Ministero della Salute

Piano di Controllo Nazionale Pluriennale 2020 - 2022

Data di pubblicazione: 23 marzo 2020

Tubercolosi - Piani nazionali di controllo per bovini e bufalini

FONTE: Ministero della Salute

Informazioni

A cura dell’Ufficio 3 della Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari

Normativa di riferimento


Descrizione sintetica delle attività
La Tubercolosi bovina è una zoonosi soggetta a un piano di controllo nazionale che dagli anni ‘60 persegue il risanamento obbligatorio degli allevamenti bovini e bufalini italiani per conseguire l’eradicazione della malattia. Il Ministero della Salute ogni anno mette a punto il piano di sorveglianza, con la collaborazione del Centro di Referenza Nazionale per la tubercolosi, per coordinare l’attività delle Regioni allo scopo di un’efficace applicazione delle misure sanitarie previste, anche attraverso l’emanazione di atti di gestione e indirizzo sul territorio. Inoltre ha il compito di soddisfare i debiti informativi con la Commissione Europea, da cui riceve il co-finanziamento del piano e a cui trasmette relazioni intermedie ed annuali al fine della rendicontazione delle attività. La Tubercolosi bovina, sebbene risanata nella maggior parte delle Regioni italiane, è ancora presente in Italia. Per far fronte a questa situazione il Ministero della Salute ha emanato la Ordinanza Ministeriale “Misure straordinarie di polizia veterinaria in materia di tubercolosi, brucellosi bovina e bufalina, brucellosi ovi-caprina, leucosi bovina enzootica”.


Dettagli dell’attività

Luogo e momento del controllo
I luoghi controllati sono le aziende zootecniche bovine e bufaline e i mattatoi. Nelle aziende bovine e bufaline vengono controllati tutti gli animali dalle 6 settimane di età in poi. Nei mattatoi vengono eseguiti campionamenti sulle carcasse degli animali che, alla visita ispettiva, presentano lesioni sospette riferibili alla TBC, per la ricerca di Mycobacterium spp. Gli isolati di questi campioni vengono trasmessi al CNR (Centro Nazionale di referenza) per Tubercolosi di Brescia che esegue prove genetiche per determinare il ceppo di provenienza del Micobatterio e fornire utili elementi ai servizi veterinari locali per la stesura dell’indagine epidemiologica. Le tempistiche dei controlli sono diverse se si tratta di territori ufficialmente indenni o meno. Per quanto riguarda le prove di intradermo-reazione nelle Regioni o Provincie non ufficialmente indenni i controlli si eseguono 2 volte l’anno mentre in quelle ufficialmente indenni si procede a una percentuale di diradamento dei controlli stabilita a livello regionale in base a quanto previsto dal decreto legislativo 22 maggio 1999 n° 196. I controlli al mattatoio sono sempre eseguiti durante la visita ispettiva indipendentemente dalla qualifica della regione o Provincia.

Frequenza (o criteri per stabilire frequenza)
Nelle aziende è previsto un controllo annuale sugli animali superiori a 6 settimane di età come previsto dal D.M. 592/95. Con la riduzione della prevalenza della malattia o l’acquisizione della qualifica di provincia ufficialmente indenne è prevista la possibilità di diradare i controlli passando dalla fase di eradicazione alla fase di sorveglianza. Per i dettagli inerenti le modalità di diradamento si fa riferimento al D. Lgs. 196/99, Allegato A, Capitolo I.

Metodi e tecniche
Prova di intradermoreazione; campionamento al macello per la ricerca del micobatterio.

Categorizzazione degli eventuali rischi e modalità di applicazione delle categorie di rischio
Ai sensi della normativa di riferimento, i controlli sono compiuti sulla base della prevalenza della malattia e della qualifica sanitaria della provincia o della Regione come previsto nel D.M. 592/95 – D. Lgs. 196/99- Ordinanza Ministeriale 28 maggio 2015.

Provvedimenti
I provvedimenti che possono essere applicati agli allevatori in caso di riscontro di non conformità al Piano sono riferibili essenzialmente a sanzioni amministrative:


Modalità di rendicontazione, verifica e feedback
Le modalità di Rendicontazione sono:


I sistemi informativi nazionali di settore sono gestiti dal Centro di Referenza per l’Epidemiologia Veterinaria istituito presso l’IZS di Teramo. Le Autorità locali alimentano il sistema registrando i dati riguardanti i controlli e la gestione di eventuali positività.
Sistemi Informativi (S.I) di settore: Banca dati nazionale bovina e bufalina– SANAN (Sistema Informativo per la programmazione e l’esecuzione dei controlli) - SIMAN (sistema informativo malattie animali nazionale per notifica e gestione dei focolai) – SIR (Sistema Informativo Rendicontazioni) – Cruscotti (Sistema Statistiche SANAN).

La verifica del corretto svolgimento dell'attività (in senso qualitativo) e della corrispondenza tra l'attività svolta e quella prevista (in senso quantitativo) è realizzata a livello centrale e regionale. A livello centrale tali verifiche rientrano nelle procedure di certificazione degli adempimenti informativi dovuti dalle Regioni al Ministero della Salute da parte del Comitato LEA (Livelli Essenziali di Assistenza).

Modalità di rendicontazione, verifica e feedback
Le azioni correttive, sia in riferimento a eventuali criticità osservate nella gestione e nello svolgimento dell'attività, sia riguardo alle non conformità rilevate, sono realizzate attraverso riunioni tecniche, insieme ai Centri di referenza interessati, e circolari ministeriali e regionali, al fine di evidenziare ed eliminare comportamenti e situazioni non in linea con quanto previsto dalla normativa comunitaria e nazionale. Nel corso di periodiche ispezioni e/o audit, l’ACC verifica la rimozione della non-conformità.


Autorità Competenti e Laboratori

Autorità Competente Centrale
Ministero della salute – Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari - Ufficio 3
Ruolo:


Autorità Competente Regionale
Nome: Assessorati alla Sanità – servizi veterinari
Ruolo:


Autorità Competente Locale
Nome: Servizi veterinari delle Aziende Sanitarie Locali
Ruolo:

Laboratori
Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia Romagna - Centro Nazionale di Referenza per Tubercolosi
Ruolo:


Istituti Zooprofilattici Sperimentali competenti per territorio
Ruolo:
Effettuano l’isolamento e l’identificazione del micobatterio a partire dai campioni ufficiali prelevati nei mattatoi sui territori di competenza.



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