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Afta epizootica

Afta epizootica

Malattia

L’afta epizootica è una malattia virale estremamente contagiosa che colpisce gli ungulati. La malattia è caratterizzata dalla formazione di vescicole ed erosioni sulla lingua, sulla faccia interna delle labbra, sulle gengive, sul palato, sulla parte interna delle guance; a volte sono presenti anche sulle labbra, musello, palpebre, base delle corna e orecchie. Lesioni vescicolari sono evidenziabili anche sulla cute della mammella, sul cercine coronario, nello spazio interdigitale. Quando le vescicole si rompono al loro posto rimane un'area erosa.

Sebbene non sia letale negli animali adulti, l’afta epizootica causa nei Paesi affetti pesantissime ripercussioni economiche, legate ad una drastica diminuzione delle produzioni animali e alle difficoltà ad accedere ai mercati internazionali.

La malattia è inclusa nella lista delle malattie denunciabili all’OIE (Regolamento di polizia veterinaria - DPR n. 320 dell’8 febbraio 1954) qualsiasi caso sospetto deve essere denunciato all’autorità competente. 

Dati epidemiologici nazionali

La malattia non è attualmente presente nella UE (gli ultimi focolai si sono riscontrati nel 2011 in Bulgaria), mentre rimane endemica in diversi Paesi dell’Africa, del Medio oriente, dell’Asia sud-orientale e dell’America del sud.

Piani di eradicazione e azioni di controllo

È in vigore un apposito manuale operativo, che rappresenta un’appendice del piano di emergenza nazionale per le emergenze di tipo epidemico.

Il manuale descrive le istruzioni e le procedure operative da attuare in caso di comparsa dell’afta epizootica, per il suo controllo e la sua eradicazione. Annualmente sono prelevati ed analizzati circa 8.000 campioni ematici per escludere la circolazione virale sul territorio nazionale.

Raccomandazioni

  • evitare di introdurre prodotti di origine animale in Italia da Paesi/zone infetti dall’afta epizootica
  • adottare le norme di biosicurezza laddove ci si rechi in allevamenti, zone di caccia, safari ecc. di Paesi affetti dalla malattia


Data di ultimo aggiornamento: 24 novembre 2021


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