Per visualizzare correttamente il contenuto della pagina occorre avere JavaScript abilitato.
La pagina non è disponibile, tornare in homepage www.salute.gov.it

A seguito dell’emanazione del DPR 27 marzo 1992, l’emergenza sanitaria sul territorio si è trasformata da “servizio” che prevedeva il semplice invio dell’ambulanza sul luogo dell’evento ed il successivo trasporto del paziente al pronto soccorso più vicino, ad un vero e proprio “sistema di soccorso”. Quest’ultimo consiste nell’integrazione delle fasi di soccorso, con l’invio del mezzo meglio attrezzato per il cosiddetto trattamento extraospedaliero “Stay and Play”, così da incidere sull’intervallo di tempo in cui la vittima rimane senza adeguata terapia (Therapy Free Interval) prima del trasporto all’ospedale più idoneo.

In applicazione alla normativa nazionale, la fase dell’emergenza extraospedaliera del soccorso ha registrato, dagli anni Novanta ad oggi, una progressiva implementazione organizzativa fino a giungere all’attuale impianto strutturale del sistema. Il modello organizzativo del sistema dell’emergenza sanitaria risulta così articolato:

  • Sistema di allarme sanitario, dotato di numero telefonico di accesso breve ed universale “118”, e Numero unico europeo per le emergenze (NUE) 112

  • Sistema territoriale di soccorso, costituito dai mezzi di soccorso distribuiti sul territorio: mezzi di soccorso di base (con soccorritori), mezzi di soccorso avanzati (professionisti medici e/o infermieri), eliambulanze

  • Rete di servizi e presidi (D.M. 2 aprile 2015, n. 70: “Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera”) rappresentata da:
    • Postazioni medicalizzate del 118, fisse o mobili, anche organizzate per esigenze stagionali in località turistiche ed in occasione di manifestazioni di massa, sportive, religiose, culturali
    • Pronto soccorso ospedalieri, che assicurano gli accertamenti diagnostici e gli eventuali interventi necessari per la soluzione del problema clinico presentato, oppure, nei casi più complessi, garantiscono gli interventi necessari alla stabilizzazione del paziente e l’eventuale trasporto ad un ospedale in grado di fornire prestazioni specializzate, sotto il coordinamento della centrale operativa
    • Dipartimenti di Emergenza-Urgenza e Accettazione (DEA), che rappresentano un’aggregazione funzionale di unità operative, adottano un codice comune di comportamento assistenziale, assicurano una risposta rapida e completa. I DEA afferiscono a due livelli di complessità, in base alle Unità operative che li compongono: DEA di I livello e DEA di II livello

  • Condividi
  • Stampa
  • Condividi via email

Data di pubblicazione: 13 giugno 2008, ultimo aggiornamento 2 maggio 2022

Pubblicazioni   |   Opuscoli e poster   |   Normativa   |   Home page dell'area tematica Torna alla home page dell'area