Bufale e disinformazione sono molto pericolose quando riguardano la salute e spesso non è facile distinguerle tra milioni di informazioni. In queste pagine facciamo chiarezza sulle fake news più diffuse, smentendole alla luce delle evidenze disponibili.
Tutte le informazioni sono verificate dagli esperti del ministero della Salute e/o dell’Istituto superiore di sanità e sono basate su evidenze scientifiche, normative, documentazioni nazionali e internazionali disponibili alla data di pubblicazione di ogni notizia.
Il vaccino fa venire il COVID-19. Quasi tutti i positivi al virus sono vaccinati
I vaccini attualmente utilizzati in Italia nella campagna vaccinale sono basati su tecnologie che non prevedono l’utilizzo del SARS-CoV-2 vivo con capacità infettante. L’eventuale sviluppo della malattia dopo la vaccinazione può quindi essere dovuto solo a un’infezione naturale del virus contratta indipendentemente dal vaccino. (Fonte: Istituto Superiore di Sanità).
Il clima caldo uccide il virus. Basta mettersi al sole pieno per prevenire l’infezione
Non esistono evidenze scientifiche che esporsi al sole, o vivere in Paesi a clima caldo, prevenga l’infezione da SARS-CoV-2. Focolai di COVID-19 sono stati registrati anche in Paesi con clima caldo e/o durante la stagione estiva.
COVID-19 si diffonde attraverso il respiro e le goccioline di saliva, quindi non occorre disinfettare oggetti e superfici
SARS-CoV-2 si diffonde principalmente tramite goccioline respiratorie, compresi gli aerosol di una persona infetta che starnutisce, tossisce, parla, canta o respira in prossimità di altre persone. Le goccioline, compresi gli aerosol, possono essere inalate o depositate nel naso, nella bocca o negli occhi. Per questo è estremamente importante garantire l’aereazione degli spazi chiusi. Più raramente, l'infezione può essere dovuta al contatto con superfici contaminate da goccioline.
Questo significa che se tocchiamo con le mani oggetti, o superfici, su cui si sono depositate secrezioni respiratorie di persone infette e poi le portiamo a bocca, naso o occhi, possiamo infettarci per via indiretta. Per questo è raccomandata, oltre al lavaggio frequente delle mani, la pulizia e la disinfezione regolare delle superfici, ed in particolare delle superfici toccate frequentemente (ad esempio maniglie, corrimani, telecomandi, interruttori della luce, etc.) come strumento di prevenzione e contrasto alla diffusione del virus.
Per ulteriori informazioni
Effettuare lavaggi nasali con soluzioni saline previene l’infezione da SARS-CoV-2
Se mangio più proteine produco più anticorpi e potenzio le difese immunitarie
No, non ci sono attualmente evidenze scientifiche che aumentare l'assunzione di proteine con la dieta apporti benefici per il sistema immunitario. È necessario porre sempre molta cautela prima di iniziare una dieta iperproteica, poiché questo tipo di alimentazione può avere conseguenze per la salute (come l’insorgenza di patologie renali) ed eccessi di carne e proteine possono aumentare il rischio di sviluppare alcune forme tumorali. Il “fai da te” è dunque sempre da evitare. Un’alimentazione varia ed equilibrata è la base per uno stile di vita salutare.
SARS-CoV-2 provoca infertilità, soprattutto negli uomini
No, non ci sono evidenze scientifiche che l’infezione da SARS-CoV-2 causi infertilità maschile o femminile.
La terza dose di vaccino mi protegge dall’infezione da Sars-CoV-2 già dopo poche ore dalla somministrazione
Tutti i vaccini necessitano di un certo periodo di tempo per svolgere la loro azione e fornire protezione nei confronti dei virus. I dati fin qui acquisiti sulla dose di richiamo mostrano un tempo medio di circa 7 giorni per rafforzare la capacità di risposta del nostro sistema immunitario e garantire un’efficacia del 90% nel prevenire malattia severa e morte.
SARS-CoV-2 è un ceppo di virus dell'influenza che è mutato
La malattia COVID-19 è causata da SARS-CoV-2, un virus emerso alla fine del 2019 attraverso un salto di specie (da una specie animale all’uomo) e che si è diffuso molto rapidamente in tutto il mondo. Poiché SARS-CoV-2 è un nuovo virus, che incontra per la prima volta la specie umana, all'inizio della pandemia l'intera popolazione umana era potenzialmente suscettibile all'infezione da SARS-CoV-2 e, quindi, alla malattia COVID-19.
Il SARS-CoV2 non è un virus influenzale bensì un coronavirus, fa parte cioè di una famiglia di virus conosciuta e che solitamente si diffonde nelle stagioni invernali causando raffreddore e sindromi parainfluenzali.
A differenza degli altri coronavirus, il SARS-CoV2 non trovando barriere immunitarie ha prodotto sin da subito esiti clinici importanti nella popolazione infettata, causando il COVID-19 e causando molti ricoveri e decessi in tutto il mondo.
Sia i coronavirus sia i virus influenzali si diffondono principalmente attraverso particelle grandi e piccole contenenti virus che vengono espulse quando le persone con la malattia tossiscono, starnutiscono o parlano.
Il virus che causa COVID-19, soprattutto dopo le più recenti mutazioni, si diffonde molto più facilmente di quelli che causano l'influenza e resta molto temibile a causa dei quadri sintomatologici, acuti e cronici, che causa nell’ospite.
I repellenti contro le zanzare proteggono dal virus perché evitano che questi insetti ci pungano e possano infettarci
I repellenti contro le zanzare non proteggono dal virus Sars-CoV-2. Il nuovo coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso le goccioline generate quando una persona infetta tossisce o starnutisce, o attraverso goccioline di saliva o secrezioni dal naso, non attraverso le punture di zanzara.
Le mosche possono diffondere l’infezione da coronavirus
Ad oggi non ci sono evidenze scientifiche che indichino che le mosche possano diffondere il nuovo coronavirus. Il virus si diffonde principalmente attraverso le goccioline che si generano quando una persona parla, tossisce o starnutisce (droplets). Ci si può infettare anche toccando prima superfici contaminate e poi toccandosi occhi, naso e bocca senza lavarsi le mani. Per proteggersi dall’infezione si raccomanda di disinfettare le superfici toccate frequentemente, lavarsi spesso le mani e mantenere la distanza di almeno 1 metro dagli altri.