La situazione di emergenza Covid ha dato impulso alla dematerializzazione delle ricette mediche. Infatti, per assicurare la disponibilità di farmaci ai soggetti più fragili e, in generale, ridurre l’afflusso di pazienti negli studi medici, sono state messe in atto più misure per la dematerializzazione delle prescrizioni e del promemoria cartaceo.
L’ultima, in ordine temporale, è la nota del 14 maggio 2020, che chiarisce i dubbi riguardo la possibilità di ricomprendere i medicinali a base di sostanze stupefacenti e psicotrope, inclusi quelli destinati alla terapia del dolore, nelle prescrizioni dematerializzate.
La Circolare chiarisce che sono prescrivibili con ricetta dematerializzata i medicinali a base di sostanze stupefacenti e psicotrope incluse nelle sezioni B, C, D, E della tabella dei medicinali e i medicinali con forte attività analgesica, previsti dall'allegato III-bis, per il trattamento di pazienti affetti da dolore severo, contrassegnati nella sezione A della tabella dei medicinali con (**).
Restano escluse dalla materializzazione le ricette per la prescrizione di medicinali compresi nella sezione A della tabella dei medicinali, con indicazioni diverse dalla terapia del dolore.
Con la Circolare vengono specificate le modalità e i tempi di attuazione della dematerializzazione delle ricette per la prescrizione di farmaci stupefacenti.
Alla nota Circolare del 14 maggio ha fatto seguito la nota 28 luglio 2020 contente ulteriori chiarimenti.
Tra le altre misure adottate durante l’emergenza Covid-19 per favorire la diffusione della ricetta elettronica:
Data di pubblicazione: 15 maggio 2020 , ultimo aggiornamento 29 luglio 2020