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B. Principi di riferimento

Il Regolamento (UE) 2017/625, all’articolo 109, stabilisce che gli Stati Membri debbano assicurare che i controlli ufficiali siano effettuati sulla base di un Piano di Controllo Nazionale Pluriennale (acronimo italiano: PCNP/ acronimo inglese: MANCP, da Multi ANnual Control Plan).

Il Piano viene elaborato ai sensi del Titolo V del regolamento (UE) n. 2017/625, che ne definisce i contenuti, le procedure di preparazione, aggiornamento e riesame e fornisce indicazioni per l’elaborazione delle relazioni annuali.

Il Piano è messo a disposizione del pubblico, ad eccezione delle parti la cui divulgazione potrebbe compromettere l’efficacia dei controlli ufficiali, e, su richiesta, la versione aggiornata del Piano viene fornita alla Commissione europea.

Ogni anno viene inoltre pubblicata sul Portale del Ministero della Salute la relazione annuale, che riporta i risultati delle attività del controllo ufficiale per le attività declinate nel Piano, rispondendo in questo modo al requisito di trasparenza enunciato dall'articolo 11 dello stesso regolamento.

Per garantire la coerenza e la completezza delle attività è necessario un coordinamento efficace tra tutte le Amministrazioni coinvolte nei controlli ufficiali che, nell’ordinamento nazionale italiano, sono le seguenti:

  • Ministero della Salute
  • Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali
  • Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare
  • Regioni e Province autonome
  • Agenzia delle Dogane e dei Monopoli
  • Corpi di polizia: Comando Carabinieri Tutela della Salute (NAS); Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri; Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia costiera; Guardia di finanza.


La principale finalità del Piano di Controllo Nazionale Pluriennale è quella di descrivere il sistema dei controlli ufficiali su tutti i 10 settori, indicati nell’articolo 1, comma 2, del regolamento (UE) n. 2017/625. L’approccio deve essere completo, coerente e coordinato, in modo da garantire controlli lungo l’intera filiera produttiva, individuando le priorità di intervento e le eventuali sovrapposizioni di competenze, al fine di migliorare il sistema stesso.


Il processo di modifica ed adattamento del Piano alle mutate esigenze rientra nel metodo di gestione iterativo in quattro fasi (il cosiddetto ciclo PDCA o ciclo di Deming: Plan - Do - Check - Act) utilizzato per il controllo e il miglioramento continuo dei processi e dei prodotti in un’ottica a lungo raggio.

Grafico Plan Do Check Act

Contestualizzando il processo nell'ambito del Piano, si possono identificate le seguenti fasi:

  • il Piano pluriennale costituisce la fase di pianificazione complessiva, con le specifiche programmazioni di settore (Plan);
  • sulla base delle programmazioni si procede alla fase di attuazione (Do);
  • la verifica del sistema avviene sia durante la fase attuativa sia dopo la conclusione delle attività, attraverso l'analisi critica dei dati di attività raccolti nella relazione annuale (Check);
  • alla luce dei risultati delle attività di verifica, si innesca la fase di miglioramento del sistema, sia a livello generale che settoriale (Act).

Il Piano, quindi, è funzionalmente correlato alla relazione annuale, che fornisce indicazioni sul livello di attuazione delle attività di controllo e di raggiungimento degli obiettivi stabiliti e rappresenta un duplice strumento operativo, di verifica dell'attività svolta e di orientamento dell'attività futura, rivestendo un ruolo fondamentale nel processo di valutazione dei rischi.


Data di pubblicazione: 29 ottobre 2019


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