L'attività di audit ministeriale si inquadra nell'ambito di quanto previsto dall'articolo 4, paragrafo 6 del Regolamento n. 882/2004, relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali, nonché nell'ambito della verifica delle garanzie dei livelli di assistenza erogati su tali materie, e nell’ambito del cd. “sistema nazionale di audit” di cui al Capitolo 3 dell’Allegato all’Accordo del 7 febbraio 2013, “Linee guida per il funzionamento ed il miglioramento dell’attività di controllo ufficiale da parte del Ministero della Salute, delle Regioni e Provincie autonome e delle AASSLL in materia di sicurezza degli alimenti e sanità pubblica veterinaria”.
L'attività di audit svolta ai sensi del citato Regolamento n. 882/2004/CE è finalizzata alla verifica del raggiungimento degli obiettivi sanciti all'art. 1 dello stesso Regolamento.
Tali obiettivi sono:
- prevenire, eliminare o ridurre a livelli accettabili i rischi per gli esseri umani e gli animali, siano essi rischi diretti o veicolati dall'ambiente (art. 1, lettera a);
- garantire pratiche commerciali leali per i mangimi e gli alimenti e tutelare gli interessi dei consumatori, comprese l'etichettatura dei mangimi e degli alimenti e altre forme di informazione dei consumatori (art. 1, lettera b).
Tale attività promuove inoltre:
- il miglioramento continuo delle attività e dei servizi erogati nel campo della sicurezza alimentare;
- la conoscenza dell'organizzazione e del funzionamento dei sistemi sanitari regionali di prevenzione in sicurezza degli alimenti e di sanità pubblica veterinaria;
- la collaborazione e la trasparenza tra pubbliche amministrazioni, per comprendere ed evidenziare i punti di forza e di debolezza dei sistemi di gestione e fornire stimoli per la crescita e il miglioramento;
- l'uniformità nell'applicazione della normativa vigente e dei livelli di erogazione dei servizi;
- una maggiore attenzione da parte del governo sanitario regionale riguardo alle strutture sanitarie operanti in sicurezza alimentare;
- la Direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione e la Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari svolgono, attraverso i propri Uffici, un programma di audit sui servizi sanitari regionali e locali, nelle materie di rispettiva competenza.
Gli audit sui sistemi sanitari regionali si suddividono in:
- Audit di sistema, dall'ufficio III audit della Direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione, per la verifica dell'organizzazione e dell'applicazione degli strumenti di governo previsti dalle norme comunitarie (Reg. CE n. 882/04) e nazionali (L. 833/78 e DL.vo n. 502/92 e s.m.i.). Essi riguardano inoltre il funzionamento e i criteri operativi (horizontal issues) adottati dalle autorità competenti regionali per lo svolgimento dei controlli ufficiali e coinvolgono tutti i soggetti dell'autorità regionale e dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL, competenti per gli aspetti sistemici oggetto dell'audit.
In particolare, nel corso degli audit di sistema vengono valutati i seguenti aspetti:
- gli atti di pianificazione, in particolare il piano sanitario regionale e i piani per il controllo ufficiale (presenza, congruità con gli obiettivi nazionali, chiarezza e precisione degli obiettivi, modalità di valutazione dei risultati raggiunti);
- la formazione dei manager e l'attuazione ed efficacia dei sistemi di valutazione dell'attività dirigenziale (criteri utilizzati, risultati della valutazione);
- adeguatezza dei flussi informativi, delle risorse umane e strumentali, delle disposizioni organizzative ed operative.
- Audit del settore, svolti dagli uffici della Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari, e dalla Direzione generale dell’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione, finalizzati alla verifica di specifiche linee di attività (sistemi di controllo dei settori specifici di sanità, del benessere animale, sicurezza degli alimenti di origine animale e vegetale e dei mangimi ), tenendo conto anche degli elementi sistemici di funzionamento correlati.