Collaborazione proficua quella tra i Carabinieri del NAS di Padova e la Capitaneria di Porto di Chioggia (VE). I due comandi, infatti, hanno operato insieme nel sequestro di quasi 10.000 kg di pesce, custodito presso uno stabilimento della provincia di Rovigo ed importato dall’estero.

I prodotti ittici, congelati, appartenevano ad una ditta del vicentino, ed erano privi di etichetta in italiano. Ad aggravare la posizione dell’imprenditore proprietario del pesce, vi è stato il fatto che la sua azienda non avesse effettuato la prevista registrazione presso la ULSS 8 “Berica di Vicenza” quale impresa alimentare riconosciuta.

Sebbene la legislazione permetta la libera circolazione delle merci all’interno della Comunità Europea, il NAS ricorda che, al momento dell’ingresso nel territorio nazionale (nei porti, aeroporti e dogane interne), tutte le partite di merci di interesse sanitario, compresi quindi gli alimenti di origine animale destinati al consumo umano, che sono provenienti da Paesi extra-europei, vengono sottoposti a controllo igienico-sanitario a cura degli Uffici di Sanità Marittima e Aerea (USMAF) del Ministero della Salute.


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Data di pubblicazione: 24 novembre 2017, ultimo aggiornamento 24 novembre 2017