saluteinforma
Carattere:
Contrasto:
-->]]>Adottare uno stile di vita salutare significa ad esempio, seguire nel corso di tutta la vita, una corretta alimentazione per evitare lo sviluppo di tante malattie. Pensiamo all'obesita', al soprappeso, alle malattie cardiovascolari, al diabete alimentare e ad alcune forme di tumore. Seguire il modello alimentare della "dieta mediterranea" basato sul consumo bilanciato di frutta, verdura e legumi e con pochi grassi pericolosi per la salute è fondamentale cosi' come lo e' l'attivita' fisica. Il corpo umano e' fatto per muoversi, e' sufficiente anche una passeggiata giornaliera di almeno 30 minuti. Il movimento e' un grande alleato e fa guadagnare salute.
Altro elemento importante di un corretto stile di vita e' non fumare, perche' il fumo fa male, e' correlato a moltissime e gravi patologie. Per un corretto stile di vita e' essenziale anche non abusare di alcol. L'abuso di alcol e' legato allo sviluppo di malattie come la cirrosi epatica, i tumori e le patologie dell'apparato cardiovascolare. Inoltre si stima che il 37% degli incidenti stradali sono attribuiti alla guida in stato di ebrezza.
Bisogna promuovere nelle persone lo sviluppo di una cultura della responsabilita' della propria salute in tutti gli ambiti perche' essere curati e' un diritto ma stare bene e' anche una propria responsabilita'.
Beatrice Lorenzin
]]>Guarda il video "Lorenzin, con gli anziani per promuovere la salute"
]]>Lorenzin: "Anziani detentori di valori e di rispetto"
Invecchiamento, Lorenzin: Ripensare modello sociale
Bambini e vaccinazioni, Lorenzin: anziani esempi per i figli
]]>29 novembre 2014 - Medico Italiano affetto da Ebola ricoverato il 25 Novembre presso l'Istituto Spallanzani di Roma - Bollettino medico n. 5
28 novembre 2014 - Medico Italiano affetto da Ebola ricoverato il 25 Novembre presso l'Istituto Spallanzani di Roma - Bollettino medico n. 4
27 novembre 2014 - Medico Italiano affetto da Ebola ricoverato il 25 Novembre presso l'Istituto Spallanzani di Roma - Bollettino medico n. 3
26 novembre 2014 - Medico italiano affetto da ebola ricoverato il 25 Novembre presso l'Istituto Spallanzani di Roma - bollettino medico n. 2
25 novembre 2014 - Medico italiano affetto da ebola ricoverato oggi presso l'Istituto Spallanzani di Roma
24 novembre 2014 - Comunicato stampa emergenza Ebola n. 1
24 novembre 2014 - Trasferimento allo Spallanzani di un medico italiano positivo al virus Ebola
Il Ministero della Salute ha attivato, a partire dal 12 novembre 2014, il numero di pubblica utilita' 1500 per rispondere ai quesiti di operatori e di cittadini sull'epidemia da virus Ebola.
Il servizio, attivo tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 18.00, compresi sabato, domenica e festivi, prevede due livelli di risposta: il primo, costituito da circa 40 operatori che risponderanno a tutti i quesiti base dei cittadini e un secondo, costituito da 60 professionisti sanitari tra medici, veterinari, chimici e farmacisti, i quali risponderanno a domande di carattere tecnico-scientifico.
]]>Bisogna imporre un radicale cambiamento. La prevenzione comporta un atteggiamento di vita diverso, che deve iniziare fin dall'eta' scolare. L'educazione sanitaria deve entrare nelle pratiche di vita, essere inserita nei curricula scolastici.
E' per questo che abbiamo voluto inserire questa giornata nell'Agenda del Semestre di Presidenza Italiana e, insieme alle forze politiche e scientifiche dell'Unione, porteremo il tema vaccinale nelle conclusioni del Consiglio di Dicembre."
]]>La salute non è un tema regionale o nazionale ma un problema e una questione mondiale.
È inimmaginabile pensare ai temi della salute soltanto vedendo quello che accade nella propria casa.
L’agenda intende proporre un meccanismo condiviso di identificazione e contrasto del rischio epidemico determinato da patologie nuove e riemergenti che possono diffondersi con grande velocità per l’incremento globale dei viaggi e dei commerci.
Le minacce alla salute originano da almeno 5 fonti:
· la nascita e la diffusione di “nuovi” agenti patogeni;
· la globalizzazione dei viaggi e dei consumi alimentari;
· l'aumento di agenti patogeni resistenti ai farmaci;
· il rischio di rilascio accidentale o intenzionale di agenti patogeni dai numerosi laboratori di ricerca e sviluppo che vari Paesi hanno attivato;
· l'acquisizione da parte di terroristi di pratiche per lo sviluppo e l'uso di agenti biologici come armi.
Questa leadership deriva dalla solida consapevolezza dell’importanza delle vaccinazioni quali strumento di prevenzione e di lotta alle malattie infettive e dalla coscienza che nel nostro Paese la cultura delle vaccinazioni ha radici profonde ed il nostro sistema sanitario e vaccinale è tra i migliori al mondo.
Essa deriva anche dalla peculiarita’ del nostro sistema, che prevede la piena integrazione tra sistemi vaccinari umano e animale, in coerenza con l’approccio ‘One Health’, raccomandato dalla ricerca e dalle agenzie internazionali. L’Italia ha adottato questo approccio fin dalla nascita del proprio sistema sanitario: le vaccinazioni animali rappresentano un caposaldo fondamentale del sistema vaccinale nazionale soprattutto alla luce della situazione epidemica circostante il nostro Paese, in area Mediterranea, che il sistema sanitario nazionale riesce ad arginare, proteggendo il patrimonio zootecnico italiano e garantendo la qualita’ complessiva della filiera alimentare. Questo come sapete rappresenta un ulteriore fondamentale elemento a dimostrazione del ritorno economico dell’investimento sanitario.
In Italia le vaccinazioni vengono inserite nel Calendario Nazionale dopo un’ampia consultazione che coinvolge tutte le Istituzioni e le principali Società scientifiche interessate nelle attività vaccinali e includono, oltre ai criteri di efficacia e di sicurezza, anche valutazioni di tipo socio-economico e di Health Technology Assessment.
La Commissione Europea ha sempre posto attenzione alla prevenzione delle malattie infettive, promuovendo lo scambio di buone pratiche e di esperienze relative a programmi vaccinali tra i Paesi Membri. Tuttavia l’area delle immunizzazioni è caratterizzata da scarso impegno politico da parte di alcuni Stati Membri. Vi è spesso insufficiente comprensione del valore delle vaccinazioni sia tra i sanitari sia nel pubblico.
Proprio in occidente e in Europa dove le vaccinazioni hanno comportato l’eradicazione e la scomparsa di ceppi di alcune patologie che hanno provocato milioni di morti, oggi c’è una falsa sicurezza. Purtroppo a causa di vari fattori c’è stato un abbassamento del livello di guardia e questo è il motivo per cui in Italia abbiamo insistito per porre il tema delle vaccinazioni non solo al centro del dibattito italiano ma anche del dibattito europeo.
A fronte degli innegabili benefici derivanti dai programmi vaccinali di routine, si sta assistendo, a livello globale, ad un progressivo aumento del numero di genitori che manifestano perplessità in merito alla sicurezza dei vaccini ed alla reale necessità di sottoporre i propri figli alle vaccinazioni oggetto di specifiche raccomandazioni nazionali. Tali dubbi, alimentati anche dalla pseudoscienza o dalla inadeguatezza di alcuni operatori sanitari, conducono alla scelta di posticipare la somministrazione delle vaccinazioni o, addirittura, di rifiutarle, esponendo i figli al rischio inaccettabile di contrarre malattie infettive prevenibili da cui possono originare fiammate epidemiche che coinvolgono anche altri gruppi di popolazione.
Uno di questi casi è quello del morbillo, abbiamo avuto nel 2012 il picco in Inghilterra nel 2011 alcuni casi gravi in Italia ma è come se di morbillo non si morisse, quindi c’è un abbassamento del livello di soglia di percezione del rischio che è un abbassamento che ci preoccupa. Nonostante le griglie dei LEA che noi abbiamo in Italia dal 2001 al 2012 per quanto riguarda le vaccinazioni infantili possiamo dire che siamo ampliamente sopra il 90% in tutte le Regioni. Ma il nostro obiettivo è arrivare al 100%.
Questi ed altri aspetti sono stati affrontati con le “Conclusioni sulla vaccinazione infantile”, adottate dal Consiglio nel giugno del 2011, che hanno anche segnato il percorso per il rafforzamento delle politiche vaccinali all’interno dell’Unione. In particolare, è stata ribadita l'importanza di mantenere elevate coperture per le vaccinazioni infantili, migliorare la sorveglianza delle malattie prevenibili con vaccino e avere degli strumenti che consentano la registrazione, a livello locale/nazionale, delle vaccinazioni effettuate ed il monitoraggio del tasso di copertura vaccinale a livello non solo nazionale, ma anche europeo.
Tra le azioni prioritarie, sono state individuate, in particolare:
a) la gratuità per la popolazione target delle vaccinazioni incluse nel calendario vaccinale, prioritariamente a favore di quelle vulnerabili e, quindi, a carico del sistema sanitario; tant’è vero che noi anche nelle discussioni dell’Informale dei Ministri a Milano abbiamo avuto una particolare attenzione alle classi più vulnerabili della societa’.
b) la richiesta del dissenso informato ai genitori che rifiutano le vaccinazioni previste nell’infanzia e la verifica dello stato immunitario al momento della prima iscrizione alla scuola dell’infanzia o elementare (azione, questa, non ancora introdotta in Italia);
c) la disponibilità di nuove ed ulteriori occasioni per l’offerta delle vaccinazioni, allo scopo di migliorare l’accessibilità di questo importantissimo strumento di prevenzione (es. giornate di immunizzazione o campagne di vaccinazioni nelle scuole) e, più generale, la semplificazione dell’accesso alla vaccinazione, con il superamento di barriere di natura burocratica, sociale e culturale; a questo proposito durante un altro gruppo di lavoro del Semestre cioè quello dedicato alla salute della donna, abbiamo constatato non soltanto l’importanza di continuare a promuovere la vaccinazione del papilloma virus tra le ragazze, ma anche tra i ragazzi proprio per la modalità di diffusione, per le cause di infertilità a livello maschile. Quindi abbiamo necessità di adattare le campagne di vaccinazione rispetto alle trasformazioni di costume che abbiamo all’interno delle nostre società.
d) il contrasto alle lobby degli anti-vaccinatori, con campagne informative e di comunicazione efficace, basate su logiche e strategie innovative perché è evidente che i genitori si affidano a una comunicazione che in molti casi è orientata dai social network e da internet cosi come abbiamo visto sia veramente importante avere un’azione di formazione costante anche nei nuovi medici e quindi di quelli che sono gli operatori come i medici di famiglia e i pediatri. Nelle griglie LEA se noi abbiamo una situazione di fatto di stabilità e di soddisfazione per le vaccinazioni dei bambini non possiamo dire lo stesso per quanto riguarda le vaccinazioni nelle persone anziane. Se andiamo a visionare i dati delle regioni dal 2001 al 2012 vediamo che in molte Regioni si è avuto un picco negativo delle vaccinazioni delle persone anziane e delle persone nelle fasce vulnerabili. Faccio un esempio in Friuli Venezia Giulia è passata dal 71,10 % del 2001 al 55,20% del 2012 quindi con un picco negativo. Sarebbe poi interessante confrontare i dati delle mancate vaccinazioni delle persone anziane con l’incidenza letale delle malattie su queste persone.
Credo fermamente che sia necessario mettere in atto una serie di azioni concrete sul piano delle vaccinazioni volte a:
· affermare il ruolo cruciale della promozione della salute e della prevenzione come fattori di sviluppo della società e di sostenibilità del welfare, in particolare alla luce delle dinamiche demografiche che la caratterizzano e in coerenza con l’approccio One Health che ho gia’ ricordato;
· adottare un approccio di sanità pubblica che garantisca equità e contrasto alle diseguaglianze;
· esprimere la visione culturale nei valori, obiettivi e metodi della sanità pubblica (maturata anche attraverso le esperienze dei due precedenti PNP) di una “prevenzione, promozione e tutela della salute” che pone le popolazioni e gli individui al centro degli interventi con la finalità di conseguire il più elevato livello di salute raggiungibile;
· basare inoltre gli interventi di prevenzione, promozione e tutela della salute sulle migliori evidenze di efficacia, implementati in modo equo e che siano programmati per ridurre le diseguaglianze;
· riportare l’immunizzazione al centro delle politiche di prevenzione, sia a livello italiano che a livello internazionale;
· accettare e gestire la sfida della costo-efficacia degli interventi, dell’innovazione, della governance;
· perseguire per i professionisti, la popolazione e gli individui lo sviluppo di competenze per un uso appropriato e responsabile delle risorse disponibili.
Noi spesso ci confrontiamo con situazioni paradossali, da una parte abbiamo una grandissima fiducia nella tecnologia, nell’innovazione e nella ricerca scientifica e guardiamo con la massima focalizzazione alle nuove cure poi dimentichiamo le basi dell’igiene. Tali basi si fondano sulle vaccinazioni. Il tema dell’immunizzazione non solo non è un tema superato, bensì di grandissima attualità, destinato a diventare sempre piu’ attuale in un mondo globalizzato.
Credo che su questo l’Italia potrà giocare una strategia importantissima nell’area mediterranea, portando la nostra esperienza antica a livello globale.
Per concludere vorrei ricordare che non ci si deve ricordare dell’importanza delle vaccinazioni solo quando si ha paura di una malattia ma è opportuno considerarle alla base della prevenzione."
]]>Guarda il video delle adesioni dei sindaci al convegno ANCI 2014
]]>Nell'ambito della 11° edizione del Premio Arete', nella Giornata della Comunicazione Responsabile celebrata lo scorso 21 novembre a Milano, l'Agenzia Italiana del Farmaco AIFA ha vinto la "medaglia di bronzo" per la campagna di comunicazione su farmaci e gravidanza "Per Te e per Me, Mamma" su quasi 200 progetti di comunicazione presentati.
La stessa responsabilita' che viene richiamata nella campagna gravidanza per segnalare alle donne in stato interessante che preservare o ripristinare il loro buono stato di salute e' piu' che mai importante per garantire il benessere del bambino in grembo, un tutt'uno inscindibile con la mamma nei nove mesi di gestazione. A sei mesi dal lancio della campagna e del sito farmaciegravidanza.gov.it, giunto a oltre 31.500 utenti unici, questo riconoscimento incoraggia sulla strada intrapresa della creazione di maggiore consapevolezza sull'uso responsabile del farmaco e sulla sua corretta "cultura". Attivita' che nelle prossime settimane sara' rinforzata con la veicolazione dell'opuscolo sull'impiego dei farmaci e in gravidanza in allegato ai principali settimanali e inserti della stampa nazionale e delle riviste medico-scientifiche di settore, per raggiungere in modo capillare sul territorio il maggior numero di cittadini e specialisti e lasciare loro un semplice strumento di informazione sulle patologie ricorrenti o intercorrenti in gravidanza e il loro trattamento farmacologico disponibile.
]]>Lorenzin:"Bisogna rilanciare le campagne di sensibilizzazione sia su AIDS che sulle infezioni sessuali o sul tabagismo"
]]>
Lorenzin: "Non bisogna abbassare la guardia ma rendere le campagne di sensibilizzazione continue"
]]>Solidarieta' al lavoro. Medici dello Spallanzani di Roma e dell'@ItalianAirForce con @cecilia_strada.
]]>Lorenzin: Ripensare al nostro modello sociale per aiutare la "forza della societa'" gli anziani!
]]>Guarda il video dell'intervista del Ministro Lorenzin a Rai News 24
Guarda il video del Carabinieri NAS
]]>Contina a leggere la rubrica del Ministro sul settimanale "Tutto"
]]>Titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio del vaccino e' la Novartis Vaccines and Diagnostic srl. con sede a Siena.
Consulta le notizie sul sito dell'AIFA
]]>Continua a leggere l'intervista del Ministro Lorenzin sul giornale "Cor.Com"
]]>E' la riunione del Consiglio occupazione, politica sociale, salute e consumatori (EPSCO), il quale si adopera per aumentare i livelli di occupazione e migliorare le condizioni di vita e di lavoro garantendo un livello elevato di salute umana e di protezione dei consumatori all'interno dell'UE.
Due delle quattro riunioni annuali sono esclusivamente dedicate alle politiche della salute.
L'evento e' sotto l'egida della Presidenza Italiana dell'Unione Europea ed e' parte di una piu' ampia strategia della Commissione Europea per sostenere la diffusione dei risultati del Programma dell'Unione Europea per la Salute.
]]>Secondo una stima della Commissione Europea, supportata dall'Organizzazione Mondiale della Sanita', l'Europa prevede entro il 2020 una carenza di 1.000.000 operatori sanitari. L'obiettivo generale di questa azione e' la creazione di una piattaforma di scambio e collaborazione tra gli Stati Membri Europei per preparare il futuro della pianificazione delle Professioni Sanitarie.
]]>Prova scritta, orale e pratica:
4 dicembre 2014, ore 8:30
I candidati invitati a partecipare a dette prove saranno convocati tramite formale lettera da parte dell'Ufficio competente.
]]>Per l'anno 2012 vengono diffuse, le elaborazioni sull'ortofrutta, sui cereali, su alcuni prodotti trasformati, quali olio e vino, costituenti importanti della dieta italiana e mediterranea, le elaborazioni riguardanti i baby food, quelle relative ad altri prodotti (trasformati di frutta, ortaggi, cereali, le spezie, i semi, etc), i risultati del piano coordinato comunitario e i prodotti di origine biologica e alcuni alimenti di origine animale.
]]>Nell'ambito dell'area progettuale sono state individuate sette linee di intervento, che rappresentano una priorita' di governo, sono coerenti con le disposizioni del Piano Nazionale della Prevenzione, e rilevanti per la sanita' pubblica (anche in termini di numerosita' e proporzione di popolazione potenzialmente beneficiaria).
Approfondisci il programma delle attivita' per l'anno 2014
]]>