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Ospedale sede di Pronto Soccorso

E’ la struttura organizzativa ospedaliera nella quale sono assicurati gli accertamenti diagnostici e gli eventuali interventi necessari per la soluzione del problema clinico presentato in emergenza-urgenza. Nei casi più complessi sono garantiti gli interventi necessari alla stabilizzazione del paziente e l'eventuale trasporto ad un ospedale in grado di fornire prestazioni specializzate secondo protocolli concordati per patologia.

Presidi ospedalieri in zone particolarmente disagiate

Le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano possono prevedere presidi ospedalieri di base in aree considerate geograficamente e meteorologicamente ostili o disagiate, tipicamente in ambiente montano o premontano con collegamenti di rete viaria complessi e conseguente dilatazione dei tempi, oppure in ambiente insulare. In tali presidi ospedalieri è garantita un’attività di pronto soccorso con la conseguente disponibilità dei necessari servizi di supporto.

Dipartimento di Emergenza Urgenza e Accettazione (DEA)

Il DEA rappresenta un’aggregazione funzionale di unità operative che mantengono la propria autonomia e responsabilità clinico-assistenziale, ma che riconoscono la propria interdipendenza adottando un comune codice di comportamento assistenziale, al fine di assicurare, in collegamento con le strutture operanti sul territorio, una risposta rapida e completa.
I DEA afferiscono a due livelli di complessità, in base alle Unità operative che li compongono: DEA di I livello e DEA di II livello.

Ospedale sede di DEA di I Iivello

La struttura ospedaliera sede di DEA di I livello (spoke) esegue tutti gli interventi previsti per l'ospedale sede di pronto soccorso e svolge funzioni di accettazione in emergenza urgenza per patologie di maggiore complessità, con le funzioni di osservazione e breve degenza, di rianimazione. Contemporaneamente, devono essere garantiti interventi diagnostico-terapeutici di medicina generale, chirurgia generale, ortopedia e traumatologia, cardiologia con UTIC (Unità di Terapia Intensiva Cardiologia). Sono inoltre assicurate le prestazioni di laboratorio di analisi chimico-cliniche e microbiologiche, di diagnostica per immagini, e trasfusionali.

Ospedale sede di DEA di II Iivello

Assicura, oltre alle prestazioni fomite dal DEA I livello, le funzioni di più alta qualificazione legate all’emergenza (hub), tra cui la cardiochirurgia, la neurochirurgia, la terapia intensiva neonatale, la chirurgia vascolare, la chirurgia toracica, secondo le indicazioni stabilite dalla programmazione regionale.
Altre componenti di particolare qualificazione, quali le unità per grandi ustionati e le unità spinali ove rientranti nella programmazione regionale, sono collocati nei DEA di II livello, garantendone in tal modo una equilibrata distribuzione sul territorio nazionale ed una stretta interrelazione con le centrali operative delle Regioni.

Fonti

In sede di Conferenza Stato-Regioni dell’1 Agosto 2019 (Rep. Atti n.40/1 agosto 2019) è stato stipulato l’Accordo, ai sensi dell'articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano per l’adozione delle seguenti linee guida per il Triage in pronto soccorso, l’osservazione breve intensiva (Obi) e la gestione del sopraffollamento in pronto soccorso, che sono integralmente riportate e consultabili:

Accordo ai sensi del punto 8.1 dell’Allegato 1 al decreto ministeriale 2 Aprile 2015, sul documento “Linee guida per la revisione delle reti cliniche-le reti tempo- dipendenti” CSR del 24/01/20218 

La Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano ha approvato l'1 agosto 2019 l'accordo sui documenti relativi alle "Linee di indirizzo nazionali sul Triage Intraospedaliero"  "Linee di indirizzo nazionali sull’Osservazione Breve Intensiva" e "Linee di indirizzo nazionali per lo sviluppo del Piano di gestione del sovraffollamento in Pronto Soccorso" (Rep. Atti n.143/CSR).

Nelle Linee guida di triage è prevista l’assegnazione del codice di priorità come esito di una decisione infermieristica basata sugli elementi rilevati nelle fasi di valutazione che permettono di definire la priorità dell’accesso alle cure da attribuire al paziente in relazione:

  • alle sue condizioni cliniche
  • al rischio evolutivo
  • alla disponibilità delle risorse

Si adotta un sistema di codifica a 5 codici numerici di priorità (da 1, che risulta il più grave, a 5, il meno grave). Le Regioni possono associare al codice numerico anche il codice colore. Il tempo massimo di attesa varia dall’accesso immediato per l’emergenza, fino all’accesso entro 240 minuti per le non urgenze.

Di seguito si riportano i cinque livelli con:

  • denominazione
  • definizione
  • tempi massimi di attesa per l’accesso alle aree di trattamento

Tab. n. 1– Nuova codifica di priorità e tempi di attesa (Triage: nuova codifica di priorità e tempo massimo di attesa) - Linee di indirizzo nazionali sul Triage Intraospedaliero


CODICE Denominazione Definizione Tempo massimo di attesa per l’accesso alla rete di trattamento
Numero Colore
1 Rosso Emergenza INTERRUZIONE O COMPROMISSIONE DI UNA O PIÙ FUNZIONI VITALI ACCESSO IMMEDIATO
2 Arancione Urgenza RISCHIO DI COMPROMISSIONE DELLE FUNZIONI VITALI. CONDIZIONE CON RISCHIO EVOLUTIVO O DOLORE SEVERO ACCESSO ENTRO 15 MINUTI
3 Azzurro Urgenza differibile CONDIZIONE STABILE SENZA RISCHIO EVOLUTIVO CON SOFFERENZA E RICADUTA SULLO STATO GENERALE CHE SOLITAMENTE RICHIEDE PRESTAZIONI COMPLESSE ACCESSO ENTRO 60 MINUTI
4 Verde Urgenza minore CONDIZIONE STABILE SENZA RISCHIO EVOLUTIVO CHE SOLITAMENTE RICHIEDE PRESTAZIONI DIAGNOSTICO TERAPEUTICHE SEMPLICI MONOSPECIALISTICHE ACCESSO ENTRO 120 MINUTI
5 Bianco Non urgenza PROBLEMA NON URGENTE O DI MINIMA RILEVANZA CLINICA ACCESSO ENTRO 240 MINUTI

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Data di pubblicazione: 15 ottobre 2008, ultimo aggiornamento 2 maggio 2022

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