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Comunicato n. 142
Data del comunicato 22 settembre 2014

MINISTRO LORENZIN AL CONVEGNO AIFA SU “INNOVATIVE SYSTEMS AND HEALTH HORIZONS - SYSTEMS OF INNOVATION AT THESERVICE OF PATIENTS”

Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin è intervenuta oggi al convegno dell’AIFA dedicato al tema “INNOVATIVE SYSTEMS AND HEALTH HORIZONS - SYSTEMS OF INNOVATION AT  THE SERVICE OF PATIENTS”.

Di seguito una sintesi dell’intervento del Ministro.

“Quanta strada abbiamo fatto da quando la chinina, una delle prime sostanze medicamentose, fu preparata industrialmente segnando la nascita dell'industria chimico-farmaceutica in Europa? Possiamo quantizzare il progresso messo in atto dalla scoperta della penicillina in poi?

Ai tempi di queste scoperte, l’Europa non esisteva e la parola globalizzazione, intesa come processo multidimensionale e di interdipendenza, era solo un miraggio. Oggi lo scenario è profondamente cambiato.

L’invecchiamento della popolazione, i fattori legati agli stili di vita, l’aumento della aspettativa pubblica, i progressi nel campo della medicina e della tecnologia, la medicina personalizzata cui si accompagnano l’aumento del prezzo dei medicinali; sono questi solo alcuni dei cambiamenti che tutti i SSN si trovano attualmente a dover affrontare e non possono farlo senza una visione comunitaria. Oggi l'Unione Europea ha, infatti, l’obiettivo di facilitare la cooperazione e lo scambio di informazioni scientifiche tra gli Stati membri nell'ambito di una rete volontaria che collega le Autorità e gli organismi responsabili della valutazione delle tecnologie sanitarie designati dagli Stati membri nazionali.

Partendo dalle principali evoluzioni in atto in Europa nel processo di autorizzazione all’immissione in commercio, devono pertanto essere approfonditi l’impatto e le ripercussioni sulle successive fasi di valorizzazione di ogni nuovo prodotto medicinale.

Ciò che ci interessa in particolare è mettere a confronto le principali strategie adottate dai sistemi assistenziali per coniugare le incertezze sul profilo di “relative effectiveness”, rispetto alla necessità di definire il preciso valore di un medicinale.

Sia i sistemi assistenziali e che quelli Regolatori hanno sviluppato strumenti atti a raccogliere sempre maggiori evidenze circa il profilo di efficacia e sicurezza di un medicinale una volta che questo si trovi effettivamente nella disponibilità clinica. L’individuazione di tali strumenti può permettere di disegnare strategie di efficientamento indispensabili a garantire la sostenibilità dei sistemi assistenziali pur mantenendo la competitività dell’Europa rispetto agli altri contesti produttivi mondiali.

Nello scenario attuale è assolutamente necessario incoraggiare e promuovere sia il dialogo tra le Istituzioni che quello tra i sistemi industriali e assistenziali, al fine di riorganizzare i modelli esistenti in modo da rendere effettivamente sostenibili i costi delle cure future.

Il dialogo cui dobbiamo ambire, e di cui abbiamo tutti bisogno, deve essere precoce e partire fin dalle prime fasi di sviluppo di un farmaco così da permettere di ridurre il margine di errore nella progettazione degli studi e favorire il buon esito dei processi, contenendo tempi e costi, con la finalità di rendere accessibili ai pazienti, medicinali innovativi in tempi sempre più rapidi. L’Agenzia Italiana del Farmaco ad esempio ha riconosciuto da tempo il ruolo cruciale dello scientific advice, incrementando le proprie attività di consulenza scientifica, mettendo a disposizione delle aziende che ne facciano richiesta, supporto scientifico e metodologico per la definizione e lo sviluppo delle sperimentazioni e pareri sulla congruità della documentazione in relazione alla specifica procedura, in qualunque fase del ciclo di vita di un farmaco. 

È fondamentale quindi rafforzare la cooperazione tra tutti i soggetti coinvolti nel processo di introduzione di nuovi medicinali, mantenendo però la specificità di ognuno e delle singole fasi nella valorizzazione della visione d’insieme dell’intero flusso.

Questo approccio corale si avvale dell’apporto dell’HTA, ovvero la metodologia in cui scienza, politiche di welfare ed economia sono i fili conduttori di una gestione efficace e condivisa delle valutazioni regolatorie; in altre parole, un approccio multidisciplinare dell’innovazione. L’HealthTechnology Assessment è nato per fornire una risposta operativa al divario tra le risorse limitate del Sistema Sanitario, la crescente domanda di salute e l’innovazione tecnologica, prendendo in considerazione sia gli aspetti clinici che quelli economici, organizzativi, etici e sociali, seppur lo stesso HTA sia oggi messo in seria discussione della difficoltà di dare risposte concrete alle questioni poste dall’avvento di nuove e promettenti terapie i cui prezzi sono evidentemente non sostenibili per alcun sistema assistenziale.  

Istituzioni che governano la spesa, industria e associazioni dei cittadini e dei pazienti - che ringrazio per la partecipazione a questa giornata -: siamo tutti attori protagonisti del sistema, lo stesso sistema che ha conseguito la finalità di rendere disponibili medicinali innovativi, sicuri ed efficaci a tutti.

C’è in questo senso l’assoluta volontà di promuovere convergenze tra Istituzioni e Industria per affrontare la delicata sfida di allineare le aspettative dei regolatori, degli istituti di HTA, dei sistemi assistenziali , delle Aziende e dei cittadini.

Noi vogliamo confrontarci e collaborare nell’unico interesse di assicurare ai pazienti da un lato un accesso rapido alle cure, dall’altro un accesso quell’appropriatezza nell’uso delle risorse indispensabile a garantire che quelle stesse cure siano disponibili per tutti.

Intendiamo quindi proseguire nel dibattito e nel confronto sui quali passi concreti debbano essere fatti. Il contributo dell’AIFA è quindi fondamentale poiché conosce la grammatica del contesto mondiale e poiché, grazie al suo background e al suo rapporto diretto con i tutti i payers, è impegnata a garantire continuità d’azione tra l’ambito scientifico, quello economico e, non da ultimo, quello umano, accendendo da sempre i riflettori sull’importanza di mettere i pazienti e le proprie storie al centro del sistema salute.

Il senso di questo incontro è sfruttare iniziative europee già in corso, come quelle sui sistemi di rimborso condizionato o sul sistema di adaptive licensing proposto dall’EMA per evitare la duplicazione di dati e mettere insieme diverse esperienze a livello dei singoli Stati così da validare e consolidare i risultati comuni.

Per raggiungere questi risultati non possiamo e non vogliamo fare a meno dell’esperienza del mondo dell’industria e del fondamentale punto di vista dei pazienti, il cui apporto diventa indispensabile per calibrare modelli di azione sempre più focalizzati.

Dialogo quindi, e scambio di esperienze.

Le Agenzie Regolatorie dell'UE si stanno impegnando a promuovere l'innovazione, e vi è la necessità di rafforzare il sostegno in un panorama in cui la R&S è in continua evoluzione così come vi è l’urgenza di consolidare il ruolo guida dell'UE sulla scena mondiale.

 Un network però funziona solo se si basa sul principio del buon governo i cui valori guida siano trasparenza, obiettività, indipendenza, correttezza delle procedure e costante consultazione con le parti interessate.”

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Data di pubblicazione: 22 settembre 2014, ultimo aggiornamento 22 settembre 2014