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Consiglio informale dei Ministri della salute dell'UE


immagine della bandiera dell'Unione EuropeaIl 28 e 29 aprile 2014 si è tenuto ad Atene il meeting informale dei Ministri della salute dell'Unione Europea.
In base al programma stilato dalla Grecia di concerto con l'Italia e la Lettonia, nell'ambito del Trio Presidenziale chiamato adirigere i lavori delle istituzioni comunitarie, i Ministri hanno dibattuto e affrontato una serie di tematiche cruciali per uno sviluppodi sistemi sanitari che sia improntato a innovazione, efficienza e solidarietà nell'ambito di e-health, innovazione e interrelazioni tra fenomeni migratori e salute pubblica.
Per quanto riguarda l'e-health, è stato evidenziato che la telemedicina costituisce una leva decisiva delle strategie di sviluppotecnologico all'insegna della digitalizzazione diffusa.
In questo campo l'Italia mira a perseguire un'ottimizzazione dei sistemi informativi territoriali che saranno posti in grado disupportare le policies del Servizio Sanitario Nazionale e le finalità di cura dei pazienti con livelli di qualità adeguati e in condizioni di efficienza.
Gli obiettivi di lungo periodo della valorizzazione dell'e-health consistono nella promozione di un processo di cambiamento improntato all'innovazione dei modelli e dei percorsi assistenziali, con ripercussioni positive anche sullo sviluppo economico ed imprenditoriale su scala nazionale ed europea.
Riguardo al tema "Innovazione", il nostro Paese intende portare avanti un discorso strutturale che rifletta alcune specificità nazionali, in particolare l'allungamento dell'età pensionabile e i processi di invecchiamento della popolazione. In quest'ottica, si impongono alcuni indirizzi basilari quali le esigenze di cura e sostegno degli anziani in una visione solidaristica ma coniugata con un'ottica di efficienza ed innovazione. A fronte delle attuali difficoltà finanziarie, il Ministro della Salute italiano si è impegnato a garantire una tenuta dei servizi sanitari privilegiando, tra l'altro, le prestazioni domiciliari, le residenze per anziani e i centri di sostegno.
Tali temi sono oggetto di attenzione sia nel futuro Patto per la Salute che lo Stato si appresta a concludere con le Regioni per la riforma della sanità nazionale, sia nel semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell'Unione Europea.
Il terzo argomento trattato nel Consiglio è stato la salute dei migranti e le ripercussioni sanitarie correlate. In un contesto globale che vede una crescente incidenza dei flussi migratori verso l'Europa, sorgono questioni nuove alla luce dei numeri che si accompagnano a questo fenomeno (agli inizi del 2012, la popolazione straniera era di 20,7 milioni di persone, pari al 4,1% della popolazione dell'intera UE), mentre nell'ultimo anno l'agenzia FRONTEX ha rilevato un'ulteriore spinta demografica sul bacino del Mediterraneo centrale, Italia e Grecia.
È indispensabile, quindi, l'impostazione di linee di condotta che privilegino la salute dei migranti, la loro integrazione nelle società europee e gli sforzi degli Stati per appianare le disuguaglianze sanitarie tra gli Stati membri dell'UE e all'interno degli stessi Stati membri. In tale contesto, il Ministro della salute italiano Paese ha sottolineato l'urgenza della questione migratoria, in un'ottica di tutela della medesima identità europea anche nei confronti delle realtà vicine (Paesi mediterranei e africani). Nel rimarcare le specificità degli attuali flussi migratori e nel rilevare la complessa esperienza nazionale di accoglienza dellepopolazioni migranti, l'Italia ravvisa l'esigenza, condivisa con i partner europei, di dotarsi di linee comuni e concertate,proponendo, d'intesa con il Commissario europeo alla salute, Tonio Borg, la creazione di una Task Force che riunisca gli esperti del settore dell'UE, al fine di affrontare in modo organico e strutturato i complessi problemi posti dal
fenomeno migratorio.



Data di pubblicazione: 15 maggio 2014 , ultimo aggiornamento 15 maggio 2014


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