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La Malattia del sonno è una malattia parassitaria trasmessa all'uomo dalla puntura di una mosca tse-tse


immagine del parassita della malattia

Definita anche Tripanosomiasi africana umana è una malattia parassitaria provocata da protozoi appartenenti al genere Trypanosoma, trasmessi all'uomo dalla puntura della mosca tse-tse (genere Glossina) infettata da esseri umani o da animali portatori del parassita.

Le mosche tse-tse si trovano solo in Africa sub-sahariana, ma solo alcune specie trasmettono questa malattia. Per ragioni ancora sconosciute, in molte regioni in cui sono presenti le mosche tse-tse, la malattia del sonno è assente. Le popolazioni rurali che vivono in regioni in cui è presente la trasmissione dell’infezione e che si dedicano all’agricoltura, alla pesca, all’allevamento o alla caccia, sono le più esposte alle mosche tse-tse e pertanto alla malattia. La malattia affetta aree di dimensione variabile da un singolo villaggio ad un’intera regione. All’interno di un’area infetta, l’intensità della malattia può variare da un villaggio a quello limitrofo.
La malattia del sonno pone a rischio la salute di milioni di persone in 36 paesi dell’Africa sub-sahariana. Molte popolazioni affette vivono in aree rurali remote con limitato accesso a servizi sanitari adeguati. Ciò rende difficile la sorveglianza, e pertanto la diagnosi e il trattamento dei casi. La mobilità delle popolazioni, la guerra e la povertà costituiscono inoltre importanti fattori che facilitano la trasmissione.

Forme della tripanosomiasi Africana umana

La tripanosomiasi Africana umana può assumere due forme, in base al parassita interessato:

  • Trypanosoma brucei gambiense è presente in 24 paesi dell’Africa occidentale e centrale. Questa forma attualmente è responsabile di oltre il 98% dei casi notificati di malattia del sonno e provoca un’infezione cronica. Una persona può essere infetta per mesi o anche anni senza mostrare i segni o sintomi patognomonici della malattia. Quando appaiono sintomi più evidenti, il paziente si trova spesso in uno stadio avanzato della malattia, che interessa il sistema nervosa centrale.
  • Trypanosoma brucei rhodesiense è presente in 13 paesi dell’Africa orientale e meridionale. Attualmente questa forma rappresenta meno del 2% dei casi notificati e provoca un’infezione acuta. I primi segni e sintomi si osservano pochi mesi o poche settimane dopo l’infezione. La malattia si sviluppa rapidamente e invade il sistema nervoso centrale. Solo l’Uganda presenta entrambe le forme della malattia, ma in zone separate.

Un’altra forma di tripanosomiasi si verifica principalmente in America Latina ed è conosciuta come tripanosomiasi Americana o malattia di Chagas. L’agente eziologico appartiene ad un sub-genere diverso di Trypanosoma ed è trasmessa da un diverso insetto vettore.

Tripanosomiasi animale

Altre specie e sub-specie parassite del genere Trypanosoma sono patogene per gli animali e possono causare la tripanosomiasi negli animali domestici e selvatici. Nei bovini la malattia viene chiamata Nagana. La tripanosomiasi negli animali domestici, particolarmente nel bestiame, è uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo economico delle aree rurali affette.

Gli animali possono albergare il parassita patogeno per l’uomo, soprattutto T.b. rhodesiense, del quale gli animali domestici e selvatici sono un importante serbatoio. Gli animali possono essere infett anche da T.b. gambiense e agire come serbatoi in misura minore. Tuttavia il preciso ruolo epidemiologico dei serbatoi animali nella forma gambiense della malattia non è ancora completamente chiarito.

L'infezione si trasmette alle persone per lo più tramite la puntura di una mosca tse-tse (Glossina palpalis) contaminata da un parassita unicellulare, il Trypanosoma brucei.

L’uomo è il principale serbatoio ospite per Trypanosoma brucei gambiense.
I bovini domestici e gli animali selvatici, comprese le antilopi, sono il principale serbatoio di Trypanosoma brucei rhodesiense.

Esistono altri modi in cui le persone possono contrarre la malattia del sonno:

  • trasmissione dalla madre al bambino: il tripanosoma può attraversare la placenta e infettare il feto
  • trasmissione meccanica attraverso altri insetti ematofagi; è tuttavia difficile valutare l'impatto epidemiologico di questo tipo di trasmissione
  • puntura accidentale con aghi contaminati nei laboratori
  • trasmissione del parassita attraverso rapporti sessuali.

Nelle fasi precoci della malattia il tripanosoma si moltiplica nei tessuti sottocutanei, nel sistema ematico e in quello linfatico. Si può osservare un’ulcera dolorosa, che origina come papula per poi evolvere verso il nodulo, nella sede primaria della puntura della mosca tse-tse; nel giro di poche settimane vi è febbre, ingrossamento dei linfonodi, dolori muscolari e delle articolazioni, mal di testa e irritabilità.

Negli stadi avanzati il parassita attraversa la barriera ematoencefalica e invade il sistema nervoso centrale. Si parla allora di fase neurologica o meningo-encefalica della malattia. In generale, essa corrisponde alla comparsa dei segni e dei sintomi manifesti della malattia: modificazioni del comportamento, confusione, disturbi sensoriali e cattiva coordinazione dei movimenti. I disturbi del ciclo del sonno, che danno il nome alla malattia, costituiscono un'importante caratteristica del secondo stadio
della malattia. In assenza di cure, la malattia del sonno è mortale, nonostante siano stati segnalati casi di portatori sani.

La gestione della malattia viene fatta in 3 fasi:

  • screening delle potenziali infezioni. Vengono utilizzati test sierologici (sono disponibili solo per T.b.gambiense) e esame clinico per evidenziare i sintomi – in particolare linfonodi cervicali ingrossati
  • diagnosi attraverso l’isolamento del parassita nei fluidi corporei
  • stadiazione per determinare lo stato di progressione della malattia. Si effettua attraverso l’esame del fluido cerebrospinale ottenuto tramite la puntura lombare.

La diagnosi deve essere effettuata il più precocemente possibile per evitare che si arrivi allo stadio neurologico e quindi all’uso di procedure terapeutiche complicate e rischiose.

La scelta di un trattamento dipende dalla fase in cui viene diagnosticata la malattia. Più precoce è l'identificazione della malattia, migliori sono le prospettive di cura.

I farmaci utilizzati al primo stadio presentano una minore tossicità e sono più facili da somministrare. La valutazione dell’efficacia del trattamento richiede che venga effettuato il follow-up del paziente per 24 mesi e prevede esami di laboratorio sui fluidi corporei, incluso il liquido cerebro-spinale ottenuto per mezzo di puntura lombare, poiché i parassiti possono rimanere vitali per lunghi periodi e riprodurre la malattia mesi dopo che è stato effettuato il trattamento farmacologico.
Il successo del trattamento al secondo stadio dipende dall'utilizzo di un farmaco in grado di attraversare la barriera ematoencefalica per colpire il parassita. Questo tipo di farmaci presenta un'alta tossicità e modalità di somministrazione complesse.

 

Precauzioni

Nei paesi o aree a rischio, i viaggiatori devono evitare il più possibile i contatti con le mosche tse-tse. Tuttavia talvolta risulta difficile evitare le punture perché queste possono attraversare il vestiario. I viaggiatori devono sapere che le mosche tse-tse pungono nelle ore diurne e sono insensibili agli insettorepellenti esistenti. La puntura è dolorosa, e ciò aiuta ad identificarne l’origine. I viaggiatori devono consultare un medico immediatamente in caso di comparsa di sintomi.

Profilassi

Nessuna.

Rischio per i viaggiatori

Nelle aree rurali di paesi o aree a rischio.


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Data di pubblicazione: 13 luglio 2015, ultimo aggiornamento 23 aprile 2019