Ministero della Salute

FAQ - Anagrafe animali d'affezione

Ultimo aggiornamento:  17 febbraio 2021

1.

Se ho un cane che cosa devo fare per iscriverlo all'anagrafe animali d'affezione?



Ogni Regione può avere delle procedure leggermente diverse. E’ bene dunque rivolgersi ai servizi veterinari delle ASL competenti sul territorio o a medici veterinari libero professionisti abilitati ad accedere all’anagrafe regionale degli animali d’affezione. Il veterinario pubblico o privato, al momento dell’applicazione del microchip, rilascia il certificato d’iscrizione all’anagrafe.

2. A chi devo rivolgermi se trovo un cane?

E’ bene segnalare il ritrovamento alla Polizia Municipale, attenendosi alle istruzioni dalla stessa fornite e al Servizio veterinario dell’Asl territorialmente competente.

3. Come faccio a sapere che un cane ha il microchip?

Utilizzando l’apposito lettore di cui dispongono i servizi veterinari delle ASL, la Polizia Municipale e i veterinari liberi professionisti.



4. Che cos’è un microchip?

Il microchip è un piccolo dispositivo elettronico innocuo, di forma cilindrica di 11 millimetri di lunghezza e 2 millimetri di diametro, rivestito di materiale biocompatibile, che viene iniettato sotto la cute del cane con una speciale siringa sterile monouso, al suo interno contiene un codice numerico che identifica inequivocabilmente il cane stesso.

5. Quanto dura la carica del microchip?

Il microchip non ha carica, il circuito è attivato dal campo elettrico del lettore che è in grado di rilevare il numero al suo interno (il codice a quindici cifre).

6. I microchip sono tutti uguali?

La fabbricazione segue standard definiti da norme internazionali: qualsiasi sia il produttore, i microchip sono costruiti in modo analogo e non c’è il rischio che due microchip abbiano lo stesso numero quindi non ci può essere sovrapposizione dei codici.

7.

Dove viene inserito il microchip?



Viene inserito nel sottocute della porzione laterale del collo, dietro l’orecchio sinistro.

8. E’ vero che il mio cane deve avere il passaporto?

Tutti i cani, gatti e furetti che necessitano di superare i confini nazionali devono essere muniti di passaporto ai sensi del Regolamento UE 577/2013.

9. Come devo fare per avere il passaporto?

Una volta iscritto il cane nell’anagrafe degli animali d’affezione e averlo sottoposto a vaccinazione antirabbica, devi rivolgerti all’ASL competente sul territorio per il rilascio del passaporto.

10. E se il cane è cucciolo?

All'interno dell'Unione europea il cucciolo di età inferiore alle 12 settimane può viaggiare solo se accompagnato dalla madre, provvista di passaporto, che ne attesti la regolare vaccinazione antirabbica e con dichiarazione del proprietario attestante che dalla nascita non ha avuto contatti con animali selvatici suscettibili alla rabbia. L’Italia non ha concesso tale deroga e la movimentazione, da e per l'Unione, non è consentita prima dei tre mesi e 21 giorni, periodo minimo necessario per consentire la vaccinazione del cucciolo e la produzione degli anticorpi protettivi nei confronti della rabbia.

11. Se conosco il microchip di un cane che ho trovato, cosa posso fare?

Collegarmi immediatamente, tramite internet, al sito del Ministero della Salute , aprire le pagine dedicate all’anagrafe animali da affezione e nell’apposito spazio digitare le 15 cifre del numero identificativo del microchip. Appariranno i riferimenti che si debbono utilizzare per ritrovare il proprietario del cane.

12. Esiste solo il microchip come metodo identificativo per i cani?

No, esiste anche il tatuaggio ma solo per i cani iscritti all’anagrafe prima del 1° gennaio 2005, data in cui il microchip è diventato l’unico sistema identificativo nazionale.

13. Il tatuaggio dove veniva praticato?

All’interno della coscia destra. Era una pratica che comportava non pochi problemi: lo scolorimento progressivo delle sigle tatuate, la presenza di peli che ostacolano la lettura e la necessità di sedare o a volte addirittura anestetizzare il cane per tatuarlo. Il codice del tatuaggio si compone di solito del codice comunale, le due ultime cifre del codice ISTAT, la sigla provinciale ed un numero progressivo in genere a quattro cifre. Il codice del microchip, per lo standard europeo invece è una sequenza di 15 numeri.

14.

Il mio cane, iscritto da tempo all'anagrafe animali d'affezione è identificato con tatuaggio, lo devo identificare anche con il microchip?



Se il tatuaggio è ben leggibile non c’è questa necessità.

15. Se leggo un tatuaggio posso ricercarlo con gli stessi metodi che uso con il microchip?

Certamente si, utilizzando l’apposito spazio previsto, ma la ricerca è sempre meglio farla in parallelo, nel senso che è sempre bene verificare comunque la presenza del microchip. E’ da sottolineare tuttavia che il tatuaggio fornisce immediatamente alla lettura la sigla della provincia di appartenenza del cane.

16. E’ sempre possibile risalire al proprietario di un cane che si è perduto?

Se il cane è stato correttamente identificato e registrato in anagrafe, è possibile ritrovare il proprietario dell’animale.