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Comunicato n. 159
Data del comunicato 13 luglio 2011

"Acquaticità e sicurezza 0-12. Dai primi bagnetti alla prima scoperta del mare"

Sommario:

L’annegamento è tra le prime cause di mortalità accidentali

3 milioni ogni anno i  bambini e adolescenti sono vittime di infortuni in acqua e rischiano di annegare

Il 43% circa degli italiani non sa nuotare o nuota in modo approssimativo

Il 50% ha paura dell’acqua alta

Anche per il 2011 il Ministero della Salute è a fianco dell’Associazione Acquatic Education per la campagna sociale di sensibilizzazione “Acquaticità e Sicurezza 0/12 anni -  Dai primi bagnetti alla prima scoperta del mare”.

L’iniziativa, promossa dall’associazione Acquatic Education e ideata da Nicola Brischigiaro, pluricampione mondiale di immersione in apnea e tra i massimi esperti in educazione acquatica familiare,  tocca una tematica importantissima: gli annegamenti e i semi-annegamenti.

L’annegamento è tra le prime cause di mortalità accidentali ed ogni anno, nel mondo, 3 milioni di bambini sono vittime di infortuni in acqua e rischiano di annegare.

Con lo slogan “Con Tuo figlio in acqua devi sempre sapere cosa fare” la campagna si rivolge proprio ai genitori, sottolineando il ruolo importante che essi svolgono per la sicurezza in acqua dei loro bambini, dai primi bagnetti alla prima scoperta del mare. In particolare l’iniziativa prevede una specifica sensibilizzazione sui mezzi di informazione nazionali (carta stampata – tv – radio – web), la diffusione di uno spot TV e radio di 30” e la creazione di una “Guida” in DVD  e PDF suddivisi per fasce di età e location (casa, piscina, mare lago e fiume) ove i genitori troveranno tutte le procedure teoriche e pratiche per la fruizione dell’ambiente acquatico.

Varie ASL in Italia stanno sostenendo l’iniziativa  distribuendo gratuitamente nei reparti di maternità la Guida in DVD alle neo mamme. Inoltre i genitori potranno entrare nel sito internet www.educazioneacquatica.itvedere lo spot, scaricare gli MP3 con i consigli generali, la Guida in PDF e richiedere il DVD.

APPROFONDIMENTI

La campagna ha ricevuto notevoli attenzioni da parte delle istituzioni ed è basata sul rapporto mondiale sulla prevenzione degli infortuni nei bambini dell’OMS (il primo su questo tema). 

Purtroppo ogni anno in Europa sono infatti circa 5.000 i bambini tra 1 e 4 anni che perdono la vita per annegamento e nel mondo sono circa 175.000 le vittime tra 0-17 anni. L’Italia con il suo clima mite, i suoi 8.000 km di coste, laghi e fiumi balneabili è uno dei paesi potenzialmente maggiormente esposti a questo fenomeno. E’ quindi prioritario, sensibilizzare, istruire ed educare, nel modo più consono, più dinamico e duraturo, coloro che per primi devono sovrintendere alla sicurezza acquatica dei bambini: i genitori.       

La campagna ha ricevuto notevoli attenzioni da parte delle istituzioni ed è basata sul rapporto mondiale sulla prevenzione degli infortuni nei bambini dell’OMS (il primo su questo tema). 

I DATI SUGLI INCIDENTI IN ACQUA

 

Sono circa 3 milioni ogni anno i  bambini e adolescenti vittime di infortuni in acqua a rischio di annegamento.

Nei paesi industrializzati la maggior parte degli annegamenti e semiannegamenti che coinvolgono i bambini avvengono nelle minipiscine - piscine private e pubbliche.

Secondo l’Oms ogni anno, in Europa, perdono la vita circa 5.000 bambini tra 1 e 4 anni e, in tutto il mondo, sono circa 175.000 i decessi dovuti all’annegamento tra 0-17 anni. I dati indicati sono elaborati per difetto, in quanto molti paesi non raccolgono specificatamente i dati sugli annegamenti.

Per quanto riguarda i semiannegamenti che  richiedono ospedalizzazione o trattamenti di emergenza, non si hanno dati specifici in merito ma secondo alcuni studi essi superano in modo altamente significativo gli annegamenti.  Inoltre le conseguenze di un semiannegamento sono spesso invalidanti e i bambini che sopravvivono spesso riportano danni fisici e cerebrali per tutta la vita (paraplegia, deficit neurologici ed altre patologie correlate).

In Italia, secondo dati dell’Istituto Superiore di sanità, dal 1969 al 1998 sono morte per annegamento 24.496 persone. Oggi l’Italia è citata dal rapporto dell’OMS come un paese virtuoso e abbastanza sicuro, ma ancora oggi:

  • il 43% circa degli italiani non sa nuotare o nuota in modo approssimativo
  • il 50% circa degli italiani ha paura dell’acqua alta

 

L’OMS sottolinea che ogni paese dovrebbe disporre di una politica di controllo, monitoraggio e prevenzione legata ad obiettivi ambiziosi ma realistici della durata di 5-10 anni. La sensibilizzazione e l’educazione alla sicurezza acquatica è parte integrante delle linee guida dell’OMS.

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Data di pubblicazione: 13 luglio 2011, ultimo aggiornamento 13 luglio 2011