Nel corso di servizi finalizzati al contrasto delle frodi alimentari nel settore della ristorazione etnica, il NAS di Torino ha eseguito attività ispettiva presso tre ristoranti del capoluogo piemontese, uno giapponese e due cinesi. Ne è scaturita la denuncia di tre cittadini cinesi per concorso in tentata frode in commercio e detenzione per la somministrazione di alimenti in cattivo stato di conservazione. I militari hanno accertato che presso il ristorante giapponese gli alimenti impiegati nella preparazione dei piatti erano stati congelati in modo improprio, senza adottare idonea procedura di abbattimento della temperatura, in assenza di involucri idonei alla protezione e di indicazioni sulla natura, origine e data di congelamento del prodotto.  Sul menù, inoltre, non era data adeguata informazione dello stato di congelamento degli alimenti, cosicché i clienti erano indotti in inganno sulla natura fresca degli ingredienti.

L’autorità sanitaria, interessata sull’esito dei controlli, ha disposto l’immediata chiusura dei ristoranti cinesi fino al ripristino dei requisiti igienico-sanitari previsti dalla normativa di settore. I militari hanno sottoposto a sequestro oltre 200 kg di alimenti in cattivo stato di conservazione per un valore di 3 mila euro.

Sempre il Nas di Torino, nel corso di attività di un altro controllo nel settore della ristorazione, ha accertato che all’interno dei locali di un ex mobilificio, costituito da un capannone industriale su due piani per un totale di 32.000 metri quadri, veniva esercitata abusivamente, in assenza delle autorizzazione sanitarie e strutturali, attività di ristorazione. I militari hanno verificato che nel capannone si svolgevano feste, ricevimenti, eventi e manifestazioni culinarie che vedevano la partecipazione di centinaia di persone. Addirittura in occasione dei festeggiamenti della Pasqua ortodossa era attesa la presenza di oltre 1200 persone. La preparazione e somministrazione degli alimenti – alcuni rivenuti  in cattivo stato di conservazione - avveniva in assenza delle regole di sicurezza igieniche e sanitarie previste nel manuale di autocontrollo H.A.C.C.P. Al termine degli accertamenti del NAS, la locale Autorità giudiziaria, immediatamente interessata, ha emesso un decreto di sequestro preventivo d’urgenza,  prontamente eseguito dai Carabinieri, al fine di sottoporre a vincolo cautelativo l’edificio del valore di circa 2 milioni di euro.


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Data di pubblicazione: 6 aprile 2018, ultimo aggiornamento 6 aprile 2018