I Carabinieri dei NAS hanno da poco concluso la campagna di controlli disposta su scala nazionale dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute di Roma, nel settore del commercio di fitosanitari e prodotti per la zootecnia.

In tale contesto i NAS hanno effettuato numerose verifiche su rivendite di fitofarmaci e mangimifici in tutte le Regioni d’Italia. Al vaglio dei carabinieri l’etichettatura dei fitofarmaci, le modalità di stoccaggio e custodia, la verifica delle vendite ad acquirenti qualificati, le modalità di produzione e stoccaggio dei mangimi per animali da reddito.

In particolare il NAS di Pescara ha verificato che quattro attività di produzione, confezionamento e stoccaggio di mangimi zootecnici erano prive di autorizzazione all’esercizio e dei requisiti igienico-sanitari, strutturali e gestionali. Grazie agli elementi raccolti dai NAS in collaborazione con i Dipartimenti di Prevenzione delle varie ASL gli stabilimenti sono stati oggetto di provvedimento di sospensione emesso dall’Autorità Competente.

Sempre in provincia di Pescara i militari hanno localizzato un fabbricato di tipo industriale, risultato abusivo, adibito a deposito estemporaneo di mangimi semplici e composti. Le riscontrate carenze igienico sanitarie e strutturali, oltre che l’assenza di informazioni utili alla rintracciabilità, hanno imposto l’adozione del provvedimento di sequestro di oltre 40 mila chili di mangime e l’immediata chiusura del deposito.

Nella provincia di Teramo, invece, i NAS hanno segnalato alla Competente Autorità il legale rappresentante di una ditta specializzata nella rivendita di fitofarmaci, poiché priva di autorizzazione. Oltre ai fitofarmaci, nei locali dell’attività venivano commercializzati mangimi zootecnici, sia sfusi che confezionati, per i quali non è stato possibile ricostruire la filiera produttiva. Oltre 10 mila chili di prodotti mangimistici sono stati vincolati sanitariamente.

Sempre nella provincia di Teramo, i Carabinieri del NAS hanno individuato un deposito di mangimi in pessime condizioni igienico sanitarie, strutturali e gestionali in tema di autocontrollo aziendale che, dagli accertamenti, è risultato essere anche abusivo. Unitamente a personale del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL si è provveduto quindi a vincolare sanitariamente i mangimi impedendone l’immissione nella filiera della carne e a sospendere l’attività.

In provincia di Chieti gli ispettori del NAS hanno eseguito un maxi sequestro di mangimi ad uso zootecnico. Circa 145 mila chili tra i quali granaglie, orzo, farro e favino sono stati vincolati poiché rinvenuti in locali interessati da gravi carenze strutturali ed igienico-sanitarie per i quali, l’operatore del settore, ha omesso di impiantare ed applicare idonee procedure di autocontrollo aziendale.        

I valore dei sequestri ammonta a circa 4.000.0000 di euro, mentre ad alcune decine di migliaia le sanzioni amministrative contestate.

I controlli e la vigilanza dei Carabinieri dei NAS hanno interessato anche prodotti fitosanitari (c.d. “agrofarmaci”), che rappresenta un settore importante per le conseguenze che il loro utilizzo ha sull’ambiente, sugli animali e sugli alimenti in quanto essi vengono ampiamente impiegati in agricoltura per proteggere e conservare i vegetali, contrastare l’azione di organismi ed animali infestanti, favorire i processi vitali ed “eliminare” piante indesiderate.

L’utilizzo dei fitosanitari è regolamentato da specifiche disposizioni normative di derivazione comunitaria il cui scopo principale è la tutela della salute umana, degli animali e dell’ambiente nonché la sicurezza dell’operatore.

In tale settore il NAS di Catania al termine di un’ispezione igienico-sanitaria condotta presso un deposito di agrofarmaci ha denunciato il titolare perchè lo stabilimento risultava abusivo, con gravi carenze igienico-strutturali e adibito a stoccaggio di 7 tonnellate di fitosanitari del valore di 200 mila euro, immediatamente sottoposti a sequestro.

Il NAS di Salerno ha eseguito diverse ispezioni presso alcuni esercizi di rivendita di fitosanitari della provincia, sottoponendo a sequestro 4 tonnellate di prodotti chimici per un valore di diverse migliaia di euro, in quanto contraffatti e di provenienza illecita ovvero commercializzati in assenza di autorizzazione alla vendita.

I Carabinieri del NAS di Latina hanno ispezionato una rivendita di prodotti per l’agricoltura in provincia di Frosinone, procedendo al sequestro amministrativo di 230 confezioni di prodotti fitosanitari di varie tipologie e formulazioni, pari a circa 150 kg, per un valore di circa 6 mila euro. I prodotti sequestrati non potevano essere commercializzati in quanto alcuni erano privi di etichettatura conforme alla normativa vigente ed altri con autorizzazione revocata dal Ministero della Salute.

La violazione delle norme comunitarie in materia di utilizzo di agrofarmaci rappresenta un potenziale rischio per la salute dell’utilizzatore nonché del consumatore di alimenti se i residui sono superiori ai limiti consentiti. Per tale ragione il Ministero della Salute e i Carabinieri dei NAS adottano un sistema di controlli che, sulla base dei risultati analitici, permette di verificare il grado di contaminazione dei prodotti alimentari e di tracciare puntualmente l’andamento sui residui di prodotti fitosanitari negli alimenti di origine vegetale svolti in Italia.


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Data di pubblicazione: 6 aprile 2018, ultimo aggiornamento 6 aprile 2018