Esportazione negli Stati Uniti d’America di carne e prodotti a base di carne, ovoprodotti e pescegatto

Per esportare questi prodotti negli USA è necessario rivolgersi alle Autorità Statunitensi del Dipartimento dell’Agricoltura (USDA)In particolare l’APHIS/USDA (Animal and Plant Health Inspection Service/United States Department of Agricolture) definisce il “rischio Paese” in relazione allo status sanitario relativamente alle patologie animali mentre FSIS/USDA (Food Safety and Inspection Service/United States Department of Agricolture) definisce le norme di sicurezza alimentare. Per poter esportare è necessario che il Paese speditore abbia concluso un agreement con codeste Agenzie.

Allo stato attuale l’Italia può esportare carne e prodotti a base di carne suina alle condizioni di seguito riportate:

Da tutta Italia:

Vengono potenzialmente ammessi all’esportazione i seguenti prodotti:

  • prodotti a base di carne cotta, sottoposti a trattamento termico, che consenta il raggiungimento di +69°C al cuore del prodotto (mortadelle, prosciutti cotti)
  • prodotti sterilizzati (cotechino)
  • prodotti a base di carne cruda (prosciutto crudo con stagionatura superiore a 400 giorni)

Questi trattamenti garantiscono la sicurezza alimentare del prodotto e assicurano l’eliminazione degli agenti virali della Malattia vescicolare del suino (MVS) e della Peste suina africana (PSA). 

L’esportazione di prodotti a base di carne cruda con stagionatura inferiore ai 400 giorni (ad esempio lo speck dell’Alto Adige)  è possibile solo qualora la materia prima provenga da macelli abilitati all’esportazione verso gli USA di zone o Paesi UE indenni da MVS. In questo caso si richiede che la materia prima venga disossata nel macello di provenienza o che la parte anatomica (coscia) venga disossata prima della lavorazione nello stabilimento italiano e che lo stabilimento di trasformazione sia completamente dedicato a questa produzione per il mercato americano.

Le autorità americane prevedono l’inserimento in una lista degli stabilimenti abilitati, a seguito di controlli da parte di ispettori della CCA (autorità centrale competente) del Ministero della salute. Richiedono, inoltre, che siano riconosciuti per l’export USA anche i macelli di provenienza della materia prima. 

Dalla macroregione del nord Italia:

A partire dal 28 maggio 2013, a seguito della modifica della norma statunitense, che prevede l’inserimento di nuove regioni italiane nella lista di quelle riconosciute indenni da malattia vescicolare del suino (MVS), sono state definite nuove procedure  per l’ottenimento dell’abilitazione ad esportare negli USA prodotti a base di carne suina non trattati termicamente e con un periodo di stagionatura inferiore ai 400 giorni.

Gli stabilimenti che possono fare tale richiesta sono quelli presenti nella cosiddetta macroregione individuata nel 9 CFR 94.12(a), che comprende Lombardia,  Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte, le province  autonome di Trento e Bolzano, Friuli, Liguria, Marche e Valle d’Aosta.

I requisiti della macroregione si applicano anche agli stabilimenti che desiderano esportare prodotti composti “ready to cook” che contengono ingredienti di origine animale inclusi carne e prodotti a base di carne suina .

Per poter esportare negli USA questa nuova tipologia di prodotti, gli stabilimenti dovranno rispondere ai seguenti requisiti:

In entrambi i casi è necessario che gli stabilimenti che esportano verso questo Paese Terzo vengano autorizzati dal Ministero della Salute ed inseriti nella lista degli stabilimenti idonei da parte delle Autorità Statunitensi di FSIS.

Principali norme e procedure

Funzionari del FSIS procedono periodicamente a visite ispettive in Italia, per verificare il livello di controllo assicurato sugli stabilimenti dalla CCA, sia direttamente, sia attraverso le Regioni e le ASL, che assicurano la presenza negli stabilimenti del veterinario ufficiale quando vi sono produzioni USA nell’impianto (ex Daily Inspection - nuove modalità per l’esecuzione dell’ispezione veterinaria presso gli impianti di prodotti a base di carne abilitati all’export di prodotti verso gli USA).

Il ministero della Salute ha emanato diverse istruzioni operative per coprire i requisiti addizionali, rispetto alla norma comunitaria, che devono essere applicati dalle aziende che desiderano esportare verso questo Paese terzo. I più recenti:

  • Circolare 21 giugno 2021 - Stabilimenti di macellazione abilitati all’esportazione verso gli USA – Requisiti e controllo ufficiale
  • Circolare 21 ottobre 2020Gestione Listeria monocytogenes e Salmonella spp. criteri e modalità di gestione dell’autocontrollo aziendale e modalità di verifica dell’Autorità Competente
  • Circolare del 10 ottobre 2019 - Esportazione verso gli Stati Uniti d’America di carni e prodotti a base di carni suine (test and hold)
  • Circolare 3 Gennaio 2019 - Esportazione verso gli Stati Uniti d’America di prodotti composti “ready to cook” contenenti ingredienti di origine animale inclusi carne e prodotti a base di carne suina
  • Circolare 24 ottobre 2018 - Export verso gli USA di prodotti “thermally processed-commercially sterile”
  • Circolare 17 marzo 2017 - Controllo ufficiale presso gli stabilimenti iscritti nella lista degli impianti italiani autorizzati all’esportazione di prodotti alimentari di competenza USDA-FSIS in USA – REV 1
  • Circolare 14 aprile 2016 - Procedura di iscrizione nella lista USDA-FSIS degli stabilimenti autorizzati all’export negli Stati Uniti d’America
  • Circolare 14 aprile 2016 - Esportazione verso gli Stati Uniti d’America di alimenti di origine animale e alimenti contenenti prodotti di origine animale e vegetale (prodotti composti)
  • Circolare 14 febbraio 2014 - Trattamenti di alte pressioni (HPP) in prodotti alimentari destinati all’esportazione verso i Paesi Terzi

Per una migliore comprensione delle circolari relative all’export in USA leggi alcuni regolamenti statunitensi tradotti in lingua italiana.
Si ritiene opportuno ricordare che i prodotti esportati negli Stati Uniti devono essere confezionati con appropriata etichetta conferme ai requisiti statunitensi:

Scarica la modulistica per l'esportazione degli alimenti

Esportazione negli Stati Uniti d’America di altri prodotti di origine animale e vegetale

Le autorità americane competenti, in questo caso, sono rappresentate dal FDA (Food and Drugs Administration). 

In genere, l’esportazione di alimenti diversi dalla carne quali i prodotti a base di latte, prodotti vegetali, uova in guscio è ammessa senza particolari limitazioni.
Le aziende che desiderano esportare verso questo Paese Terzo tali alimenti devono registrarsi sul sito della FDA e reperire qui le informazioni necessarie per l’esportazione.

Di seguito si riportano le ultime circolare di settore:

  • Circolare 19 Luglio 2018: informazioni sul Food Safety Modernization Act e sua applicazione in materia di export di prodotti alimentari dall’Italia verso gli USA

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Data di pubblicazione: 10 ottobre 2008, ultimo aggiornamento 25 giugno 2021

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