Cosa prevede il Piano strategico vaccinazioni anticovid-19 e qual è l'obiettivo della campagna vaccinale?
L’obiettivo della campagna di vaccinazione della popolazione è prevenire le morti da COVID-19 e raggiungere al più presto l'immunità di gregge per il SARS-CoV2. La campagna è partita il 27 dicembre in forma dimostrativa in Italia ed Europa con il vaccine day e in modo effettivo il 31 dicembre 2020, dopo l’approvazione da parte dell’EMA (European Medicines Agency) del primo vaccino anti COVID-19. Dopo una fase iniziale, che dovrà essere limitata, per il numero di dosi consegnate, essa si svilupperà in continuo crescendo secondo il Piano strategico approvato dal Parlamento il 2 dicembre 2020. I vaccini saranno offerti gratuitamente a tutta la popolazione, secondo un ordine di priorità, che tiene conto del rischio di malattia, dei tipi di vaccino e della loro disponibilità.
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Quali vaccini sono stati autorizzati in Italia?
L’Italia, in base agli accordi stipulati, potrà contare sulla disponibilità di oltre 242 milioni di dosi (vedi tabella).
I vaccini sono sicuri?
Sì. I vaccini vengono autorizzati solo dopo un’attenta valutazione del profilo di sicurezza in base agli studi effettuati nella fase di sperimentazione.
In ogni caso il profilo di sicurezza verrà continuamente monitorato anche dopo l’autorizzazione.
Quanto accaduto con il vaccino anti Covid-19 AstraZeneca ne è un esempio. La revisione degli eventi tromboembolici temporalmente associati con il vaccino Covid-19 AstraZeneca è in corso, nel contesto di un “safety signal” (segnalazione relativa alla sicurezza) con calendario accelerato da parte dell’Agenzia europea EMA. Un safety signal è un'informazione su un nuovo o non completamente documentato evento avverso, potenzialmente causato da un farmaco (inclusi i vaccini) e che richiede pertanto ulteriori indagini.
Sarà obbligatorio vaccinarsi?
Al momento non è intenzione del Governo disporre l'obbligatorietà della vaccinazione. Nel corso della campagna sarà valutato il tasso di adesione dei cittadini.
Quali sono state le categorie prioritarie nelle fasi iniziali e come proseguirà la Campagna di vaccinazione anti COVID-19?
Con l’aggiornamento delle raccomandazioni sulle popolazioni target per la campagna di vaccinazione, si prevede la massima priorità per la nuova macro-categoria dell’elevata fragilità (Categoria 1), in cui sono ricomprese:
A seguire sono previste categorie sulla base di criteri anagrafici e presenza di patologie, al fine di favorire un prosieguo di campagna il quanto più rapido ed equo possibile in tutte le Regioni:
I bambini potranno essere vaccinati?
I vaccini al momento autorizzati in Italia e in Europa non sono attualmente raccomandati per i bambini di età inferiore a:
L’Agenzia europea (EMA), così come le altre agenzie internazionali, attendono ulteriori studi per poter autorizzare la vaccinazione sulla popolazione pediatrica.
Le persone immunodepresse potranno essere vaccinate?
Secondo il Piano vaccini anti Covid-19 le persone con immunodeficienza o in trattamento con farmaci immunomodulanti dovranno essere vaccinate nelle prime fasi, in quanto maggiormente suscettibili di ammalarsi di Covid-19.
Nei soggetti identificati come estremamente vulnerabili, in ragione di condizioni di immunodeficienza, primitiva o secondaria a trattamenti farmacologici o per patologia concomitante, che aumenti considerevolmente il rischio di sviluppare forme fatali di COVID-19, si conferma l’indicazione a un uso preferenziale dei vaccini a RNA messaggero (Moderna e Pfitzer).
Le persone che hanno già avuto COVID-19 possono essere vaccinate?
Sì, è possibile la somministrazione di una sola dose di vaccino anti-SARSCoV-2/COVID-19 nelle persone che hanno già avuto l'infezione da SARS-CoV-2, sia in maniera sintomatica che asintomatica, purché la vaccinazione venga eseguita ad almeno 3 mesi di distanza dalla documentata infezione e preferibilmente entro i 6 mesi dalla stessa.
Leggi la Circolare ministeriale 3 marzo 2021
Quanto tempo deve passare perché io sia protetto dalla vaccinazione contro il Covid-19?
Gli studi clinici su Comirnaty (Pfizer-BioNtech) e Moderna hanno dimostrato un’efficacia molto elevata dei vaccini, rispettivamente, dopo una settimana e dopo due settimane dalla seconda dose.
Per quanto riguarda Vaccine AstraZeneca studi clinici hanno dimostrato la massima efficacia dopo 15 giorni dalla seconda dose.
Il massimo della protezione si ha, quindi, dopo i periodi indicati.
Sebbene anche dopo la prima dose è verosimile che ci sia una certa protezione dal virus, questa non è immediata dopo l'inoculazione del vaccino, ma si sviluppa progressivamente dopo almeno 7-14 giorni dall'iniezione. La seconda dose del vaccino, effettuata ad almeno 21 giorni dalla prima dose per Comirnaty, a 28 per Moderna e nel corso della 12a settimana dalla prima dose per AstraZeneca, ha il compito di rinforzare la protezione e renderla più prolungata.
Per quanto riguarda l'efficacia del vaccino monodose Janssen Covid-19 Vaccine (Johnson&Johnson), nelle forme gravi arriva fino al 77% dopo 14 giorni dalla somministrazione e all’85% dopo 28 giorni dalla somministrazione. I dati attualmente disponibili hanno mostrato che nei soggetti over 65 non si è notata alcuna flessione nell'efficacia.
Quante dosi servono per essere immunizzati?
Per tre vaccini autorizzati da EMA e AIFA (Comirnaty, Moderna, AstraZeneca) sono previste due dosi, a distanza di alcune settimane l’una dall’altra, in base al tipo di vaccino.
Per le persone che hanno già avuto l'infezione, decorsa in maniera sintomatica o asintomatica, è possibile considerare la somministrazione di una sola dose, purché la vaccinazione venga eseguita ad almeno 3 mesi di distanza dall'infezione e preferibilmente entro i 6 mesi dalla stessa.
L'indicazione non è applicabile ai soggetti con immunodeficienza, primitiva o secondaria a trattamenti farmacologici, nei quali si raccomanda di effettuare comunque due dosi per i vaccini a oggi disponibili, non essendo prevedibile la protezione immunologica conferita dall’infezione da SARS-CoV-2 e la durata della stessa.
Per il vaccino Janssen è prevista la somministrazione di una sola dose.
Chi controlla le reazioni avverse? A chi bisogna comunicarle? E chi le valuta?
L’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), oltre alle attività di farmacovigilanza normalmente previste per farmaci e vaccini (basate sulle segnalazioni spontanee e sulle reti di farmacovigilanza già presenti), promuoverà l’avvio di alcuni studi indipendenti post-autorizzativi sui vaccini COVID-19.
Le attività di vigilanza riguarderanno sia la raccolta e valutazione delle segnalazioni spontanee di sospetta reazione avversa (farmacovigilanza passiva) che azioni proattive, attraverso studi/progetti di farmaco-epidemiologia (farmacovigilanza attiva). L’AIFA si è dotata di un Comitato scientifico, che, per tutto il periodo della campagna vaccinale, avrà la funzione di supportare l’Agenzia e i responsabili scientifici dei singoli studi nella fase di impostazione delle attività, nell'analisi complessiva dei dati che saranno raccolti e nell’individuazione di possibili interventi. La finalità è quella di disporre, anche attraverso una rete collaborativa internazionale, della capacità di evidenziare ogni eventuale segnale di rischio e, nel contempo, di confrontare i profili di sicurezza dei diversi vaccini che si renderanno disponibili, di fornire raccomandazioni.
Leggi anche la pagina Sicurezza dei farmaci sito AIFA.
Chi ha già fatto la prima dose del vaccino AstraZeneca cosa deve fare?
Chi ha fatto la prima dose non ha motivo di preoccuparsi. Come per ogni vaccinazione si consiglia di contattare il proprio medico qualora persistano sintomi (es. febbre, emicrania) per più giorni.
È previsto il rilascio di un certificato internazionale di vaccinazione?
Sicuramente sarà rilasciata una normale certificazione di avvenuta vaccinazione.
Istituzioni internazionali quali la Commissione Europea e l’OMS stanno valutando una proposta di certificato internazionale digitale.
Dove posso trovare i dati aggiornati sull'andamento delle vaccinazioni anti Covid-19 nel nostro Paese? Sono disponibili anche in formato open data?
Dal 31 dicembre 2020 è attiva una dashboard dove sono raccolti i dati e le statistiche relativi alla somministrazione dei vaccini su tutto il territorio nazionale.
Consulta la dashboard
Dal 5 gennaio 2021 i dati della dashboard Report vaccini sono disponibili anche in formato open alla pagina:
Vedi anche:
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