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Immagine di medici che scrivono

La sorveglianza delle malattie infettive è affidata al Sistema di notifica delle malattie infettive (PREMAL).
Il Sistema include le notifiche di tutte le malattie infettive, che vengono inserite quotidianamente da ogni Azienda sanitaria locale (ASL), permettendo così di allertare gli operatori di sanità pubblica competenti e agire tempestivamente ogni qual volta si verifichi una condizione per cui si rendono necessarie immediate azioni di sanità pubblica.

Il PREMAL, istituito con DPCM 3 marzo 2017 e regolamentato con Decreto ministeriale 7 marzo 2022, è un sistema informativo, che permette la comunicazione dalla ASL di rilevazione e la condivisione in tempo reale, con tutte le autorità competenti, delle informazioni di un caso conclamato (confermato) e/o di un caso potenziale, aumentando e garantendo la tempestività, la semplicità dello scambio di informazioni e una rapida attivazione delle azioni di sanità pubblica, se necessario.
Per caso conclamato si intende una segnalazione con dati sufficienti per rientrare nella definizione di caso.
Per caso potenziale si intende una segnalazione con dati non ancora sufficienti per rientrare nella definizione di caso.
Il proseguimento delle indagini epidemiologiche porta ad una integrazione e verifica dei dati presenti nella scheda di segnalazione, che rende il caso potenziale o conclamato o non caso.

Il decreto è costituito da:

  • una parte normativa
  • l’elenco di tutte le malattie infettive sottoposte a sorveglianza (allegato A)
  • il disciplinare tecnico (allegato B)
  • il modello di informativa (allegato C)

Finalità del sistema

Le finalità del PREMAL sono:

  • sorveglianza, monitoraggio, controllo epidemiologico delle malattie infettive
  • studio dell’incidenze prevalenza delle malattie per monitorare diffusione e andamento
  • sorveglianza epidemiologica per ridurre il rischio di introduzione e/o re-introduzione di malattie infettive
  • prevenzione primaria, secondaria e diagnosi
  • riduzione morbosità e mortalità delle malattie infettive 
  • allerta rapida su eventi che potrebbero richiedere provvedimenti urgenti
  • allineamento alla rete di sorveglianza comunitaria
  • semplificazione delle procedure di scambio informazioni epidemiologiche

Il flusso informativo

Il medico, sia ospedaliero sia di medicina generale o pediatra di libera scelta o medico che svolga attività privata, ha l’obbligo di segnalare al servizio di Igiene pubblica, competente per territorio, qualunque caso di malattia infettiva e diffusiva reale o sospetta, di cui sia venuto a conoscenza nell'esercizio della sua professione.

Il medico deve indicare la malattia sospetta o accertata, gli elementi identificativi del paziente, gli accertamenti diagnostici eventualmente effettuati, la data di comparsa della malattia, tramite un modulo di segnalazione, realizzato e messo a disposizione nel PREMAL, secondo criteri di uniformità e semplicità, che garantiscano una corretta e uniforme rilevazione dei dati.

La notifica sul PREMAL è l’unico ed esclusivo sistema di segnalazione attivo in Italia.

È responsabilità del servizio di Igiene pubblica della ASL inserire e/o integrare la segnalazione. Dopo aver effettuato le indagini epidemiologiche previste per legge e controllata l’adeguatezza della segnalazione, in base ai criteri di caso previsti.

Una volta terminato il ruolo della ASL, la gestione della notifica passa alla Regione o Provincia Autonoma a cui la ASL appartiene.


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I dati diventano definitivi solo dopo essere stati validati da ASL, Regioni/P.A. e Ministero.
La prima validazione, da parte della ASL, rende la segnalazione una notifica ufficiale.
La validazione risulta essenziale per ottenere delle segnalazioni con la necessaria completezza dei dati e deve essere eseguita entro un termine predefinito stabilito a seconda delle caratteristiche della malattia. Decorso tale termine le schede non validate vengono annullate dal sistema comportando la perdita della scheda per le finalità di sanità pubblica.

Secondo le indicazioni del Ministero della Salute, le segnalazioni, che non hanno ancora terminato il processo di validazione, da parte di tutti i livelli competenti, sono considerate "temporanee", in quanto ancora passibili di cambiamenti e integrazioni.

Per approfondire


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Data di pubblicazione: 9 novembre 2007, ultimo aggiornamento 14 marzo 2024

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