Il G.I.P. del Tribunale presso la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (CE), a conclusione di una complessa attività di indagine del NAS di Caserta, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 5 persone, tre delle quali sono state sottoposte agli arresti domiciliari e due al divieto di ritorno nel comune di Caserta. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere, falso, truffa e corruzione, finalizzati a ottenere guadagni illeciti derivanti soprattutto dalla commercializzazione di farmaci defustellati.

Le indagini del NAS sono partite dalla verifica di alcune prescrizioni mediche del 2013, dalle quali risultava che un medico di base di Castel Volturno (CE) raggiungeva una spesa farmaceutica per paziente nettamente superiore rispetto alla media nazionale.

I successivi accertamenti hanno portato alla luce una serie di truffe ai danni del Servizio Sanitario Nazionale perpetrato da una farmacia di Castel Volturno che spesava, a carico dell’ASL di Caserta, delle false ricette mediche rilasciate da un medico di base della zona compiacente. Secondo quanto appurato dagli investigatori il sanitario, in cambio di somme di denaro, ha emesso e fornito alla farmacia prescrizioni fasulle per un valore di quasi 900.000 euro, intestate a pazienti deceduti, inesistenti o comunque ignari.

Nel corso delle indagini, inoltre, i Carabinieri hanno accertato che:

  • molte delle ricette venivano redatte direttamente dal titolare della farmacia o dai suoi collaboratori, grazie alla cessione, da parte del medesimo medico di base, dei propri ricettari, dei propri timbri e addirittura delle credenziali di accesso personali che permettono ai sanitari  l’accesso al sistema nazionale per l’emissione di ricette de materializzate;
  • la farmacista e i suoi collaboratori, una volta ottenute le ricette, asportavano i bollini segnaprezzo dalle confezioni di farmaci e li apponevano quindi sulle false ricette. Parte dei farmaci defustellati, quindi, venivano destinati al mercato clandestino ucraino.

Il danno accertato ai danni dell’ASL di Caserta è stato quantificato in 280.000 euro circa, somma per la quale l’Autorità Giudiziaria ha disposto il sequestro di beni a carico degli indagati.

Durante le indagini i Carabinieri hanno acquisito e valutato circa 200.000 ricette, sequestrato 3.000 confezioni di farmaci prive di fustelle, circa 1.200 ricette in bianco, più di 500 fustelle segna prezzo, timbri e materiale informatico.

Il NAS di Viterbo, al termine di un’indagine condotta in collaborazione con l’Arma Territoriale, ha sequestrato un ambulatorio privato e denunciato un medico chirurgo per peculato, truffa aggravata e illecita detenzione di sostanze psicotrope. Nel corso degli accertamenti gli investigatori hanno scoperto che il sanitario, impiegato presso un ospedale pubblico e titolare di uno studio medico privato, deteneva presso il suo ambulatorio, aperto illecitamente, medicinali e materiali chirurgici che aveva sottratto dal proprio posto di lavoro e che sono stati identificati tramite i lotti di acquisto.


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Data di pubblicazione: 14 marzo 2018, ultimo aggiornamento 14 marzo 2018