzativa non ha previsto interventi ed azioni nell’area dell’assistenza socio-sanitaria residenziale e semiresidenziale agli anziani ed ai disabili, particolarmente inadeguata nella Regione. Si rileva il ritardo nella programmazione e realizzazione dei servizi dedicati all’assistenza domiciliare e dei servizi di cure palliative

RAPPORTI CON GLI EROGATORI PRIVATI ACCREDITATI

I rapporti con gli erogatori privati accreditati sono connotati da alta conflittualità, che si manifesta nell’ampio contenzioso, in particolare con le maggiori strutture private operanti nella Regione.

Gli altri erogatori privati (per prestazioni specialistiche ambulatoriali, attività di ricovero ospedaliero, attività riabilitative) hanno sottoscritto i contratti 2011 i cui importi non sono risultati corrispondenti,in eccesso, rispetto a quanto indicato nel P.O. 2011-2012. Gli organismi di monitoraggio hanno osservato che le previsioni contrattuali non avrebbero garantito il rispetto del budget assegnato.

E’ stato rilevato che la mancanza di preventiva individuazione dei fabbisogni, la difficoltà nella contrattazione e lo stato del contenzioso in essere, indicano che la materia non risulta adeguatamente governata e presieduta dalla Struttura commissariale.

PROCEDURE DI ACCREDITAMENTO

In materia di accreditamento delle strutture ospedaliere private la Regione risulta in linea (seppur in ritardo) con la normativa nazionale, in quanto ha adottato i decreti di rilascio dell’accreditamento, previa verifica dei requisiti, e previo accertamento della coerenza con il fabbisogno regionale. Per quanto attiene le strutture ambulatoriali private, i decreti commissariali sono stati adottati successivamente alla verifica del possesso dei requisiti senza tuttavia indicare il provvedimento di determinazione del fabbisogno.  

PERSONALE

Nella riunione di verifica di dicembre 2011, il Sub commissario ha evidenziato che permangono situazioni di criticità che non consentono di realizzare completamente gli obiettivi programmati, in particolare, ciò è dovuto a:

  • il ricorso da parte dell’Asrem a collocamenti a riposo per recesso consensuale a titolo oneroso che potrebbe contrastare con la carenza di organici conseguenti al blocco del turn-over;
  • il ricorso a forme di lavoro flessibile diverso dal rapporto di dipendenza nonché a personale a tempo determinato giustificato con l’esigenza della garanzia dei LEA particolarmente rilevante in alcuni settori dell’attività ospedaliera.

Gli organismi di monitoraggio hanno  rilevato come la gestione del personale risulti totalmente priva di governo da parte dell’Asrem e come la stessa continui ad agire in violazione del blocco del turn over.

AnnoRisultato di gestione strutturale(mln/€)Risultato di gestione dopo le coperture(mln/€)
2011-64,7-35,7

La Regione Molise, durante l’anno 2010, ha presentato il Programma Operativo 2010, più volte inviato e rettificato. L’ultima versione del suddetto Programma, non è risultata adeguata al raggiungimento degli obiettivi finanziati programmati ed in contrasto con le disposizioni di legge nazionali in materia di turn over.

La verifica annuale 2010 degli obiettivi previsti di riorganizzazione delle reti assistenziali non risulta superata in quanto sono presenti numerose criticità e non risultano attivati i necessari interventi.

La rete ospedaliera, avviata con Decreto Commissariale n. 19/2010, è stata valutata non positivamente in quanto prevede riduzioni di posti letto non coerentemente distribuiti, RSA sotto il coordinamento gestionale degli ospedali e non del distretto, e non in grado di contenere l’inappropriatezza dei ricoveri nei DRG ad alto rischio di inappropriatezza.

Relativamente alla rete di assistenza territoriale, i provvedimenti relativi all’attivazione di alcune RSA e la proposta di linee guida risultano in contraddizione fra i livelli di assistenza in cui si articolano le RSA e le tipologie di soggetti previsti per l’accesso. Si riscontrano contraddizioni anche riguardo la definizione del fabbisogno di assistenza e nelle quote a carico dell’assistito.

Sul versante dei contratti con gli erogatori privati accreditati per l’anno 2010, la Regione ha provveduto ad stipulare i contratti con i due maggiori erogatori privati l’Irccs Neuromed e Università Cattolica del Sacro Cuore di Campobasso, quest’ultimi inviati solo parzialmente ai Ministeri affiancanti e valutati negativamente. Tali accordi sono stati stipulati, per i residenti, sulla base della spesa storica e non sulla base della programmazione del fabbisogno regionale. Non sono inoltre posti limiti all’erogazione di prestazioni ai pazienti in mobilità. Si continua a segnalare la carenza di una programmazione regionale del fabbisogno sottostante l’adozione di tali provvedimenti e la mancanza di una cornice finanziaria di riferimento entro cui circoscrivere gli accordi contrattuali.

Anno Risultato di gestione strutturale(mln/€) Risultato di gestione dopo le coperture(mln/€)
2010 -64,7 -30,9

Relativamente all’anno 2009 emergono diverse criticità.

Inerentemente la riorganizzazione dell’intero SSR  doveva trovare attuazione il superamento delle zone territoriali e la riorganizzazione dell’AsREM che doveva assorbire le 4 precedenti USL. L’atto aziendale di conferma della riorganizzazione e comunque dell’attuale stato dei presidi e della organizzazione non è mai pervenuto alla approvazione dei Ministeri affiancanti.

Per il percorso di riassetto della rete ospedaliera gli interventi programmati nell’anno di riferimento si concretizzano esclusivamente nella riduzione dei PP.LL. ma senza sortire gli effetti economici attesi; la rete ospedaliera rimane comunque sovradimensionata in quanto ancora caratterizzata da un alto grado di inappropriatezza organizzativa e dei ricoveri; anche ai fini della definizione dei tetti da assegnare alle strutture private accreditate, non risulta effettuata la preventiva analisi e definizione dei fabbisogni.

La rete dei servizi territoriali risulta  insufficiente e non è oggetto di adeguati interventi strutturali in conseguenza anche della mancata riorganizzazione della rete ospedaliera.

Malgrado la fissazione dei tetti di spesa per i privati accreditati la Regione non riesce a gestire la situazione per cui il 2009 si conclude con un significativo sforamento delle relative voci di spesa.

Rispetto alla spesa farmaceutica si conferma, anche per il 2009, una forte criticità attribuibile soprattutto alla assenza di controllo delle prescrizioni, dei consumi e delle esenzioni.

Non sono possibili verifiche circa le misure di contenimento della spesa per il personale, essendo pervenuti a consuntivo i dati 2007-2008 ancora articolati per zone territoriali e con modalità di rilevazione differenziate fra le stesse.

Anno Risultato di gestione strutturale(mln/€) Risultato di gestione dopo le coperture(mln/€)
2009 -109,865 -54,810

Si registrano diverse criticità, emerse nel corso dell’anno, legate a specifiche aree.

Per quanto riguarda l’area della pianificazione sanitaria regionale, il PSR viene adottato solo nel mese di novembre 2008, senza peraltro recepire tutte le osservazioni espresse dai Ministeri affiancanti.

Nell’area del riassetto della rete ospedaliera permane un forte ritardo nella riduzione strutturale della rete di offerta, che continua ad essere sovradimensionata rispetto alla popolazione regionale e caratterizzata, da un lato, dalla presenza di ospedali di piccole dimensioni e, dall‘altra, dalla presenza di due macro strutture a prevalente utenza extra regionale.

Nell’area dei servizi territoriali si registra un ritardo nel conseguimento degli obiettivi del Piano di Rientro anche come conseguenza del mancato riassetto della rete ospedaliera.

Sul versante dei rapporti con i privati accreditati, il pieno controllo dei tetti di spesa e dei volumi di prestazioni rappresenta un obiettivo non conseguito, come documentato dal cospicuo contenzioso in atto e dall’ancora non sufficiente controllo dell‘inappropriatezza secondo quanto previsto dal Piano di rientro.

Permane una forte criticità relativa al mancato controllo del tetto della spesa farmaceutica ospedaliera. Inoltre si registra una maggiore spesa per la gestione del personale rispetto a quella programmata.

Anno Risultato di gestione strutturale(mln/€) Risultato di gestione dopo le coperture(mln/€)
2008 -86,623 -29,698

Il Tavolo ed il Comitato esprimono una valutazione complessiva in base alla quale viene riconosciuto che la Regione, nel dare attuazione al Piano di rientro, ha conseguito,sul piano del contenimento dei costi, un risultato parziale e disomogeneo che, in ogni caso, non appare suffragato da elementi di strutturalità degli interventi di razionalizzazione della rete di offerta e delle sue modalità di gestione.

Va riconosciuto l’importante e fondamentale sforzo della Regione nel ridefinire l’assetto formale dell’Azienda sanitaria locale unica, attraverso l’elaborazione di un nuovo atto aziendale, e nell’adottare il più complessivo strumento di pianificazione sanitaria attraverso l’elaborazione di uno schema di Piano Sanitario Regionale (non ancora approvato). Tuttavia, il ritardo nella definitiva adozione dello stesso Piano Sanitario Regionale, testimonia il persistere di una difficoltà da parte della Regione ad affrontare la crititcità inerente la rete assistenziale sanitaria molisana, connessa alla presenza sul territorio regionale di macro strutture (Neuromed e Università Cattolica) rispetto alle quali la Regione non è stata ancora in grado di sciogliere i fondamentali nodi programmatici relativi all’assetto strutturale dell’offerta in materia di assistenza ospedaliera.

Anno Risultato di gestione strutturale(mln/€) Risultato di gestione dopo le coperture(mln/€)
2007 -69,224 -4,096

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Data di pubblicazione: 2 novembre 2010, ultimo aggiornamento 20 giugno 2013

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