L'Accordo della Conferenza Unificata 66/CU del 5 maggio 2016 ha istituito, presso la Presidenza del Consiglio, un Tavolo interistituzionale concernente la gestione delle problematiche relative all’amianto.
Composizione
Il Tavolo interistituzionale è composto dal:
- Ministro degli Affari Regionali le Autonomie e lo Sport o un suo delegato con funzioni di Presidente
- Ministro della salute o da un suo delegato,
- Ministro dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare o da un suo delegato;
- Ministro del lavoro e delle politiche sociali o da un suo delegato;
- Ministro dell'economia e delle finanze o da un suo delegato;
- Ministro della giustizia o da un suo delegato
- Coordinatore della Commissione salute o un suo delegato, dal Coordinatore della Commissione istruzione, lavoro, innovazione e ricerca o un suo delegato e dal Coordinatore della Commissione ambiente ed energia o un suo delegato, della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e Province Autonome;
- Presidente dell'Unione province d'Italia o da un suo delegato;
- Presidente dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani o da un suo delegato.
Funzioni
Il Tavolo interistituzionale opera nell’ambito della Conferenza Unificata e svolge i seguenti compiti:
- individua le misure, gli interventi e i programmi del «Piano nazionale amianto», che comportando nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato, richiedono adeguate e sufficienti coperture finanziarie;
- provvede all’eventuale aggiornamento del Piano Nazionale amianto, anche attraverso la previsione di «Piani di azione biennali» per la realizzazione di misure ritenute prioritarie, quali quelle esemplificative di seguito individuate:
- razionalizzazione delle modalità e completamento dei dati di censimento e mappatura del territorio esistenti relativamente alla presenza di amianto;
- individuazione e adeguamento di siti per la discarica per la gestione dei rifiuti provenienti dalla pianificazione degli interventi di bonifica;
- verifica e promozione di metodi alternativi alla dismissione in discarica attraverso la possibile realizzazione di impianti di trasformazione e inertizzazione dei rifiuti di amianto;
- indicazioni circa le modalità di micro raccolta e incentivazione alla rimozione delle piccole quantità;
- integrazione e aggiornamento dei disciplinari tecnici già prodotti dalla Commissione Amianto secondo i compiti individuati dall’articolo 5 della legge n. 257 del 1992 sulla cessazione dell’impiego dell’amianto;
- armonizzazione della sorveglianza sanitaria degli ex-esposti;
- individuazione di percorsi clinico-diagnostici-terapeutici e assistenziali per i pazienti affetti da mesotelioma e patologie tumorali asbesto correlate;
- creazione, informatizzazione, integrazione e interazione banche dati relativamente alle informazioni ambientali sanitarie e del lavoro per il monitoraggio delle azioni adottate e la più efficace predisposizione dei successivi Piani di azione da adottare;
- predispone di una proposta di Testo unico sulla normativa in materia di protezione della popolazione dai rischi dell'amianto.
- propone l’indizione, almeno ogni due anni, di una «Conferenza nazionale sull’amianto», i cui esiti saranno raccolti in un documento da sottoporre al Tavolo inter-istituzionale.
Nucleo Tecnico
Il Tavolo interistituzionale si avvale di un Nucleo Tecnico operativo coordinato dal ministero della Salute, preposto al monitoraggio e all'aggiornamento del Piano Nazionale amianto, anche attraverso la previsione di «Piani di azione biennali» per la realizzazione di misure ritenute prioritarie nelle tre macro aree salute-ambiente-lavoro.
Il Nucleo Tecnico è composto da:
- un rappresentante del Ministero della Salute con funzioni di coordinatore
- un rappresentante del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
- n rappresentante del Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
- due rappresentanti della Conferenza Unificata
Il Nucleo Tecnico svolge i suoi lavori presso la Direzione generale della prevenzione sanitaria del ministero della Salute e può avvalersi anche di esperti provenienti dagli istituti scientifici nazionali e da altre pubbliche amministrazioni ed enti competenti in materia di amianto che operano a titolo gratuito.