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La Regione, in ordine alla chiusura del Piano di Rientro, ha superato le verifiche trimestrali e annuale dell’anno 2009. A consuntivo 2009 si evidenzia un avanzo pari a 42,429 mln di euro, dopo il conferimento del fondo transitorio di accompagnamento. Tale avanzo risulta rideterminato in 35,981 mln di euro includendo nel risultato di gestione gli ammortamenti non sterilizzati. La previsione a chiudere per l’anno 2010 evidenzia un disavanzo lineare non coperto, dopo il conferimento delle entrate fiscali.

La documentazione trasmessa ai fini dell’istruttoria tecnica della verifica adempimenti per l’anno 2009 è stata valutata positivamente. Pertanto, Tavolo e Comitato valutano che la regione possa accedere alle risorse relative alla quota premiale per l’anno 2008 e alle risorse relative al fondo transitorio di accompagnamento per l’anno 2009.

Le risorse relative alla quota premiale per l’anno 2009 potranno essere erogate solo subordinatamente all’espressione della prevista Intesa Stato-Regioni concernente la ripartizione della compartecipazione Iva per l’anno 2009, in attuazione del decreto legislativo 56/2000, tale da non modificare le quote di accesso al fondo sanitario di cui alla relativa delibera Cipe per l’anno 2009 sulla cui base è stata condotta la verifica tecnica


La Regione adotta il “Piano socio sanitario 2009/2001” con le modalità dell’urgenza, in quanto alcuni degli interventi previsti costituiscono adempimento obbligatorio per il raggiungimento degli obiettivi contenuti nel Piano di rientro.

Il piano si pone come documento di indirizzo della politica sanitaria del triennio, con l’obiettivo di migliorare la risposta ai bisogni di salute della popolazione nel rispetto dell’assetto organizzativo gestionale delineato dalla legge di riordino del Servizio sanitario regionale (L.R. 41/2006), e in coerenza con le finalità di promozione di un sistema integrato di servizi sociali e sociosanitari (L.R. 12/2006).

Il documento sottolinea gli elementi di continuità rispetto ai precedenti atti di programmazione, in un’ottica complessiva volta a garantire l’efficienza del sistema, con forti meccanismi di controllo ed attenzione all’adozione di indicatori per la misurazione dei risultati. Lo stesso documento evidenzia anche forti elementi di innovazione e discontinuità con il passato costituiti dal rafforzamento del governo regionale, dallo sviluppo di forme strutturate di collaborazione/cooperazione tra i diversi attori del sistema e dall’applicazione di metodologie basate sui evidenze scientifiche (EBM). Tali elementi si concretizzano nella definizione di un nuovo modello assistenziale fondato sulle Reti, territoriali ed ospedaliere, in cui gli operatori della sanità, inseriti nei diversi “nodi” con diversi livelli di complessità, svolgono ruoli definiti dalle linee guida evidence based, garantendo un approccio sinergico e coordinato.

In materia di tariffe relative al settore socio sanitario la Regione si riserva l’opportunità di attuarne la ridefinizione, previo approfondimento del tema,  sulla base della valutazione delle caratteristiche e dei tempi assistenziali delle diverse prestazioni, adeguandosi nel frattempo al DPCM 29 novembre 2001.

Si rilevano criticità in materia di accreditamento, tra cui il fatto che non risulta pervenuta, per la preventiva approvazione, la proposta di modifica della l.r. 20/99 relativamente ai nuovi requisiti di accreditamento ed alle modalità di rinnovo e presentazione delle istanze da parte delle strutture interessate.

Anno Risultato di gestione strutturale(mln/€) Risultato di gestione dopo le coperture(mln/€)
2009 -120,457 42,430

Il Tavolo e il Comitato giudicano che la Regione Liguria ha sostanzialmente rispettato l’iter di attuazione dei principali obiettivi previsti dal piano di rientro per l’anno 2008. Si conferma la strategia programmatoria volta allo sviluppo dei sistemi a rete integrata per l’erogazione di servizi socio sanitari, che privilegia l’efficienza allocativa del sistema sul concetto di efficienza operativa della singola unità produttiva; pertanto, il piano sociosanitario relativo alle rete di cura e di assistenza, risulta elemento cruciale dell’intera manovra di rientro e riorganizzazione della Regione Liguria.

Vari provvedimenti sono assunti nell’ambito del programma straordinario investimenti in sanità ex art. 20 legge 67/88, sia per interventi di ristrutturazione della rete ospedaliera, sia per la realizzazione di strutture sanitarie finalizzate all’attività intra moenia.

Si evidenziano comunque alcune criticità, tra cui la presenza di dati contrastanti in relazione alla perseguibilità dell’obiettivo dell’equilibrio di bilancio (risultando, invece, sostanzialmente inalterata la valutazione dell’aspetto programmatorio sanitario), o la mancata fornitura di un quadro riepilogativo sul livello di attuazione degli adempimenti regionali in materia di accreditamento, riguardo alle strutture sanitarie pubbliche e private della regione.

Anno Risultato di gestione strutturale(mln/€) Risultato di gestione dopo le coperture(mln/€)
2008 -109,311 31,748

Il Tavolo ed il Comitato valutano complessivamente in modo  favorevole l’andamento della realizzazione del Piano di rientro della Regione Liguria, che individua alcuni ambiti settoriali su cui attivare interventi necessari per il perseguimento dell’equilibrio economico attraverso la riduzione strutturale del disavanzo nel rispetto del mantenimento dei Livelli Essenziali di Assistenza.

La Regione individua gli obiettivi specifici del rafforzamento della governance regionale sul servizio sanitario e la modifica organizzativa e strutturale della rete di prevenzione, cura ed assistenza nell’ottica di una maggiore integrazione del sistema socio-sanitario. In particolare viene definita una strategia programmatoria volta allo sviluppo dei sistemi a rete integrata per l’erogazione di servizi socio-sanitari, che privilegiano l’efficienza allocativa del sistema sul concetto di efficienza operativa della singola unità produttiva.

Si prevede lo sviluppo della linea di cura dell’assistenza domiciliare, ossia riconversione dei posti ospedalieri in termini di produttività più appropriata alla struttura della popolazione, non solo con l’introduzione di forme residenziali intermedie con maggiore rispondenza alle esigenze degli anziani, ma anche allo sviluppo di cure domiciliari. L’attenzione è concentrata anche sul numero delle strutture e della loro distribuzione territoriale.

Si invita la Regione Liguria a revocare la delibera riguardante prodotti aproteici ai nefropatici, con la quale la Regione garantisce un livello aggiuntivo di assistenza.

Anno Risultato di gestione strutturale(mln/€) Risultato di gestione dopo le coperture(mln/€)
2007 -102,288 45,123

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Data di pubblicazione: 2 novembre 2010, ultimo aggiornamento 20 giugno 2013

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