Un progetto è un insieme di azioni coordinate fra loro al fine di raggiungere una serie di obiettivi in un periodo di tempo definito, grazie all’utilizzo di risorse (finanziarie ed umane) specificamente assegnate, nell’ambito di una chiara organizzazione con ben precise responsabilità e ruoli.
Si definiscono in generale progetti “europei” quelli in cui un gruppo di Organizzazioni basate in diversi Stati Membri dell’UE uniscono le forze per realizzare obiettivi di carattere trans-nazionale. I progetti europei per raggiungere gli obiettivi ricevono un sostegno economico da parte delle Istituzioni Europee (solitamente dalla Commissione), sulla base di regole stabilite nei Regolamenti di specifici “Programmi” relativi alle varie tipologie di attività progettuali (es. sanità pubblica, ricerca scientifica, coesione territoriale, promozione dello sviluppo sociale e regionale, sostegno ai processi di riforma, ecc.).
Nell’ambito dei Programmi Europei per la Salute tutti i progetti devono:
realizzare azioni concrete sul territorio, fornendo un elevato valore aggiunto a livello trans-nazionale
coinvolgere almeno tre partner (entità giuridiche distinte) di diversi Stati Membri
essere innovativi e a durata definita (in genere non più di tre anni).
Il Programma Salute viene realizzato previa definizione e approvazione di “Programmi di lavoro annuali” (Workplan) che definiscono le azioni da intraprendere prioritariamente nell’ambito della lista di aree di copertura stabilite dal Regolamento(UE) del Programma (Reg 2021/522 del 24 marzo 2021).
Sulla base del Programma di Lavoro annuale, almeno una volta ogni anno l’Agenzia esecutiva europea per la salute e il digitale (HaDEA) pubblica un Invito (Call) a presentare proposte.
Saranno prese in considerazione per un finanziamento soltanto le proposte corrispondenti direttamente alla tematica e alla descrizione contenute nel Programma di lavoro annuale, sulla base delle ulteriori specificazioni contenute nell’Invito.
Non sarà preso in considerazione il finanziamento delle proposte che trattano solo la tematica, ma non corrispondono alla descrizione specifica di una data azione.
Per beneficiare di una sovvenzione di progetto dell’UE, l’Organizzazione deve avere sede legale:
nell’Unione europea (in uno qualsiasi dei 27 Stati membri)
in un Paese dell’EFTA aderente all’accordo sullo Spazio economico europeo che abbia confermato la propria partecipazione al programma (al momento Norvegia e Islanda)
i Paesi Associati che hanno firmato uno specifico accordo con la Commissione Europea per partecipare al Programma (al momento Ucraina, Moldova e Montenegro).
Ulteriori Organizzazioni possono ricevere finanziamenti esclusivamente nelle specifiche e particolari situazioni eventualmente riportate nell’ Invito.
Tipo di organizzazione
Le sovvenzioni possono essere concesse a organizzazioni aventi personalità giuridica, comprese autorità pubbliche, enti del settore pubblico, in particolare istituti di ricerca e sanitari, università, istituti d’istruzione superiore e organizzazioni non governative. Le Organizzazioni possono presentare una proposta di progetto in qualità di Coordinatore o parteciparvi in qualità di Beneficiario.
Di norma, il 60% dei costi ammissibili del progetto può essere coperto dal contributo dell’UE. Vista la natura complementare e incentivante delle sovvenzioni dell’UE, almeno il 40% dei costi del progetto deve essere finanziato da risorse dei partner.
Qualora il Progetto rivesta un’utilità eccezionale, i costi ammissibili possono essere cofinanziati fino all’80%. I criteri di utilità eccezionale sono definiti nel programma di lavoro annuale e riportati nell’Invito.
Al finanziamento dei progetti si applicano i seguenti principi generali:
principio di cofinanziamento: è necessario disporre di risorse finanziarie proprie o di terzi per contribuire alle spese del progetto
principio di assenza del profitto: la sovvenzione non può avere la finalità o l’effetto di produrre un profitto per l’organizzazione che la riceve
principio di non retroattività: è possibile ottenere un cofinanziamento solo per le spese sostenute dopo la data di inizio concordata nella convenzione di sovvenzione
principio di divieto di cumulo: per ciascuna azione può essere accordata una sola sovvenzione a favore di un beneficiario (lo stesso costo non può essere finanziato due volte).
