immagine di archivio di carabinieri NAS

I Carabinieri del NAS di Bari, al termine di una complessa attività investigativa, hanno denunciato alla locale Procura della Repubblica il presidente di una associazione ONLUS e sua moglie, per concorso nei reati di falsità materiale commessa da privato, falsità ideologica e sostituzione di persona.

La ONLUS si occupava di effettuare prelievi ematici a domicilio su pazienti affetti da patologie del sistema circolatorio. Le provette, insieme a una copia delle carte di identità del paziente e dell’infermiere che aveva effettuato il prelievo, venivano successivamente depositate presso il  Policlinico di Bari per le analisi di laboratorio. Secondo la legge italiana il prelievo di sangue in vena in quanto intervento invasivo della sfera corporale della persona, deve essere eseguito da soggetti professionalmente preparati e secondo precise tecniche e metodologie. La ONLUS, invece,  per l’esecuzione dei prelievi biologici si avvaleva di ignoti operatori e, per dimostrare, al contrario, che veniva effettuato da persona professionalmente qualificata, allegava alle provette di sangue copia del documento di un’ignara infermiera che saltuariamente collaborava con l’organizzazione.

La pratica della ONLUS costituiva un potenziale pericolo per la salute dei pazienti, che venivano affidati ad operatori sottratti a qualunque forma di controllo da parte dell’Autorità sanitaria e, verosimilmente, privi di competenze.


Vai all'archivio completo delle NASnotizie

Guarda tutti i video dei NAS su Youtube

  • Condividi
  • Stampa
  • Condividi via email

Data di pubblicazione: 27 novembre 2017, ultimo aggiornamento 27 novembre 2017